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75/100 – Il kdrama “START-UP” e quei due pretendenti che ti conquistano

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Trama: Il kdrama START-UP racconta la competizione tra due sorelle. Una è cresciuta con la madre, un patrigno ricco e ogni opportunità; l’altra, con la nonna paterna, a forza di pane, amore e sacrifici. Entrambe sognano di diventare Ceo di un’azienda. Parte la sfida. La sorella ricca è avvantaggiata da formazione ed esperienza. La sorella povera, dalla sua, ha solo una grande determinazione. Ma può contare sulla nonna, che fa di tutto per aiutarla, e su un informatico geniale desideroso di accontentarla. C’è anche una terza persona che l’aiuta, ma lei non lo sa (effetto Cyrano de Bergerac)… 

Recensione: Gioca sull’effetto Cyrano de Bergerac: il romantico e appassionato Cyrano, nell’ombra, faceva di tutto pur di far felice la sua Rossana. Ma era l’insipido Cristiano a prendersi ogni merito. In realtà, in START-UP finisci con l’affezionarti a entrambi i pretendenti della protagonista. Devi solo decidere per quale dei due fare il tifo.
Nota bene. Il kdrama apre uno scorcio sul mondo delle aziende tecnologiche che muovono i primi passi ed è capace di offrire un punto di vista molto umano sul progresso a oltranza.

Voto: 75/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h20’ circa
Anno: 2020
Casa di produzione: Studio Dragon
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Bae Suzy (la sorella in ristrettezze), Kang Han-Na (la sorella ricca), Kim Seon-ho (lo scopritore di talenti), Nam Joo-Hyuk (il giovane programmatore protagonista), Kim Hae-suk (la nonna delle sorelle).

Curiosità: Bae Suzy è nata come idol, cantante della band al femminile miss A, e poi è diventata attrice. È una carriera tipica nello showbiz della Corea del Sud: infatti, i kdrama dove recitano queste star sono anche detti “idol drama”.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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75/100 – Il kdrama “ROMANCE IS A BONUS BOOK” tra libri, amore e parentesi commoventi

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Trama: Il kdrama ROMANCE IS A BONUS BOOK racconta la storia di una pubblicitaria di talento che lascia il lavoro per sposare un tale che dopo un po’ scappa, mollandola sul lastrico, senza casa e con una figlia a carico. Tornare nel mondo del lavoro dopo una pausa di anni sembra impossibile. Per cercare di risollevarsi, l’unica chance è truccare un po’ il curriculum e traslocare a casa del suo migliore amico, uno scrittore di successo che nasconde un segreto. Tutto all’insaputa di lui.

Recensione: Ambientazione interessante (la realtà di una piccola casa editrice) e personaggi riusciti: colpisce soprattutto lo spirito intraprendente della protagonista, quanto si sforzi di non scoraggiarsi nonostante la vita infierisca. Meno incisivo il protagonista, lo scrittore di successo. Ma il segreto che custodisce è così toccante e ben raccontato, da dargli cuore e spessore.

Voto: 75/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h
Anno: 2019
Casa di produzione:  Studio Dragon in collaborazione con Story and Pictures Media
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Lee Jong-Suk (lo scrittore), Lee Na-Young (la pubblicitaria), Wi Ha-Joon (il disegnatore), Jung Eugene (la redattrice che forma i principianti).

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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98/100 – Il kdrama “La creatura di GyeongSeong 1 e 2” tra mostri, sangue e cuore

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Trama: La prima stagione del kdrama La creatura di GyeongSeong è ambientata nella Corea del 1945, ancora occupata dal Giappone. Nei sotterranei di un ospedale prestigioso riservato ai notabili giapponesi, sono stati segretamente imprigionati centinaia di coreani rapiti per condurre raccapriccianti esperimenti umani. Il proprietario di un banco dei pegni, all’apparenza cinico e interessato solo ai soldi, si ritrova suo malgrado coinvolto nella faccenda.
La seconda stagione è ambientata ai giorni nostri: invece che in un ospedale, gli esperimenti umani vengono condotti in segreto da un’azienda biotech.

Recensione 1° stagione: È proprio bello questo kdrama. Serve un po’ di stomaco forte almeno per un paio di puntate, ma poi ci si abitua. E nel frattempo la storia ti cattura. L’atmosfera profuma di fiori di ciliegio, il protagonista è simpaticissimo (dopo Itaewon, un’altra toccante interpretazione di Park Seo-Jun), c’è suspence, emozione, romanticismo. E sono belli i dialoghi, quello che mettono a fuoco della violenza, delle persone… È affascinante persino il mostro. È strano avere un senso di nostalgia per una serie horror. Eppure, La creatura di GyeongSeong fa questo effetto. Quando finisce la prima stagione, l’idea che ce ne sia una seconda consola.

Recensione 2° stagione: Non so se quello che dice sull’amore sia vero. Ma l’idea di due persone innamorate che si ritrovano dopo tanto tempo, e nel frattempo la vita ha cercato di farle diventare mostri, eppure loro non hanno dimenticato, è bellissima.
Alla fine della prima stagione avevo dato alla serie 90. Ma ora passa a 98/100.
P.S. Potrebbe diventare una triologia.

Voto: 98/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: Stagione 1: 10 episodi da 1h10’ circa / S2: 7 episodi da 40′-50′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Story & Pictures Media (ex AStory), Kakao Entertainment, Studio Dragon
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Seo-Jun (il proprietario del banco dei pegni), Han So-Hee (la ragazza che lavora come segugio), Jo Han-Chul (il padre della ragazza, segugio anche lui), Kim Hae-Suk (l’impiegata del banco dei pegni), Wi Ha-Joon (il rivoluzionario, miglior amico del protagonista).
L’autrice: Kang Eun-Kyung.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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3,0 / 5
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60/100 – Gli introvabili: kdrama “Chicago Typewriter”

Trama: Nel kdrama Chicago Typewriter (traduzione: macchina da scrivere modello Chicago), uno scrittore di successo dei giorni nostri, capace di scrivere un best seller dopo l’altro, si ritrova all’improvviso in crisi creativa. A movimentare la situazione, spuntano una veterinaria appassionata di libri e un fantasma di una sua vita passata…

Recensione: La storia sarebbe anche molto bella, e l’episodio finale è commovente…
Ma è troppo faticoso arrivarci. Tolto l’interprete del personaggio che viene dal passato (ha un’espressione malinconica e dolce che resta impressa), il resto del cast non è all’altezza. Soprattutto lo scrittore del “presente”: è monoespressivo. 
I dialoghi, purtroppo, non aiutano: persino il “bromance” (amicizia tra due uomini che, di solito, fa sorridere e fa tenerezza), evidentemente ispirato a quello irresistibile di Goblin, risulta fiacco. 

Voto: 60/100
Su: nessuna piattaforma, solo Dvd
Durata: 16 episodi da circa 1h
Anno: 2017
Casa di produzione: The Unicorn, Studio Dragon
Attori: Yoo Ah-In (lo scrittore), Lim Soo-Jung (la veterinaria), Ko Kyoung-Pyo (il fantasma).

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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/ 5
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85/100 – Il kdrama “L’altra! Oh Hae-young” parla d’amore e di un destino (quasi) fatale

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Trama: Nel kdrama L’altra! Oh Hae-young, la trentenne Oh Hae-young annulla le proprie nozze poche ore prima della cerimonia, apparentemente senza una ragione. Poco dopo, conosce un tecnico del suono che un anno prima era stato mollato sull’altare casualmente proprio da una donna che portava lo stesso nome, Oh Hae-young…

Recensione: Ci sono storie che si capiscono in un lampo. Dopo ore passate a rintracciarne il senso passo per passo, come fosse il filo di un gomitolo srotolato, in un attimo comprendi tutto. Succede, ad esempio, con Mulholland Drive di David Lynch, alla scena finale. E capita qualcosa di simile con questa serie. A differenza del film di Lynch, è tutt’altro inquietante, anzi; è una storia d’amore dolcissima e intensa. L’idea di fondo è che, anche se sembra impossibile, una seconda chance nella vita può sempre presentarsi. Il problema è coglierla e, questa volta, andare fino in fondo.
L’altra! Oh Hae-young è stato uno dei kdrama più apprezzati in assoluto della tv via cavo coreana. Stando a Wikipedia, durante la messa in onda il gradimento fu tale che venne allungato di due episodi, passarono dai 16 previsti a 18, più due episodi speciali.

Voto: 85/100
Su: Prime Video
Lingua: Sottotitolato
Durata: 18 episodi da circa 1h e 10′ + 2 episodi speciali
Anno: 2016
Casa di produzione: Chorokbaem Media, Studio Dragon
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amore
Attori: Seo Hyun-Jin (la Oh Hae-young meno popolare a scuola), Eric (il tecnico del suono: è membro della band di Kpop Shinhwa); Kim Mi-Kyung (la mamma della protagonista).

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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68/100 – Kdrama “La regina delle lacrime”: ritroveremo mai la magia di “Crash Landing on You”?

Trama: Nel kdrama La regina delle lacrime, si scopre presto che l’apparentemente perfetta unione di un’ereditiera con un avvocato è, in realtà, arrivata al limite. Dopo tre anni di matrimonio, lui non ne può più della moglie e della famiglia di lei: è deciso a chiedere il divorzio. Ma quand’è sul punto di farlo, una notizia sconvolgente manda all’aria tutti i piani.

Recensione: Dedicato a chi sta cercando una serie paragonabile a CRASH LANDING ON YOU… Non ci siamo proprio. Peccato, perché questa volta c’erano le premesse migliori: l’attore protagonista di It’s Okay to not be Okay; la co-protagonista di Descendants of the Sun; tanti attori di CRASH, la stessa casa di produzione (Studio Dragon), la stessa autrice (Park Ji-Eun). Eppure, il paragone con la famosissima serie ambientata in Corea del Nord non regge.
Lo spunto iniziale di La regina delle lacrime (Queen of Tears) ricalca quello di Uncontrollably Fond, ma non raggiunge la stessa intensità. La trama non scorre via liscia, è farraginosa, piena di giravolte improvvise un po’ inutili. Oltretutto, inanella una quantità tale di citazioni di CRASH (a cominciare dal nome dell’azienda al centro di tutto, il Queens Group), da far sorgere il dubbio che siano più che altro scopiazzature in mancanza di nuove trovate.
Certo, vale il discorso fatto per Il re e la spia: è una serie che possono vedere tutti, la qualità della confezione è più che buona, gli attori restano bravissimi, ci sono dialoghi non banali e cose belle, come il clima di famiglia che a un certo punto si inizia a respirare.
P.S. Casomai foste fan di It’s Okay, a serie inoltrata l’attrice protagonista Kim Ji-Won fa una divertente citazione della scena del coltello da bistecca del primo episodio.

Voto: 68/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h20’-1h30′ circa (l’ultimo dura 1h50′)
Anno: 2024
Casa di produzione: Studio DragonCulture Depot
Attori: Kim Ji-Won (l’ereditiera), Kim Soo-Hyun (l’avvocato),
Kim Jung-Nan (la zia scapestrata).

Curiosità: Divertente il cameo di Song Joong-Ki: compare nell’episodio 8 interpretando uno dei suoi personaggi più celebri, l’avvocato mafioso Vincenzo. Nei dialoghi si fa riferimento anche a un altro dei ruoli più amati dell’attore, quello del capitano Yoo di Descendants of the Sun.
Ricordiamo che uno dei due registi di La regina delle lacrime, Kim Hee-Won, è anche il regista di Vincenzo.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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4,0 / 5
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82/100 – Kdrama “Song of the Bandits”: azione selvaggia e animo romantico

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Trama: Il kdrama Song of the Bandits è ambientato negli Anni 20. La Corea è sotto il dominio giapponese. Un coreano, soldato dell’esercito nipponico, rompe i rapporti con il corpo d’armata e con il suo vecchio superiore, e lascia Seul per spostarsi a nord. Nel cuore ha una donna che non ha mai dimenticato; sulle spalle un grave senso di colpa. In cerca di redenzione arriva a Gando, un territorio di frontiera sul punto di esplodere: la terra è cinese, i cittadini sono coreani e i soldi sono giapponesi; ma, a spadroneggiare, sono le bande di fuorilegge.

Recensione: Se sparatorie e sangue non vi disturbano, Song of the Bandits è da vedere. Anche perché c’è molto di più dentro. L’atmosfera è da western (visto che siamo in Asia, alcuni dicono «eastern»): cavalli, pistole, polvere, banditi e una sigla da film di Tarantino. Ma il punto di partenza è completamente diverso.
Qui gli eroi non sono i cowboy (che oltretutto, in realtà, avevano poco di eroico visto che stavano rubando la terra agli indiani…). Sono i coreani che cercano di ribellarsi ai soprusi dell’invasore giapponese. Il kdrama punta l’obiettivo su una banda di fuorilegge da leggenda che ne combina di tutti i colori per difendere la propria casa. C’è divertimento, adrenalina. È impossibile non fare il tifo. Soprattutto per il protagonista, il capobanda, che combatte come pochi, e ama in modo molto romantico.

Voto: 82/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon, Urban Works Media, Baram Pictures
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa – Maratona: 7h e 39′
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Kim Nam-Gil (l’ex soldato protagonista), Seohyun (la responsabile delle ferrovie), Yoo Jae-Myung (l’ex generale dell’Esercito dei giusti), Lee Ho-Jung (la pistolera), Lee Hyun-Wook (l’ex proprietario del protagonista), Kim Do-Yoon (il tiratore scelto con gli occhiali), Lee Jae-Kyoon (combatte con le asce), Cha Yub (il combattente più grosso).

Curiosità: Song of the bandits è una storia di fantasia, ma l’ambientazione non lo è affatto. Si svolge poco prima dell’oscura pagina storica del massacro di Gando. Nel 1920 i giapponesi stesero un piano di sterminio della popolazione coreana insediata nelle zone della Manciuria. Osteggiati dagli eserciti della resistenza, i giapponesi attuarono una serie di rappresaglie a scapito dei civili nei villaggi: nell’area di Gando, in quattro settimane, uccisero più di 3.400 persone (fonte: Wikipedia).

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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/ 5
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72/100 – Tutti pazzi per Hyun Bin: il kdrama “Secret Garden”

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Trama: Nel kdrama Secret Garden, un rampollo di una famiglia altolocata, viziato e snob oltremisura, conosce per caso una giovane stuntwoman e ne resta molto colpito. Lei sembra una dura, anche un po’ mascolina nei modi di fare e di vestire. Due personalità e due esistenze agli antipodi. Eppure, per un motivo o per l’altro (ci si mette anche un tocco di magia), non riusciranno più a fare a meno di incontrarsi.

Recensione: A parte il tocco di magia che si sarebbe potuto evitare (per fortuna non ha un ruolo preponderante), Secret Garden è un kdrama molto piacevole e per nulla banale. I toni sono lievi, ma l’autrice Kim Eun-Sook dimostra un vero talento nel far crescere a poco a poco i protagonisti, nel far emergere la loro natura. Originale l’idea di raccontare l’ambiente degli stuntmen, curate le location (la villa dove vive il rampollo è spettacolare) e ben pensata la conclusione. Quanto al nostro eroe, Hyun Bin, qui è giovanissimo: è una delle sue prime prove da attore, quella che gli fece fare il salto, in termini di popolarità. Certo, non ha la stessa ricchezza e maturità espressiva che dimostra in CRASH LANDING ON YOU; ma il fascino, per quanto ancora un po’ acerbo, c’è tutto.

Voto: 72/100
Su: Rakuten VikiNetflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h circa
Anno: 2010
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures (sussidiaria di Studio Dragon)
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Hyun Bin (il rampollo), Ha Ji-Won (la stuntwoman), Lee Jong-Suk (il giovane cantante agli inizi della carriera).
L’autrice: Kim Eun-Sook, autrice tra l’altro di: The Heirs, Descendants of the SunGoblinMr. SunshineThe King: Eternal MonarchThe Glory.

Curiosità: Nonostante sia stata girata nel 2010, questa serie coreana è particolarmente cara ai fan di Hyun Bin per un motivo molto romantico. È il primo e unico kdrama in cui Son Ye-Jin abbia mai fatto un cameo. L’attrice, che nel 2019 ha poi fatto il successo di CRASH LANDING ON YOU assieme al divo, l’ha sposato nel 2022 e gli ha dato un figlio.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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70/100 – Nel kdrama “Big Mouth” un avvocato combina guai viene scambiato per un genio della truffa

Trama: Il protagonista del kdrama BIG MOUTH è un avvocato che fa grandi promesse ai clienti, ma non vince quasi mai (per questo è soprannominato «Big Mouth», bocca larga). All’improvviso, viene rinchiuso in galera: lo accusano di essere in realtà «Big Mouse», com’è soprannominato un famoso e misterioso truffatore internazionale, geniale e pericoloso. Con l’aiuto della moglie e del suocero, entrambi convinti della sua innocenza, l’avvocato si ritrova a dover combattere. Prima ancora che per ripristinare la propria reputazione, per uscirne vivo.

Recensione: Una brava persona che finisce invischiata con dei criminali, può cavarsela? La risposta si rincorre per tutte le 16 puntate di BIG MOUTH. E ci si diverte molto: le carte in tavola vengono rimescolate continuamente; i dubbi sorgono uno dopo l’altro; è simpatico l’avvocato protagonista (un bel ruolo per l’attore Lee Jong-Suk) e ancora di più la moglie. Qualche svolta della trama è prevedibile, e alcune scene ambientate nel carcere potrebbero turbare un po’. Ma BIG MOUTH resta un perfetto kdrama “succhia-neuroni”, tutto giallo e adreanalina: ottimo per non pensare a niente.

Voto: 70/100
Su: Disney Plus
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h-1h15’ circa
Anno: 2022
Casa di produzione: AStory e Studio Dragon
Attori: Lee Jong-Suk (il protagonista), Lim Yoon-A (la moglie del protagonista), Kwak Dong-Yeon (giovane detenuto), Yang Hyung-Wook (il carcerato che legge i tarocchi), Kim Ju-Hun  (il sindaco), Jung Jae-Sung (il direttore del carcere), Jeon Kuk-Hwan (il fondatore del Forum), Yang Kyung-Won (l’ad del Forum), Hong Ji-Hee (la moglie del medico indagato)

Curiosità: I registi del kdrama BIG MOUTH sono Oh Choong-Hwan e Bae Hyun-Jin. Insieme hanno diretto Start-Up. Oh è anche il regista di Hotel Del Luna, While You Were Sleeping, My Love From the Star (il kdrama di esordio di Kim Soo-Hyun, su Rakuten Viki e Netflix in inglese); Bae ha girato la seconda stagione di Alchemy of Souls in coppia con Park Joon-Hwa.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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70/100 – Nel kdrama “A KOREAN ODYSSEY” c’è uno zombie bellissimo

Trama: Nel kdrama A KOREAN ODYSSEY, due creature mitiche con sembianze umane, il Re Scimmia e il re Demone, si contendono il profumatissimo sangue, dai poteri miracolosi, della giovane proprietaria di un’agenzia immobiliare. Tanti sentimenti diversi, e colpi di scena a base di braccialetti incantati, spiriti, fantasmi e quant’altro (c’è anche uno zombie fuori dal comune), trasformano il loro meschino perseguire ognuno i propri i scopi in una grande avventura. Un’odissea appunto. A KOREAN ODYSSEY è ispirato a un grande classico della letteratura cinese, Viaggio verso l’occidente, a cui si rifanno anche famosi manga come Dragon Ball.

Recensione: Che a questo mondo esistano cose che gli occhi umani non riescono a vedere, è uno dei temi ricorrenti, più affascinanti e ispirati dei kdrama. A KOREAN ODYSSEY parte da qui: ci sono spiriti, fantasmi, demoni, semidei, persino zombie. La cosa bella è che queste creature non sono né buone né cattive per definizione: crescono, cambiano, provano affetto, persino si innamorano o temono per la propria vita, si sacrificano, osano. Sono vive. E alcune, a cominciare dallo zombie, sono bellissime. C’è qualche scena un po’ vivida, ma nulla di troppo cruento. Purtroppo, però, non è un kdrama capace di fare sognare un po’. Nonostante lo spunto sia così ricco e nonostante sia stato realizzato con un budget esagerato, la trama confusa, a tratti inutilmente movimentata e, alla fine, inconcludente.

Voto: 70/100
Su: Netflix, Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h15’-1h30′ circa
Anno: 2017
Casa di produzione: Studio Dragon, JSpictures
Attori: Lee Seung-gi (il re scimmia), Oh Yeon-seo (la proprietaria dell’agenzia immobiliare), Jang Gwang (il maggiordomo), Lee El (la segretaria del Re Demone)
Scritto da: Hong Jung-Eun e Hong Mi-Ran

Curiosità: I due attori principali di A KOREAN ODYSSEY hanno un passato da cantanti: dalla musica ai kdrama il passo è breve, nello showbiz coreano. I kdrama con attori che provengono dal palcoscenico vengono chiamati anche idol drama.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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