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92/100 – Serie coreana “STRANGER”: inseguire la verità e marciare verso la giustizia

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Trama: Nella serie coreana STRANGER, un procuratore con una storia personale difficile e una poliziotta tenace e attenta iniziano a indagare su un caso d’omicidio. Ma si ritrovano di fronte a scenari di volta in volta più intricati, e la corruzione delle istituzioni non aiuta. La serie è conosciuta anche con il titolo Secret Forest.

Recensione: «Inseguire con determinazione la verità e marciare verso la giustizia sono processi che non hanno mai fine. Fermarsi, anche solo per un istante, significa fallire… Un barlume di speranza è meglio della disperazione totale, e sapendo questo, noi proseguiamo risoluti. Ancora una volta». Basterebbe anche solo questa citazione per raccontare STRANGER perché, in fondo, questo bellissimo kdrama non fa che mostrare che cosa significhi concretamente, grazie a due personaggi d’eccezione. Un procuratore che ha subito un intervento al cervello, e secondo i medici non è più in grado di esprimere emozioni ma ha sviluppato capacità di osservazione e deduttive sopra la media; e una poliziotta che si sintonizza in modo inusuale con ogni realtà che incontra, in grado di intuire anche quello che il procuratore non esprime, armata di una determinazione e di una lealtà che sono come un muro al quale appoggiarsi. Nelle due indagini al centro della prima e della seconda stagione, tra gli ambienti corrotti della procura e della polizia, delle aziende e della politica, servivano per forza due personaggi di questa levatura per provare a inseguire la verità senza cedimenti, restando aggrappati anima e corpo a quel barlume di speranza: i bivi, le possibilità alternative che si presentano loro non hanno mai fine, assieme al rischio di perdersi…
Solo due raccomandazioni. Uno. L’alta tensione spinge a divorare gli episodi. Ma le riflessioni sulla giustizia (specie nella seconda stagione) sono bellissime: tenendo conto che il sistema giudiziario coreano è diverso dal nostro, per apprezzarle appieno è meglio seguire i dialoghi con attenzione. Due. Cho Seung-Woo (il procuratore) è un attore incredibile, cambia radicalmente di ruolo in ruolo: consiglio la visione di STRANGER in abbinata con SISYPHUS e IL DIVORZISTA.

Voto: 92/100
Su: Netflix e Prime Video
Lingua: Sottotitolato
Durata: S1: 16 episodi da 1h10’/1h15’ (l’ultimo dura 1h26’) – S2: 16 episodi da 1h/1h10
Anno: 20172020
Casa di produzione: Studio Dragon
Attori: Cho Seung-Woo (il procuratore protagonista), Bae Doo-Na (la poliziotta), Yoo Jae-Myung (il procuratore capo, stagione 1), Tae In-Ho (il reporter)
Regia: Ahn Gil-Ho
Scritto da: Lee Soo-Yeon

Citazione: «Inseguire con determinazione la verità e marciare verso la giustizia sono processi che non hanno mai fine. Fermarsi, anche solo per un istante, significa fallire. Percorrere la strada del cambiamento è come avere due aghi nei piedi e un filo invisibile che ti segue, senza mai poterti fermare a prendere fiato. Un barlume di speranza è meglio della disperazione totale, e sapendo questo, noi proseguiamo risoluti. Ancora una volta».

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
LA FORMICA MITOMANE © RIPRODUZIONE RISERVATA

70/100 – La serie coreana “VINCENZO” è il King Kong contro Godzilla della criminalità

Trama: Nella serie coreana VINCENZO, un consigliere della mafia (nato in Corea e poi adottato da un boss italiano) torna a Seul per recuperare un tesoro nascosto nel sotterraneo di un palazzo. A sbarrargli la strada c’è un’azienda coreana che definire criminale è poco… e un gruppo di condomini molto originali.  

Recensione: Viene da chiedersi come mai i coreani abbiano scelto come protagonista proprio un mafioso italiano, come se non avessero già abbastanza cattivi autoctoni ai quali ispirarsi. Che abbiano qualcosa di interessante da dire in materia… ? Assolutamente no. L’immaginario di riferimento è più che altro Il padrino. La mafia è evocata come un’entità tra il mitologico e il fiabesco. E il “consigliori” protagonista è proprio un bel tipo: ammazza a tutto spiano per i propri interessi, e senza alcun tipo di scrupolo, ma allo stesso tempo è intelligente, affascinante, divertente, e addirittura ogni tanto emergono buon cuore e senso di giustizia. Surreale.
A parte che qualcuno potrebbe infastidirsi nel vedere chiamata in ballo la mafia a questa maniera, e a parte qualche scena decisamente truce, VINCENZO si vede fino alla fine quasi d’un fiato, a tratti è molto divertente e persino romantico.
C’è uno scambio di battute che resta impresso e fa un po’ riflettere. A parlare sono proprio il “consigliori” Vincenzo Cassano e l’avvocato dei condomini, un uomo giusto, il primo a combattere contro la malvagia azienda coreana (le caratteristiche “L’avvocato dei sogni” e “Che cos’è il coraggio” fanno riferimento a lui). 
Vincenzo dice all’avvocato: «Smetta di combattere, sono mostri ai quali non importa della vita umana».
L’avvocato: «Se continuo a combattere un giorno vincerò, le persone possono sconfiggere i mostri».
E Vincenzo: «No, non è vero, succede solo nei miti».
In effetti, la mitologia greca è piena di uomini che sconfiggono mostri. Curiosamente, questi mostri mitologici hanno spesso fattezze umane e, magari, strane cose per la testa: ad esempio Medusa è una donna con la testa piena di serpi; il Minotauro è un uomo con la testa di un toro… Chissà se quei miti, in realtà, non volessero additare certe strade di malvagità, di sopraffazione del prossimo, di violenza, che finiscono col trasformare gli uomini in mostri; e se non volessero anche scolpire nella mente di tutti che, persino contro certi individui diventati mostri, è possibile lottare e cavarsela.

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h20’ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Logos Film
Attori: Song Joong-Ki (Vincenzo), Jeon Yeo-Bin (l’avvocata protagonista), Kim Yeo-Jin (l’ex procuratrice che diventa avvocato), Kwak Dong-Yeon (ad della Babel), Yoo Jae-Myung (padre dell’avvocata), Yoon Byung-Hee (assistente dello studio legale dei condomini), Yang Kyung-Won (inquilino “lottatore” del palazzo), Lim Chul-Soo (l’agente della sicurezza nazionale), Jo Han-Chul (presiede lo studio legale rivale)

Curiosità: La serie coreana VINCENZO si conclude dopo 20 episodi. Tuttavia, a grande richiesta, Sbs e TVn hanno ufficialmente confermato avrà una seconda stagione.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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82/100 – Il protagonista del kdrama “ITAEWON CLASS” è come una musica incoraggiante

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Trama: Nel kdrama ITAEWON CLASS, un ragazzo difende un compagno di classe dalle angherie di un altro alunno. Da quel momento finisce vittima di ogni tipo di disgrazia e di ingiustizia. La sua vita sembra precipitata in un incubo senza fine. Ma non solo riesce a non soccombere. Restando sempre fedele al suo modo di essere, punta altissimo. Affascinando tutte le persone attorno a sé. 

Recensione: Tenete duro per i primi due episodi (quelli delle disgrazie): poi, Sae-Ro-Yi, il protagonista di ITAEWON CLASS, diventerà qualcuno al quale pensare quando non sapete più come raccapezzarvi nella vita. Resta scolpito nella memoria. Ne passa di tutti i colori ma persevera nel puntare in alto, oltretutto deciso a portare con sé tutti coloro che gli si sono fatti vicini, attento a non perdere nessuno per la strada. Con quella capacità di restare aderente alla propria identità, e con la stessa perseveranza, nonostante malasorte e difficoltà, ricorda certe persone vere, rare e preziose… D’altra parte le storie e i personaggi migliori hanno sempre qualcosa di vero.
Chi è rimasto traumatizzato da certi cartoni animati Anni 80 dove il protagonista di buon cuore era costretto ad affrontare un rosario di disgrazie, e non c’era mai limite al peggio, si rassicuri: qui siamo su un altro livello. Sae-Ro-Yi è come una musica dove le tonalità minori crescono in intensità e si aprono, diventando tonalità maggiori, sorprendendo e sollevando lo spirito. 

Voto: 82/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h-1h10′ circa (l’ultimo dura 1h30′)
Anno: 2020
Casa di produzione: è stato il primo kdrama prodotto da Showbox
Attori: Park Seo-Jun (il protagonista), Kim Da-Mi (la geniale influencer), Yoo Jae-Myung (il presidente Jang), Kwon Na-Ra (l’amica di infanzia del protagonista), Ahn Bo-Hyun (il figlio maggiore del presidente Jang).

Colonna sonora: La colonna sonora, assieme al protagonista, è l’anima di ITAEWON CLASS. È una delle più belle OST (original soundtrack) di kdrama in assoluto. Da segnalare, in particolare, la canzone Someday, The boy cantata dal mitico Kim Feel, anche interprete della commovente Halleluja! di It’s Okay To Not Be Okay.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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