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68/100 – Kdrama “La regina delle lacrime”: ritroveremo mai la magia di “Crash Landing on You”?

Trama: Nel kdrama La regina delle lacrime, si scopre presto che l’apparentemente perfetta unione di un’ereditiera con un avvocato è, in realtà, arrivata al limite. Dopo tre anni di matrimonio, lui non ne può più della moglie e della famiglia di lei: è deciso a chiedere il divorzio. Ma quand’è sul punto di farlo, una notizia sconvolgente manda all’aria tutti i piani.

Recensione: Dedicato a chi sta cercando una serie paragonabile a CRASH LANDING ON YOU… Non ci siamo proprio. Peccato, perché questa volta c’erano le premesse migliori: l’attore protagonista di It’s Okay to not be Okay; la co-protagonista di Descendants of the Sun; tanti attori di CRASH, la stessa casa di produzione (Studio Dragon), la stessa autrice (Park Ji-Eun). Eppure, il paragone con la famosissima serie ambientata in Corea del Nord non regge.
Lo spunto iniziale di La regina delle lacrime (Queen of Tears) ricalca quello di Uncontrollably Fond, ma non raggiunge la stessa intensità. La trama non scorre via liscia, è farraginosa, piena di giravolte improvvise un po’ inutili. Oltretutto, inanella una quantità tale di citazioni di CRASH (a cominciare dal nome dell’azienda al centro di tutto, il Queens Group), da far sorgere il dubbio che siano più che altro scopiazzature in mancanza di nuove trovate.
Certo, vale il discorso fatto per Il re e la spia: è una serie che possono vedere tutti, la qualità della confezione è più che buona, gli attori restano bravissimi, ci sono dialoghi non banali e cose belle, come il clima di famiglia che a un certo punto si inizia a respirare.
P.S. Casomai foste fan di It’s Okay, a serie inoltrata l’attrice protagonista Kim Ji-Won fa una divertente citazione della scena del coltello da bistecca del primo episodio.

Voto: 68/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h20’-1h30′ circa (l’ultimo dura 1h50′)
Anno: 2024
Casa di produzione: Studio DragonCulture Depot
Attori: Kim Ji-Won (l’ereditiera), Kim Soo-Hyun (l’avvocato),
Kim Jung-Nan (la zia scapestrata).

Curiosità: Divertente il cameo di Song Joong-Ki: compare nell’episodio 8 interpretando uno dei suoi personaggi più celebri, l’avvocato mafioso Vincenzo. Nei dialoghi si fa riferimento anche a un altro dei ruoli più amati dell’attore, quello del capitano Yoo di Descendants of the Sun.
Ricordiamo che uno dei due registi di La regina delle lacrime, Kim Hee-Won, è anche il regista di Vincenzo.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
LA FORMICA MITOMANE © RIPRODUZIONE RISERVATA

4,0 / 5
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95/100 – Il kdrama “Descendants of the Sun”: sequenze sensazionali e modi irresistibili di vedere la vita

🏆

Trama: Nel kdrama Descendants of the Sun, un capitano delle Forze speciali sudcoreane e una chirurga dell’ospedale di Seul si conoscono per caso e restano molto colpiti l’uno dall’altra. Ma le loro scelte di vita sembrano inconciliabili. Lui si è impegnato a combattere per il suo Paese, col rischio di uccidere e di venire ucciso. Lei ha giurato di mettere la sacralità della vita umana sopra ogni cosa…

Recensione: È uno strano kdrama Descendants of the Sun: dopo un breve prologo molto d’azione, vira su toni soffusi e musichette romantiche, tanto da rischiare di sembrare una soap opera. E invece, all’improvviso, ti lascia senza fiato con sequenze sensazionali eccezionalmente accurate e coinvolgenti. In realtà, è un kdrama emozionante e romantico, con dialoghi brillanti che scorrono via senza fatica, e a volte restano anche impressi, niente di inutilmente melenso. Si può rivedere infinite volte.
Soprattutto, è irresistibile il protagonista, il capitano Yoo, con le sue gesta da super eroe, la propensione allo scherzo anche nei momenti più drammatici, e in generale il suo modo di vedere il mondo: come quando dice che un soldato indossa sempre un sudario, può morire da un momento all’altro; per questo deve sempre fare ciò che rietiene giusto, non ha motivo di non farlo. La sua storia d’amore fa sognare e un altro valore aggiunto, divertentissimo, è il “bromance” (brother romance, legame tra fratelli), e cioè la sua amicizia con il sergente maggiore, che tiene insieme goliardia e rispetto, fiducia reciproca totale e, soprattutto, affetto. Il vero significato del titolo, Descendants of the Sun, viene esplicitato alla fine. Ed è molto evocativo.

Voto: 95/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h + 3 episodi speciali
Anno: 2016
Casa di produzione: KBS e Next Entertainment World
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Song Hye-Kyo (la dottoressa), Song Joong-Ki (il capitano Yoo), Kim Ji-Won (la chirurga dell’esercito), Jin Goo (il sergente maggiore, vice del capitano Yoo), David McInnis (il trafficante d’armi), Cho Tae-Kwan (il dottor Daniel), Kim Byung-Chul (il responsabile delle Forze speciali dislocate a Uruk), Seo Jung-Yeon (la capo infermiera).
Autrice: Kim Eun-sook
Regia: Baek Sang-Hoon

Curiosità: Per i più romantici: Song Joong-Ki e Song Hye-Kyo, i due protagonisti di Descendants of the Sun, si sono sposati poco dopo l’uscita del kdrama, il 31 ottobre 2017. Hanno divorziato meno di due anni dopo, il 27 giugno 2019. Nel 2023, Song Joong-Ki ha sposato Katy Louise Saunders, che interpretò Babi nel film Tre metri sopra il cielo, mamma del suo primo figlio.

Song Joong-Ki e Song Hye-Kyo matrimonio 2017

Il motto: Dopo lunghe ricerche, sono riuscito a scoprire cosa dicono i soldati quando si salutano. Ovvero: ‘단결'(Dan Gyul). È un motto usato come saluto militare, invoca la coesione. Viene tradotto con: «Unità!».

Citazioni: «La guerra è semplice e la pace è difficile. Forse è per questo che i dittatori vivono a lungo».

«… Hai davvero intenzione di coprire le tasse scolastiche di Fatima?»
«Cerco solo di fare quello che posso»
«Non è che così si riesca a cambiare il mondo…»
«Anche se non si può cambiare il mondo, la vita di Fatima cambierà. E dal punto di vista di Fatima, il mondo cambierà. Questo mi basta»

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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60/100 – Nel kdrama “MAN TO MAN”, una spia super in gamba è costretta a fare il bodyguard di un vip capriccioso

Trama: Nel kdrama MAN TO MAN, un agente segreto con il sangue freddissimo, capaci di uscire da ogni brutta situazione, è costretto a fingersi il bodyguard di un attore famoso, che ha una manager un po’ scombinata ma simpatica, per portare a termine una complessa missione.

Recensione: Se volete divertirvi un po’ con gli agenti segreti e non avete voglia di cose complesse o troppo coinvolgenti, MAN TO MAN è una buona scelta. È divertente, ben recitato e si vede fino alla fine quasi senza accorgersene.

Voto: 60/100
Su: Netflix e Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h circa
Anno: 2017
Casa di produzione: Jtbc (oggi SLL)
Attori: Park Hae-jin (la spia protagonista), Kim Min-Jung (l’agente del divo), Park Sung-Woong (il divo), David Lee (collega del protagonista),
Scritto da: Kim Won-Suk

Curiosità: Song Joong-ki, protagonista di Descendants of the Sun e Vincenzo, fa un cameo nei panni dell’impiegato della banca.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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70/100 – La serie coreana “VINCENZO” è il King Kong contro Godzilla della criminalità

Trama: Nella serie coreana VINCENZO, un consigliere della mafia (nato in Corea e poi adottato da un boss italiano) torna a Seul per recuperare un tesoro nascosto nel sotterraneo di un palazzo. A sbarrargli la strada c’è un’azienda coreana che definire criminale è poco… e un gruppo di condomini molto originali.  

Recensione: Viene da chiedersi come mai i coreani abbiano scelto come protagonista proprio un mafioso italiano, come se non avessero già abbastanza cattivi autoctoni ai quali ispirarsi. Che abbiano qualcosa di interessante da dire in materia… ? Assolutamente no. L’immaginario di riferimento è più che altro Il padrino. La mafia è evocata come un’entità tra il mitologico e il fiabesco. E il “consigliori” protagonista è proprio un bel tipo: ammazza a tutto spiano per i propri interessi, e senza alcun tipo di scrupolo, ma allo stesso tempo è intelligente, affascinante, divertente, e addirittura ogni tanto emergono buon cuore e senso di giustizia. Surreale.
A parte che qualcuno potrebbe infastidirsi nel vedere chiamata in ballo la mafia a questa maniera, e a parte qualche scena decisamente truce, VINCENZO si vede fino alla fine quasi d’un fiato, a tratti è molto divertente e persino romantico.
C’è uno scambio di battute che resta impresso e fa un po’ riflettere. A parlare sono proprio il “consigliori” Vincenzo Cassano e l’avvocato dei condomini, un uomo giusto, il primo a combattere contro la malvagia azienda coreana (le caratteristiche “L’avvocato dei sogni” e “Che cos’è il coraggio” fanno riferimento a lui). 
Vincenzo dice all’avvocato: «Smetta di combattere, sono mostri ai quali non importa della vita umana».
L’avvocato: «Se continuo a combattere un giorno vincerò, le persone possono sconfiggere i mostri».
E Vincenzo: «No, non è vero, succede solo nei miti».
In effetti, la mitologia greca è piena di uomini che sconfiggono mostri. Curiosamente, questi mostri mitologici hanno spesso fattezze umane e, magari, strane cose per la testa: ad esempio Medusa è una donna con la testa piena di serpi; il Minotauro è un uomo con la testa di un toro… Chissà se quei miti, in realtà, non volessero additare certe strade di malvagità, di sopraffazione del prossimo, di violenza, che finiscono col trasformare gli uomini in mostri; e se non volessero anche scolpire nella mente di tutti che, persino contro certi individui diventati mostri, è possibile lottare e cavarsela.

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h20’ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Logos Film
Attori: Song Joong-Ki (Vincenzo), Jeon Yeo-Bin (l’avvocata protagonista), Kim Yeo-Jin (l’ex procuratrice che diventa avvocato), Kwak Dong-Yeon (ad della Babel), Yoo Jae-Myung (padre dell’avvocata), Yoon Byung-Hee (assistente dello studio legale dei condomini), Yang Kyung-Won (inquilino “lottatore” del palazzo), Lim Chul-Soo (l’agente della sicurezza nazionale), Jo Han-Chul (presiede lo studio legale rivale)

Curiosità: La serie coreana VINCENZO si conclude dopo 20 episodi. Tuttavia, a grande richiesta, Sbs e TVn hanno ufficialmente confermato avrà una seconda stagione.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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