Trama: Nella serie coreana STRANGER, un procuratore con una storia personale difficile e una poliziotta tenace e attenta iniziano a indagare su un caso d’omicidio. Ma si ritrovano di fronte a scenari di volta in volta più intricati, e la corruzione delle istituzioni non aiuta. La serie è conosciuta anche con il titolo Secret Forest.
Recensione: Serie di altissimo livello per personaggi, magnificamente interpretati, e contenuto. Il procuratore sa evocare tutto il fascino di quelle (rare) persone che non riescono a ignorare quello che vedono, nonostante il mondo le spinga a farlo, e agiscono di conseguenza. E la poliziotta è della stessa pasta, è evidente soprattutto da come si relaziona con le persone. Non finge di non vedere le difficoltà personali o gli errori altrui. Ma non li usa per giudicare o prendere le distanze. Semplicemente, si comporta con gli altri accettandoli per come sono. E un po’ commuove. Solo due raccomandazioni. Uno. L’alta tensione spinge a divorare gli episodi. Ma le le riflessioni sulla giustizia (specie nella seconda stagione) sono bellissime: tenendo conto che il sistema giudiziario coreano è diverso dal nostro, per apprezzarle appieno è meglio seguire i dialoghi con attenzione. Due. Cho Seung-Woo (il procuratore) è un attore incredibile, cambia radicalmente di ruolo in ruolo: consiglio la visione di STRANGER in abbinata con SISYPHUS e IL DIVORZISTA.
Nella serie coreana VINCENZO, un consigliere della mafia (nato in Corea e poi adottato da un boss italiano) torna a Seul per recuperare un tesoro nascosto nel sotterraneo di un palazzo. A sbarrargli la strada c’è un’azienda coreana che definire criminale è poco… e un gruppo di condomini molto originali.
Incuriosisce la serie coreana VINCENZO: viene da chiedersi come mai i coreani abbiano scelto come protagonista proprio un mafioso italiano, come se non avessero già abbastanza cattivi autoctoni ai quali ispirarsi. Che abbiano qualcosa di interessante da dire in materia? Risposta: è divertente guardare questo kdrama fino alla fine. Ma bisogna prendere atto del fatto che gli autori non abbiamo la minima idea di che cosa sia davvero la mafia. L’immaginario di riferimento è più che altro Il padrino. La mafia è evocata come un’entità tra il mitologico e il fiabesco. E il “consigliori” protagonista è surreale. È un uomo intelligente, affascinante, divertente: da un lato persegue i suoi interessi spargendo sangue senza remore; dall’altro, chissà come, riesce a conservare intatto il suo buon cuore e il senso di giustizia. Tuttavia, a proposito di cattivi, in VINCENZO c’è uno scambio di battute che resta impresso. A parlare sono proprio il “consigliori” Vincenzo Cassano e l’avvocato dei condomini, un uomo giusto, il primo a combattere contro la malvagia azienda coreana (le caratteristiche “L’avvocato dei sogni” e “Che cos’è il coraggio” fanno riferimento a lui). Vincenzo dice all’avvocato: «Smetta di combattere, sono mostri ai quali non importa della vita umana». L’avvocato: «Se continuo a combattere un giorno vincerò, le persone possono sconfiggere i mostri». E Vincenzo: «No, non è vero, succede solo nei miti». In effetti, la mitologia greca è piena di uomini che sconfiggono mostri. Curiosamente, questi mostri mitologici hanno spesso fattezze umane e, magari, strane cose per la testa: ad esempio Medusa è una donna con la testa piena di serpi; il Minotauro è un uomo con la testa di un toro… Chissà se quei miti, in realtà, non volessero additare certe strade di malvagità, di sopraffazione del prossimo, di violenza, che finiscono col trasformare gli uomini in mostri; e se non volessero anche scolpire nella mente di tutti che, persino contro certi individui diventati mostri, è possibile lottare e cavarsela.
Post-it per la signorina Pam
«Signorina Pam, varrebbe la pena di rivederlo anche solo per ritrovare l’attore di Descendants of the Sun. Tuttavia, c’è qualche scena un po’ truce e potrebbe infastidirla sentire parlare della mafia in questi termini…».
Gli attori della serie coreana VINCENZO
Qualche news sugli interpreti della serie coreana VINCENZO.
La serie coreana VINCENZO si conclude dopo 20 episodi. Tuttavia, a grande richiesta, Sbs e TVn hanno ufficialmente confermato avrà una seconda stagione.
Trama: Nel kdrama ITAEWON CLASS, un ragazzo difende un compagno di classe dalle angherie di un altro alunno. Da quel momento finisce vittima di ogni tipo di disgrazia e di ingiustizia. La sua vita sembra precipitata in un incubo senza fine. Ma non solo riesce a non soccombere. Restando sempre fedele al suo modo di essere, punta altissimo. Affascinando tutte le persone attorno a sé.
Recensione: Tenete duro per i primi due episodi (quelli delle disgrazie): poi, Sae-Ro-Yi, il protagonista diITAEWON CLASS, diventerà qualcuno al quale pensare quando non sapete più come raccapezzarvi nella vita. Resta scolpito nella memoria. Ne passa di tutti i colori ma persevera nel puntare in alto, oltretutto deciso a portare con sé tutti coloro che gli si sono fatti vicini, attento a non perdere nessuno per la strada. Con quella capacità di restare aderente alla propria identità, e con la stessa perseveranza, nonostante malasorte e difficoltà, ricorda certe persone vere, rare e preziose… D’altra parte le storie e i personaggi migliori hanno sempre qualcosa di vero. Chi è rimasto traumatizzato da certi cartoni animati Anni 80 dove il protagonista di buon cuore era costretto ad affrontare un rosario di disgrazie, e non c’era mai limite al peggio, si rassicuri: qui siamo su un altro livello. Sae-Ro-Yi è come una musica dove le tonalità minori crescono in intensità e si aprono, diventando tonalità maggiori, sorprendendo e sollevando lo spirito.
Colonna sonora: La colonna sonora, assieme al protagonista, è l’anima di ITAEWON CLASS. È una delle più belle OST (original soundtrack) di kdrama in assoluto. Da segnalare, in particolare, la canzone Someday, The boy cantata dal mitico Kim Feel, anche interprete della commovente Halleluja! di It’s Okay To Not Be Okay.