60/100 – Il kdrama “La Valigia” (“The Trunk”): sesso, bugie e videocamere
Trama: Un ricchissimo produttore musicale, vittima di un’infanzia traumatica, è preda di una profonda crisi esistenziale, divorato da ansia e solitudine. Disposto a tutto pur di salvare il suo matrimonio, accetta di stipulare un contratto matrimoniale di un anno con una moglie “professionista”, fornita da una singolare agenzia. Finendo in vortice di segreti e misteri.
Recensione: Netflix lo definisce psicologico e romantico, e io mi chiedo come si possa definire romantico questo kdrama. È vero che ruota attorno a una strana storia d’amore. Ma la trama è tutto fuorché romantica: sfilano una serie di personaggi apparentemente squilibrati, e non si capisce di quale avere più paura, mentre si allude a un chissà che di intricato, profondo, misterioso… In realtà, è tutto molto più scontato e ingenuo di quanto non si pensi. Più che altro è l’ambientazione ad alimentare l’aura di mistero, ma solo perché i contorni sono poco definiti: come funzioni esattamente questa agenzia di matrimoni a contratto, e che persone siano quelli che la gestiscono, non è mai chiaro fino in fondo. D’altra parte, il produttore in crisi è interpretato da Gong Yoo, che sa infondergli spessore e anima: vederlo all’opera merita.
Voto: 60/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 8 episodi da circa 1h-1h15′ – Maratona: 8h23′
Anno: 2024
Casa di produzione: Project 318, GTist
Attori: Gong Yoo (il produttore musicale), Seo Hyun-Jin (la moglie professionista), Lee Ki-Woo (l’ex della moglie professionista), Jung Kyung-ho (è solo un cameo: è uno dei precedenti mariti a contratti)
Regia: Kim Kyu-Tae
Il signor Moon
LA FORMICA MITOMANE © RIPRODUZIONE RISERVATA