Trama: Il kdrama ROMANCE IS A BONUS BOOK racconta la storia di una pubblicitaria di talento che lascia il lavoro per sposare un tale che dopo un po’ scappa, mollandola sul lastrico, senza casa e con una figlia a carico. Tornare nel mondo del lavoro dopo una pausa di anni sembra impossibile. Per cercare di risollevarsi, l’unica chance è truccare un po’ il curriculum e traslocare a casa del suo migliore amico, uno scrittore di successo che nasconde un segreto. Tutto all’insaputa di lui.
Recensione: Ambientazione interessante (la realtà di una piccola casa editrice) e personaggi riusciti: colpisce soprattutto lo spirito intraprendente della protagonista, quanto si sforzi di non scoraggiarsi nonostante la vita infierisca. Meno incisivo il protagonista, lo scrittore di successo. Ma il segreto che custodisce è così toccante e ben raccontato, da dargli cuore e spessore.
Trama: Il kdrama KINGDOM è ambientato nella Corea del 1600. In una terra martoriata dalla povertà, la corte reale cerca di nascondere un fatto inquietante. Dopo essere morto, il re è risorto come uno zombie e nottetempo fa strage di servitori. È colpa di un male misterioso, che in modo fortuito valica le mura del Palazzo e inizia a diffondersi tra la povera gente sempre più velocemente. Accompagnato da un servitore fedele, il principe ereditario parte in missione per indagare sulle radici della piaga. Ad aiutarlo, una coraggiosa esperta di arti mediche. Ad ostacolarlo, oltre agli attacchi degli zombie, la codardia e l’egoismo dei ricchi e la brama di potere della regina.
Recensione: KINGDOM è un horror in piena regola, ci sono i morti viventi affamati di carne umana, e fa parecchia impressione in diversi punti (non è un kdrama per tutti). L’adrenalina è assicurata. Ma più ancora delle scene truculente, a catturare l’attenzione è l’avvincente trama. Uno scorcio di tardo Medioevo, una corte reale corrotta, lotte di potere, grandi battaglie e una domanda che aleggia su tutto: perché sta succedendo questo? Gli smembramenti non si fermano fino alla fine. Ma a brillare più di tutto è il desiderio di risolvere il mistero.
Curiosità: È stato girato un episodio speciale prequel, ovvero ambientato prima degli eventi delle stagioni principali, KINGDOM: ASHIN OF THE NORTH. È attesa una terza stagione, ma non ci sono notizie significative al riguardo.
Trama: Il kdrama LOVE ALARM racconta le reazioni di un gruppo di liceali al lancio di una nuova app per i telefonini, che in breve tempo conquista tutto il Paese. Se la installi, l’app LOVE ALARMè in grado di rilevare se ti piace qualcuno nel raggio di 10 metri. Nello stesso momento, quel qualcuno riceverà più o meno questa notifica: «Hai un ammiratore nelle immediate vicinanze». Nascondere quello che si prova diventa quasi impossibile. Con conseguenze inimmaginabili.
Recensione: Lo spunto è interessante e sarebbe bello discuterne con chi l’ha visto. L’idea che possa esistere un dispositivo del genere incuriosisce e inquieta; come quando guardi Matrix e ti chiedi come andrebbe se il mondo fosse davvero così, come dicono loro. Ma se la prima stagione ti coinvolge e ti interroga, la seconda si perde tra le complicazioni sentimentali. Peccato.
Trama: Tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, gli uccelli possono muoversi liberamente. Ma le persone, no. Per questo, nel kdrama CRASH LANDING ON YOU è un grosso guaio quando una ricca imprenditrice del Sud, uscita in parapendio, viene trascinata oltre il confine da una tromba d’aria. Per sua fortuna, si imbatte in un capitano delle Forze speciali nordcoreane che rinuncia a denunciarla alle autorità e accetta di nasconderla, mentre cerca di farla rimpatriare con ogni mezzo.
Che cosa vuol dire CRASH LANDING ON YOU? Il titolo CRASH LANDING ON YOU è un gioco di parole romantico che prende spunto dalla trama del kdrama, dove la protagonista Yoon Se-Ri precipita con il parapendio. In inglese, l’espressione “crash landing” vuol dire “atterraggio di fortuna”. Quindi CRASH LANDING ON YOU vuol dire “atterraggio di fortuna su di te”. C’è un ulteriore gioco con la parola “crush“, che vuol dire anche cotta, infatuazione. In coreano la serie si intitola 사랑의 불시착, Sarang-uibulsichak, ovvero “L’atterraggio d’emergenza dell’amore”.
Dov’è stato girato CRASH LANDING ON YOU? La serie è stata girata per la gran parte in Corea del Sud. Ad esempio, il bosco dove Yoon Se-Ri precipita è una riserva dell’isola di Jeju; il villaggio nordcoreano del capitano Ri è a Taean, a tre ore da Seul; l’albergo di Pyongyang è il Commodore Hotel di Busan. Le scene in Svizzera sono effettivamente state girate in Svizzera: tra le location, il molo di Iseltwald per la scena del pianoforte, il ponte panoramico di Sigriswil per la scena della foto, ancora Zurigo e Grindelwald. Il viaggio in treno, invece, è stato girato nelle distese verdi della Mongolia.
Recensione: Prima di CRASH LANDING ON YOU, era difficile immaginare che una serie tv potesse cercare di fare tanto. E di farlo così bene. Dopo averla vista, ci si ritrova ad avere un pensiero nuovo, infinitamente più umano, sulla drammatica divisione delle due Coree e sulla Corea del Nord. CRASH mostra quello che c’è da mostrare su quel Paese, non addolcisce né risparmia nulla allo spettatore. Ma è come se, invece di calcare sulle divergenze inconciliabili con il Sud, e sul male, cercasse di aiutare la comprensione reciproca tra i due popoli, di riavvicinarli. Non a caso, la parola «riunificazione» viene pronunciata a più riprese dalla protagonista. Inaudito e grandioso: una serie tv operatrice di pace. Ma non si tratta solo di questo. CRASH restituisce qualcosa di importantissimo sull’amore, quasi mai rappresentato con tale chiarezza. Ha a che fare con il fatto che nella vita si debbano fare delle scelte, che tutto non si possa avere, e che chi vuole vivere un amore così grande debba essere disposto a rinunciare a qualcosa… Ricorda i bellissimi discorsi sull’anima gemella (forse gli unici discorsi sull’anima gemella che valga la pena di conoscere e ricordare) di un’altra opera capolavoro, il manga Glass No Kamen di Miuchi Suzue. Si percepisce quasi fisicamente quanta passione e serietà ci siano volute per girare un kdrama a questa altezza.
Camei: Nell’episodio 11 di CRASH LANDING ON YOU fa un cameo Kim Soo-Hyun, anche protagonista di It’s Ok To Not Be Ok. Interpreta il suo personaggio del film del 2013 Secretly Greatly, una spia coreana che si finge un garzone di ristorante a Seul.
Curiosità: Nota per i più romantici: dopo CRASH LANDING ON YOU, Hyun Bin e Son Ye-jin si sono fidanzati, si sono sposati (marzo 2022) e hanno concepito il loro primo figlio.
CRASH LANDING ON YOU è stato il primo kdrama che ho visto, il motivo per cui mi sono appassionato tanto alle serie coreane da creare un blog per farle conoscere il più possibile.
Trama: Nella serie coreana One Spring Night, una bibliotecaria fidanzata da anni e un farmacista con un figlio piccolo da crescere si conoscono per caso, e non riescono più a dimenticarsi.
Recensione: Forse è meno ricca di argomenti rispetto ad altre, la serie coreana One Spring Night: in fondo, racconta “solo” una storia d’amore ostacolata da mentalità e pregiudizi. Ma è molto coinvolgente perché sa rendere tante sensazioni… Il sentimento che nasce quando non avresti mai pensato. Una felicità improvvisa troppo intensa da spiegare a parole. Allargarsi in un sorriso per un messaggio sul cellulare, o anche alla sola idea di stare per incontrarsi. Non pensare ad altro. E anche quando è una situazione impossibile, e sarebbe meglio per tutti che finisse, sperare che non finisca mai.
Curiosità: Inizialmente, il ruolo della protagonista era stato offerto a Son Ye-jin, che aveva già recitato con Jung Hae-in l’anno precedente nel kdrama romantico Something in the Rain, girato dallo stesso regista, An Pan-Seok, e scritto dallo stesso autore,Kim Eun (numerosi membri del cast provengono da quel kdrama). La speranza era quella di replicare il successo di Something in the Rain. La chimica tra i due protagonisti era stata così evidente da scatenare gossip su una loro frequentazione anche fuori dal set. Ma l’attrice scelse di rifiutare il bis. Oltre che in Something in the Rain, nel 2018 comparve in due film: Be with You e The Negotiation con Hyun Bin. Forbes riporta che già all’epoca circolassero voci su una relazione tra Son Ye-jin e Hyun Bin. Nel 2019 i due attori si ritrovarono insieme nel cast di CRASH LANDING ON YOU, il kdrama che ha cambiato le loro vite. Non solo per lo straordinario successo. Nel marzo 2022, Son Ye-jin e Hyun Bin si sono sposati. Hanno appena avuto il loro primo figlio.
Trama: Nella serie coreana When the Camellia Blooms, una donna molto bella con un figlio piccolo e una storia dura alle spalle, apre un bar in un paesino. Ha modi dolci e remissivi, ed è generosa. Ma si ritrova a dover resistere agli attacchi delle altre negozianti gelose e piene di pregiudizi; ad avance non gradite; soprattutto, alle minacce di un serial killer. A prendere le sue parti, è un poliziotto che sembra un po’ squinternato…
Recensione: Non è un brutto kdrama, When the Camellia Blooms. Anzi. Il poliziotto protagonista, ad esempio, è simpaticissimo. Gli autori sono riusciti a disegnare un puro: così buono e generoso da essere giudicato, a prima vista, solo un ingenuotto; e così perdutamente innamorato, da far sospettare che la barista lo abbia sedotto e lo stia manipolando. Eppure è l’unico a dare la caccia con intelligenza, e seriamente, al serial killer; è l’unico a notare e a riflettere su ogni minimo indizio, è l’unico a non mollare mai. Davvero un personaggio originale. C’è anche un dialogo sulla sofferenza e sulla solitudine, in questo kdrama, che viene voglia di appuntarsi, perché mette e a fuoco qualcosa di vero (vedi alla voce “Citazioni”). Ma il voto non è molto alto perché la visione della vita che dà è un po’ rassegnata.
Citazioni: «Si creano problemi, se si soffre da soli. Uno sciocco penserà alle sciocchezze, un malvagio penserà cose malvagie. Se si soffre da soli, si diventa arrabbiati e disperati e possono emergere mostri dallo specchio».
«Nessuno vuole sapere la verità. Ciò in cui credono diventa la verità»
Trama: Nel kdrama Chocolate, due cugini, entrambi neurochirurghi, si contendono la direzione dell’ospedale di famiglia. Tutto cambia quando uno dei due si ritrova a lavorare in una casa di cura per malati terminali, fianco a fianco con una giovane e talentuosa cuoca, che conosce da tanto tempo.
Recensione: Oltre a stravolgere completamente il significato che parole come “hospice” ed espressioni come “malato terminale” hanno abitualmente, Chocolate lascia come un senso di poesia. È un kdrama di grande respiro. Fa sognare di vivere nel porticciolo di Wando, in Corea. Fa viaggiare fino in Grecia, e poi in zone di guerra. Ricorda anche una delle tragedie che più hanno segnato la storia coreana recente, il crollo del centro commerciale Sampoong nel 1995(502 persone morte e quasi mille ferite, solo per la malafede di proprietario e costruttori: si evoca anche in ARGON). E ancora, parla di malattia, di buon cibo, di traumi, di rapporti familiari, di morte e di amore, di talenti e di ambizione. Nessun elemento della narrazione è assoluto. Non ci sono occhi di bue puntati. È una polifonia. Davvero una visione saggia della vita. A proposito dell’ambientazione. Scommettere su una serie tv ambientata in una struttura che ospita malati terminali è uno di quegli atti di coraggio tipici delle produzioni coreane. Ma se temete di rivivere le atmosfere di film Anni 90 psicologicamente devastanti, con Julia Roberts o Marisa Tomei innamorate perse di ragazzi in fin di vita, tranquillizzatevi. Nulla di più lontano. Questo kdrama è liberante e fuori da ogni schema.
Trama: Il kdrama My Country: THE NEW AGE è ambientato alla fine del 1300, quando al periodo Goryeo sta per succedere la dinastia Joseon (che regnerà fino al ‘900). Segue le vicende di due amici che sognano la carriera militare. Uno è figlio di un ufficiale accusato di tradimento e giustiziato; l’altro di un funzionario statale ricco e potente. Il ricco è talentuoso con spada e arco e frecce; ma il povero lo è ancora di più. Entrambi si invaghiscono della stessa ragazza. Intanto, i tempi si fanno sempre più bui e una guerra incombe.
Recensione: Kdrama intenso. Gli scontri con spade, archi e frecce e arti marziali sono appassionanti, e soprattutto sono uno dopo l’altro: ogni puntata fa più morti di un film di John Woo. E i personaggi spiccano. In mezzo a tanti spargimenti di sangue e a una feroce lotta per il trono, l’espressione buona del protagonista e il rapporto che lo lega ai suoi tre alleati-amici ti fanno affezionare alla storia.