68/100 – Nella serie coreana “My Holo Love” c’è un programmatore che sembra più un artista
Trama: Nella serie coreana My Holo Love, casualmente, degli occhiali hi-tech ancora in fase sperimentale finiscono nella mani di una ragazza che vive una vita molto solitaria. Sono occhiali speciali: consentono di visualizzare l’assistente virtuale Holo. È solo un ologramma, ma sembra proprio umano…
Recensione: Via libera per tutti, nessuna violenza. La trama non è imperdibile, ma il programmatore protagonista gli dà spessore. È come un artista: con il suo programma cerca di realizzare un desiderio profondo, ha una visione di quello che vorrebbe dare al mondo, suda per la perfezione e ci mette dentro tutta la sua umanità (a cominciare dalle proprie sembianze). È raro che si parli di esperti hi-tech senza ridurli a nerd monomaniacali, ma puntando sulla sua umanità, sui desideri e le capacità espressive.
Voto: 68/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 12 episodi da circa 1h/1h10’ – Maratona: 8h e 47′
Anno: 2020
Casa di produzione: Studio Dragon
Attori: Yoon Hyun-Min (Holo e il suo programmatore), Ko Sung-Hee (la protagonista che indossa gli occhiali)
Curiosità: Questa miniserie ha un finale compiuto, non resta in sospeso. Tuttavia, secondo alcune fonti, potrebbe arrivare una seconda stagione.
Il signor Moon
LA FORMICA MITOMANE © RIPRODUZIONE RISERVATA