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60/100 – Kdrama “I segugi”, scazzottate e adrenalina: nel 2025 esce la stagione 2

Trama: Due bravi ragazzi, pugili promettenti, finiscono col combattere uno strozzino spietato contando sull’aiuto di un ex strozzino redento.

Recensione: È una miniserie simpatica, ideale per ravvivare una giornata uggiosa. Ha un impianto un po’ sgangherato, sembra indecisa tra la violenza dura e le gag alla Bud Spencer e Terence Hill. Ma, a meno che le scene di violenza non vi diano fastidio (e allora lasciate perdere, non vale di sforzarsi), basta godersi lo svago senza chiedere troppo. Nel 2025 uscirà la stagione 2.

Voto: 60/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 8 episodi da 1h circa – Maratona: 8h e 3′
Anno: 2023 – S2 in uscita nel 2025
Casa di produzione: Studio N, Seed Film, Seven Osix
Attori: Woo Do-Hwan (il pugile protagonista), Lee Sang-Yi (il pugile co-protagonista), Park Sung-Woong (lo strozzino cattivo).


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98/100 – Il kdrama “La creatura di GyeongSeong 1 e 2” tra mostri, sangue e cuore

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Trama: La prima stagione del kdrama La creatura di GyeongSeong è ambientata nella Corea del 1945, ancora occupata dal Giappone. Nei sotterranei di un ospedale prestigioso riservato ai notabili giapponesi, sono stati segretamente imprigionati centinaia di coreani rapiti per condurre raccapriccianti esperimenti umani. Il proprietario di un banco dei pegni, all’apparenza cinico e interessato solo ai soldi, si ritrova suo malgrado coinvolto nella faccenda.
La seconda stagione è ambientata ai giorni nostri: invece che in un ospedale, gli esperimenti umani vengono condotti in segreto da un’azienda biotech.

Recensione 1° stagione: È proprio bello questo kdrama. Serve un po’ di stomaco forte almeno per un paio di puntate, ma poi ci si abitua. E nel frattempo la storia ti cattura. L’atmosfera profuma di fiori di ciliegio, il protagonista è simpaticissimo (dopo Itaewon, un’altra toccante interpretazione di Park Seo-Jun), c’è suspence, emozione, romanticismo. E sono belli i dialoghi, quello che mettono a fuoco della violenza, delle persone… È affascinante persino il mostro. È strano avere un senso di nostalgia per una serie horror. Eppure, La creatura di GyeongSeong fa questo effetto. Quando finisce la prima stagione, l’idea che ce ne sia una seconda consola.

Recensione 2° stagione: Non so se quello che dice sull’amore sia vero. Ma l’idea di due persone innamorate che si ritrovano dopo tanto tempo, e nel frattempo la vita ha cercato di farle diventare mostri, eppure loro non hanno dimenticato, è bellissima.
Alla fine della prima stagione avevo dato alla serie 90. Ma ora passa a 98/100.
P.S. Potrebbe diventare una triologia.

Voto: 98/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: Stagione 1: 10 episodi da 1h10’ circa / S2: 7 episodi da 40′-50′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Story & Pictures Media (ex AStory), Kakao Entertainment, Studio Dragon
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Seo-Jun (il proprietario del banco dei pegni), Han So-Hee (la ragazza che lavora come segugio), Jo Han-Chul (il padre della ragazza, segugio anche lui), Kim Hae-Suk (l’impiegata del banco dei pegni), Wi Ha-Joon (il rivoluzionario, miglior amico del protagonista).
L’autrice: Kang Eun-Kyung.


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72/100 – Kdrama “Fedeli all’amore”: lei credeva fosse amore, e invece…

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Trama: Nel kdrama Fedeli all’amore, una dating-influencer (ovvero: famosa sui social per i suoi consigli amorosi), dopo aver atteso con ansia il momento in cui il suo fidanzato le avrebbe chiesto di sposarla, si ritrova sola e disperata. Nel frattempo, proprio a causa delle sue consulenze sentimentali, la relazione di un giovane editore va a monte…

Recensione no spoiler: Non è bella come L’altra! Oh Hae-young (sempre su Prime Video), non ha la stessa originalità, ma merita. La prima cosa bella è che va sempre avanti: non si perde in rivoli, rivoletti e sciocchi contrattempi. Ma il vero valore aggiunto è la protagonista Yoo In-Na: con gli occhi riesce a comunicare le sfumature più profonde di ogni parola che pronuncia. Se all’inizio questo kdrama può dare l’impressione di essere una sciocchezza un po’ demenziale, la capacità espressiva di questa attrice dà tanto corpo agli eventi e alle parole da farne una (bella) storia che resta impressa.

Voto: 72/100
Su: Prime Video
Lingua: Sottotitolato
Durata: 14 episodi da circa 1h
Anno: 2023
Casa di produzione: Pungnyeonjeonpasang, Oz Arena
In:I più bei kdrama d’amore
Attori: Yoo In-Na (la dating-influencer), Yoon Hyun-Min.


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82/100 – Kdrama “Song of the Bandits”: azione selvaggia e animo romantico

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Trama: Il kdrama Song of the Bandits è ambientato negli Anni 20. La Corea è sotto il dominio giapponese. Un coreano, soldato dell’esercito nipponico, rompe i rapporti con il corpo d’armata e con il suo vecchio superiore, e lascia Seul per spostarsi a nord. Nel cuore ha una donna che non ha mai dimenticato; sulle spalle un grave senso di colpa. In cerca di redenzione arriva a Gando, un territorio di frontiera sul punto di esplodere: la terra è cinese, i cittadini sono coreani e i soldi sono giapponesi; ma, a spadroneggiare, sono le bande di fuorilegge.

Recensione: Se sparatorie e sangue non vi disturbano, Song of the Bandits è da vedere. Anche perché c’è molto di più dentro. L’atmosfera è da western (visto che siamo in Asia, alcuni dicono «eastern»): cavalli, pistole, polvere, banditi e una sigla da film di Tarantino. Ma il punto di partenza è completamente diverso.
Qui gli eroi non sono i cowboy (che oltretutto, in realtà, avevano poco di eroico visto che stavano rubando la terra agli indiani…). Sono i coreani che cercano di ribellarsi ai soprusi dell’invasore giapponese. Il kdrama punta l’obiettivo su una banda di fuorilegge da leggenda che ne combina di tutti i colori per difendere la propria casa. C’è divertimento, adrenalina. È impossibile non fare il tifo. Soprattutto per il protagonista, il capobanda, che combatte come pochi, e ama in modo molto romantico.

Voto: 82/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon, Urban Works Media, Baram Pictures
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa – Maratona: 7h e 39′
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Kim Nam-Gil (l’ex soldato protagonista), Seohyun (la responsabile delle ferrovie), Yoo Jae-Myung (l’ex generale dell’Esercito dei giusti), Lee Ho-Jung (la pistolera), Lee Hyun-Wook (l’ex proprietario del protagonista), Kim Do-Yoon (il tiratore scelto con gli occhiali), Lee Jae-Kyoon (combatte con le asce), Cha Yub (il combattente più grosso).

Curiosità: Song of the bandits è una storia di fantasia, ma l’ambientazione non lo è affatto. Si svolge poco prima dell’oscura pagina storica del massacro di Gando. Nel 1920 i giapponesi stesero un piano di sterminio della popolazione coreana insediata nelle zone della Manciuria. Osteggiati dagli eserciti della resistenza, i giapponesi attuarono una serie di rappresaglie a scapito dei civili nei villaggi: nell’area di Gando, in quattro settimane, uccisero più di 3.400 persone (fonte: Wikipedia).


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68/100 – Kdrama “Pachinko – La moglie coreana 1”: molto rumore per nulla

Trama Stagione 1: Il kdrama Pachinko – La moglie coreana alterna due piani temporali. Nella Corea degli Anni 30, occupata dai giapponesi, la figlia di una modesta locandiera si innamora di un gangster e finisce col ritrovarsi in un guaio. Alla fine degli Anni 80 negli Stati Uniti, un ambizioso impiegato giapponese di un gruppo alberghiero si offre di tornare a Tokyo per convincere un’anziana signora a vendere la sua proprietà, in modo che il gruppo possa costruire un nuovo hotel.

Recensione Stagione 1: Pachinko, in origine, era un romanzo del 2017 scritto dalla giornalista Min Jin Lee: una saga familiare coreana che attraversa le epoche, best seller e in lizza per innumerevoli premi. Questo kdrama è la sua versione televisiva, realizzata in quattro anni, costata tantissimo e reclamizzata come un kolossal. Ma, alla fine della Stagione 1, viene da pensare che il risultato finale non sia stato all’altezza di tanto investimento. È come una collana di sole perle, senza il filo.
Cominciando dalle perle, si concentra su un frammento di storia interessante e toccante: il destino delle persone coreane che, durante l’occupazione giapponese, furono costrette ad andare a vivere in Giappone tra enormi difficoltà, dalla feroce discriminazione in giù (a questo proposito, la fine del kdrama è arricchita da un contributo extra molto bello). Tutte le ambientazioni sono curate e piene di atmosfera: rendono benissimo quanto, nell’arco della vita della protagonista, il mondo sia cambiato incredibilmente. Anche gli attori, a cominciare da quel Lee Min-ho che fece innamorare una generazione con Boys over Flowers e The Heirs, sono bravi, incisivi. Per tutti questi motivi, vedere Pachinko non si può dire che sia tempo sprecato.
Tuttavia, questa Stagione 1 lascia la bocca amara. I motivi sono diversi. A cominciare dalla sigla iniziale a dir poco surreale: spoglia di qualunque solennità storia e personaggi. La trovata dell’alternanza continua Anni 30-Anni 80 (il romanzo ha uno svolgimento lineare) è più che altro un fuoco d’artificio: rispetto alla trama, lascia insoddisfatti su entrambi i piani temporali, e delude soprattutto nell’epilogo. Infine, il motivo per cui la storia si intitola così (il pachinko è la sala giochi giapponese) si perde: non è affatto chiaro, soprattutto per una platea di spettatori internazionali.

Voto: 68/100
Su: Apple Tv
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: St.1: 8 episodi da 45’-1h’ circa – St.2: 8 episodi da 47’-1h’ circa
Anno: 20222023
Casa di produzione: Media Res, Blue Marble Pictures
Attori: Kim Min-Ha (la protagonista che si innamora del gangster), Lee Min-Ho (il gangster), Jung Eun-Chae (la cognata della protagonista)

Curiosità: Il kdrama si prende molte libertà rispetto al romanzo, non solo perché ha introdotto l’alternanza dei piani temporali. La puntata dedicata all’infanzia del gangster, ad esempio, e tanti tratti della personalità di questo personaggio sono un’invenzione degli autori tv.


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48/100 – Il kdrama “Palpito d’amore” è la storia di un vampiro pronto a tutto pur di riuscire ad amare

Trama: Il protagonista del kdrama Palpito d’amore è un vampiro centenario. In un lontano passato era stato profondamente amato da una donna poi morta per proteggerlo, e da allora culla il sogno di diventare umano per provare in prima persona un amore che gli faccia palpitare il cuore. Uno spirito millenario gli suggerisce come riuscirci: trascorrere cento anni chiuso in una bara di biancospino. Dopo aver affidato la sua villa e i suoi averi ai suoi due migliori amici (vampiri) e al fidatissimo maggiordomo (umano), decide di provarci.

Recensione: Da vedere solo se vi va bene di tutto, purché ci sia un vampiro.
È pieno di buoni ingredienti, ma sconclusionato. TaecYeon nei panni del vampiro buono e garbato è molto affascinante; i suoi migliori amici (interpretati da caratteristi di spessore come Yoon Byung-Hee di Vincenzo e Ko Kyu-Pil di CRASH LANDING ON YOU) sono divertenti; la protagonista è ben interpretata da Won Ji-An. Anche lo spunto, provare un amore che ti fa battere forte il cuore, è molto romantico. Ma la trama è un colabrodo. Troppi dettagli non tornano, troppi nodi restano sciolti solo a metà e le parabole di alcuni personaggi vengono liquidate in modo sbrigativo. Annacquando completamente l’effetto del kdrama.

Voto: 48/100
Su: Prime Video
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Kbs
Attori: TaecYeon (il vampiro protagonista), Won Ji-An (l’infermiera), Yoon Byung-Hee (l’amico vampiro spendaccione), Ko Kyu-Pil (l’amico vampiro che apre un bar)


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55/100 – Kdrama “Doona!”: la bella cornice non basta

Trama: Nel kdrama Doona!, un ragazzo si trasferisce a Seul per frequentare l’università. Dovrà anche trovare il modo di mantenersi per non gravare sulla madre e la sorella, che hanno già pochi mezzi e problemi difficili da affrontare. Ha scovato una soffitta in affitto in un villino, già abitato da altri due ragazzi. Quando arriva, scopre che c’è anche una terza inquilina, una ragazza bellissima dall’aria vagamente familiare. Lei è Doona, una idol che si è ritirata da poco per motivi ignoti. Ha affittato per sé un intero piano e sembra molto sola: fuma di continuo, ignora le chiamate di sua madre e scrive messaggi a qualcuno che non le risponde mai…

Recensione: Non sa di molto… Il regista è Lee Jung-Hyo, lo stesso di CRASH LANDING ON YOU. E forse l’idea era quella di girare un’altra storia d’amore tra due persone che appartengono a mondi diversi, e che si incrociano solo per un caso fortuito. Ma la magia di CRASH non scaturisce soltanto dalla cornice (chi sono i protagonisti, le circostanze del loro incontro, eccetera). È un’alchimia: c’entrano il contenuto, la natura dei personaggi, il modo di vivere l’amore, la visione del mondo, e molto altro ancora. Quel kdrama ha un cuore. Invece, Doona!, nonostante abbia la protagonista perfetta, bellissima, e il protagonista con la faccia da pezzo di pane, ideale per questo tipo di trama, in fondo è un po’ vuoto.

Voto: 55/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 9 episodi dai 42’ ai 49′ – Maratona: 6h e 55′
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon
Attori: Bae Suzy (Doona), Yang Se-Jong (il conquilino del quale si innamora), Lee Jin-Uk (il manager)

Curiosità: È tratto dal webcomic Lee Doo-Na! di Min Song-Ah (pubblicato dal 17 luglio 2019 al 13 luglio 2022 su Naver).


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62/100 – Il kdrama “CELEBRITY” e la vita da influencer tra desideri e segreti

Trama: Nel kdrama CELEBRITY una famosa influencer, che tutti credono morta, inizia una scioccante diretta web. Annuncia che svelerà come sia riuscita a diventare famosa tanto velocemente, i segreti più oscuri delle sue colleghe influencer, e le scabrosità che si nascondono dietro la lussuosa vetrina dei social. Ma quello che tutti attendono con più ansia è che venga finalmente alla luce la verità sulla sua morte.

Recensione: L’effetto iniziale è un po’ quello del Diavolo veste Prada: bei vestiti, feste e glamour ti attraggono e ti rapiscono. E poi ci sono la storia d’amore, il mistero della diretta web. CELEBRITY si guarda volentieri fino alla fine, anche tutto in un giorno. Ti fa immergere in un altro mondo.
Ma chi confidava che una produzione Studio Dragon (al quale dobbiamo capolavori come CRASH LANDING ON YOU, Navillera o Chocolate) offrisse innanzitutto un punto di vista originale sul mondo degli influencer resterà deluso. Non lo fa. Si limita a criticarlo ferocemente puntando perlopiù su una serie di cliché.

Voto: 62/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 12 episodi da 37’a 53′ l’uno – Maratona: 9h e 02′
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon, Kim Jong-hak Production, SLL (ex Jtbc)
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Gyu-Young (l’influencer che fa la diretta web), Kang Min-Hyuk (il cheabol, il rampollo, affascinante), Moon Tae-Yoo (il capo dell’agenzia di pr che lancia la protagonista), Nam Gi-Ae (la madre della protagonista)


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70/100 – Il kdrama “BLACK KNIGHT” e quei camion neri che rievocano “Brivido” e “Grosso guaio a Chinatown”

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Trama: Il kdrama BLACK KNIGHT è ambientato nel 2071: dopo la collisione con una cometa, l’aria sulla Terra è diventata irrespirabile. L’ossigeno viene prodotto da un macchinario e razionato. Ma solo una piccola parte della popolazione riesce a vivere un’esistenza decente. Gli altri, i cosiddetti “rifugiati”, sono esasperati da mancanza di aria, ingiustizie e stenti. E poi ci sono i corrieri. Il loro compito è consegnare l’ossigeno. Affrontando il deserto e ogni sorta di assalto.

Recensione: Altra bella prova d’attore di Kim Woo-bin, alla guida di un camion con perenne sigaretta alla Jigen in bocca. La trama ha qualche ingenuità, e in certi punti è prevedibile, ma la storia è avvincente: una Terra rimasta senza ossigeno, nuove tecnologie per sopravvivere, ricconi senza scrupoli, ingiustizie, pericoli, anziani che non si arrendono, ragazzini che sognano, persone che cercano di restare fedeli al bene nonostante tutto. E poi l’atmosfera è da fumetto, i panorami di roccia e polvere ricordano Star Wars, e quegli enormi camion neri che corrono per il deserto sembrano una citazione di cult Anni 80 come Grosso guaio a Chinatown o Brivido  (l’unico film diretto da Stephen King, con una mitica colonna sonora degli AC/DC). La durata contenuta (4 ore e 39 minuti) consente di vederla tutta d’un fiato. 

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 6 episodi da 45’ circa – Maratona: 4h e 39’
Anno: 2023
Casa di produzione: Project 318
In: I migliori su Netflix
Attori: Kim Woo-Bin (il corriere protagonista), Kang You-Seok (il giovane aspirante corriere), Esom (l’ufficiale), Nam Kyung-Eup (l’inventore della tecnologia per l’ossigeno), Lee Sung-Wook (il direttore dell’azienda dell’ossigeno), Kim Eui-Sung (il “nonno” che si prende cura dei ragazzi rifugiati)

Curiosità: Il kdrama BLACK KNIGHT è tratto da un omonimo webtoon di Lee Yun-Kyun (clicca qui).


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