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72/100 – Il kdrama “Mr. Plankton” tra l’andare, il restare, il desiderare…

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Trama: Un tuttofare scanzonato e spericolato riceve una diagnosi che gli stravolge la vita. Per reazione, decide di partire alla ricerca del suo vero padre, coinvolgendo una ex fidanzata in procinto di sposarsi con l’unico figlio di una ricca famiglia…

Che cosa significa il titolo? Il titolo Mr. Plankton fa riferimento al plancton marino, citato dal protagonista negli episodi finali.

Recensione: È strano, ma in un momento di guerre e terrificanti ingiustizie e sofferenze inferte a milioni di persone innocenti, questa serie, che con le guerre non c’entra nulla, riesce a rendere palpabili le domande “perché a me?”, “che cosa ho fatto per meritarmi questo?”. Non è la prima serie con un protagonista che ha un male all’apparenza incurabile, e non è la prima serie che fa aleggiare nell’aria queste domande. Ma qui, caso più unico che raro, non sono fatte di retorica: diventano in qualche modo di carne, si toccano con mano. Mr. Plankton è lieve e molto dolce, con una grande colonna sonora e straordinariamente recitato anche da attori che finora non hanno sempre avuto il ruolo di protagonisti, e chissà se la scelta è stata casuale o voluta. Delle “secondo scelte”, “volti secondari” che finalmente hanno spazio e voce, che hanno una storia, un dolore, degli affetti, dei desideri profondi. E finalmente si sente il loro “perché?”.

Voto: 72/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 10 episodi da circa 1h-1h15′ – Maratona: 10h13′
Anno: 2024
Casa di produzione: Base Story, HighZium Studio
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Woo Do-Hwan (il tuttofare protagonista), Lee Yoo-Mi (l’ex fidanzata), Oh Jung-Se (il futuro marito dell’ex fidanzata), Kim Hae-Suk (la futura suocera dell’ex fidanzata), Kim Min-Suk (l’assistente del tuttofare), Lee El (la migliore amica del tuttofare)
Autore: Jo Yong 


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100/100 – Kdrama “Flower of Evil”: se c’è una serie con cui rischiare un genere che di solito non si predilige, è questa

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Trama: Nel kdrama Flower of Evil (traduzione: fiore del male), un articolo giornalistico riporta al centro dell’attenzione una serie di omicidi avvenuti anni prima in un piccolo villaggio. Il serial killer si è suicidato da tempo, ma diversi misteri irrisolti aleggiano intorno al caso e finiscono con lo sconvolgere la vita apparentemente perfetta di una detective e della sua famiglia.

Recensione: È insolito che una storia d’amore tra due persone sposate sia così incredibilmente romantica. Ma questo kdrama è fuori dal comune da tutti i punti di vista. Il protagonista è interpretato in modo indimenticabile da Lee Joon-Gi, già protagonista di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo: con uno sguardo o un lieve tremore riesce a rendere sfumature di stato d’animo sottilissime (mandando all’aria, tra l’altro, ogni definizione sulle cosiddette personalità “anti-sociali”). E la moglie detective è un personaggio bellissimo. Fa venire voglia di urlare forte quanto lei, contro certe ingiustizie e disumanità. E la sua principale caratteristica («crede solo in quello che vede»), invece di rimandare alla chiusura e alla grettezza, apre alla comprensione e a una ricerca della verità instancabile.
La trama di Flower of Evil è un thriller appassionantissimo e insolito: chi siano i veri mostri, è tutto da dimostrare. Forse l’atmosfera un po’ cupa, tra il sospetto sempre in agguato e gli omicidi seriali, all’inizio potrebbe scoraggiare qualche spettatore. Ma se c’è una serie con cui rischiare un genere che di solito non si predilige, è questa.

Voto: 100/100
Su: Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h-1h20′
Anno: 2020
Casa di produzione: Monster Union (la serie è stata creata dallo Studio Dragon)
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amore
Attori: Lee Joon-Gi (l’artigiano dei metalli), Moon Chae-Won (la detective), Seo Hyun-Woo (il giornalista), Choi Dae-Hoon (il capitano della squadra di polizia),
Choi Young-Joon (il collega anziano della detective).

Curiosità:
Per coincidenza, così come il protagonista Lee Joon-Gi è lo stesso di una delle due serie introvabili recensite in questo blog, Moon Lovers: Scarlet Haert Ryeo, il regista, Kim Cheol-Kyu, è lo stesso dell’altra introvabile, Chicago Typewriter.


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60/100 – Il kdrama “Un frammento della tua mente” tra foreste norvegesi e intelligenza artificiale

Trama: Nel kdrama Un frammento della tua mente, un esperto di Intelligenza Artificiale ingaggia una giovane ingegnere del suono per registrare la voce di una donna con la quale condivide un passato difficile da dimenticare…

Recensione: A causa dei bassi ascolti, il kdrama è stato ridotto in corsa da 16 a 12 episodi. Ed è un peccato. Immerso in una bellissima ambientazione sospesa tra Seul e le foreste innevate norvegesi, e permeato da un’atmosfera molto romantica, cerca di esplorare il tema delle intelligenze artificiali che iniziano a sostituirsi all’uomo, soprattutto in campo medico. Mostrando qualcosa delle loro incredibili potenzialità, inizia a mettere in luce anche limiti e controsensi di questi meccanismi. All’improvviso, però, lascia perdere tutto e taglia corto: il ragionamento resta involuto, come resta un po’ involuta la storia d’amore.

Voto: 60/100
Su: Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 12 episodi da circa 1h10′-1h15′
Anno: 2020
Casa di produzione: The Unicorn, Movie Rock
Attori: Jung Hae-In (il programmatore), Chae Soo-Bin (l’ingegnere del suono), Park Ju-Hyun (la donna che ha un passato con il programmatore).


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78/100 – Il kdrama “START-UP” e quei due pretendenti che ti conquistano

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Trama: Il kdrama START-UP racconta la competizione tra due sorelle. Una è cresciuta con la madre, un patrigno ricco e ogni opportunità; l’altra, con la nonna paterna, a forza di pane, amore e sacrifici. Entrambe sognano di diventare Ceo di un’azienda. Parte la sfida. La sorella ricca è avvantaggiata da formazione ed esperienza. La sorella povera, dalla sua, ha solo una grande determinazione. Ma può contare sulla nonna, che fa di tutto per aiutarla, e su un informatico geniale desideroso di accontentarla. C’è anche una terza persona che l’aiuta, ma lei non lo sa (effetto Cyrano de Bergerac)… 

Recensione: Gioca sull’effetto Cyrano de Bergerac: il romantico e appassionato Cyrano, nell’ombra, faceva di tutto pur di far felice la sua Rossana. Ma era l’insipido Cristiano a prendersi ogni merito. In realtà, in START-UP finisci con l’affezionarti a entrambi i pretendenti della protagonista. Devi solo decidere per quale dei due fare il tifo.
Nota bene. Il kdrama apre uno scorcio sul mondo delle aziende tecnologiche che muovono i primi passi ed è capace di offrire un punto di vista molto umano sul progresso a oltranza.

Voto: 78/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h20’ circa
Anno: 2020
Casa di produzione: Studio Dragon
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Bae Suzy (la sorella in ristrettezze), Kang Han-Na (la sorella ricca), Kim Seon-ho (lo scopritore di talenti), Nam Joo-Hyuk (il giovane programmatore protagonista), Kim Hae-suk (la nonna delle sorelle).

Curiosità: Bae Suzy è nata come idol, cantante della band al femminile miss A, e poi è diventata attrice. È una carriera tipica nello showbiz della Corea del Sud: infatti, i kdrama dove recitano queste star sono anche detti “idol drama”.


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80/100 – Nella serie tv coreana “Rookie Historian Goo Hae-Ryung” si parla di scrittura, verità e sentimenti

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Trama: Ambientata nel 1800 (epoca Joseon), la serie tv coreana Rookie Historian Goo Hae-Ryung apre uno scorcio su delle figure chiave della storia coreana: gli storici di corte, ovvero coloro che registravano ogni evento e conversazione a Palazzo con i pennelli sui registri, per tramandarli ai posteri. Per la prima volta in 400 anni, quattro donne vengono autorizzate a ricoprire il ruolo. E ogni cosa si scombussola.

Che cosa significa il titolo Rookie Historian Goo Hae-Ryung? Goo Hae-Ryung è il nome della protatogonista: Rookie Historian Goo Hae-Ryung vuol dire “La storica novellina Goo Hae-Ryung”.

Recensione: Un pregio delle produzioni coreane è quello di saper valorizzare la storia del proprio Paese, combinando l’accuratezza delle ricostruzioni con trame fantasiose anche lievi. Un equilibrio raggiunto a forza di tentativi. Rookie Historian Goo Hae-Ryung è uno dei titoli più riusciti. Ha il pregio di illuminare uno scorcio importantissimo della storia coreana, e di alternare con sapienza toni romantici e comici con altri più seri. La storia d’amore si segue con piacere e dà soddisfazione.

Voto: 80/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da poco più di 1h
Anno: 2019
Casa di produzione: Chorokbaem Media
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Shin Sae-Kyeong (la storica di corte protagonista), Park Ki-Woong (il fratello del principe protagonista, Kim Yeo-Jin (la regina madre).

Curiosità:

Cha Eun-Woo serie tv coreana Rookie Historian Goo Hae-Ryung

Impressionante la somiglianza tra Cha Eun-Woo (il principe protagonista), e l’attore cinese Dylan Wang, il mitico Daoming Sì della serie cinese Meteor Garden, trasposizione di Boys over Flowers

Citazioni: «Anche se mi tagli la gola, i nostri pennelli non smetteranno di scrivere. Se muoio io, un altro storico prenderà il mio posto; se uccidi quello storico, un altro prenderà il suo posto. Anche se uccidi ogni storico di questa terra, e ti porti via tutta la carta e i pennelli, non sarai in grado di fermarci. Di bocca in bocca, dall’insegnante allo studente, dall’anziano al bambino, la storia sarà raccontata. Questo è il potere della verità».


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80/100 – Il kdrama “GOING TO YOU AT A SPEED OF 493KM”: la vita da mediani dello sport, tra fatica, sbagli, amore e perdono

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Trama: Una giovane sportiva, promessa del Badminton, torna a giocare dopo tre anni di assenza. Ma sul suo conto circolano voci inquietanti e i compagni di squadra la marginalizzano. Solo un collega non si lascia influenzare e cerca in tutti i modi di aiutarla a recuperare.
Il titolo internazionale del kdrama GOING TO YOU AT A SPEED OF 493km è Love All Play.

Recensione: Richiede uno sforzo fisico enorme prendere a racchettate per un’intera partita un volàno, una mezzasfera di plastica con coroncina di penne capace di raggiungere l’impressionante velocità di 493 km/h (un aereo viaggia a circa 800 all’ora, per dare una misura).
La carriera da professionista del Badminton (il nome internazionale di questa disciplina), faticosa, totalizzante, breve, sconosciuta ai più, fa da sfondo al kdrama. Cornice riuscitissima, appassionante di per sé.
Ma è bella anche la storia di GOING TO YOU, e a ogni visione se ne notano sfumature. C’è molto dentro. Si parla di giovani che vivono assieme e si impegnano e magari riescono a brillare. E poi di sbagli, colpe, rabbia, amore. Soprattutto, di perdono. Ad esempio, c’è un personaggio che continua a perdonare, nonostante gli altri nemmeno si accorgano di infliggergli delle ferite.
Ha un sorriso che allarga il cuore.

Voto: 80/100
Su: Disney Plus
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h-1h10′ circa
Anno: 2022
Casa di produzione: Blitzway Studios
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Park Ju-Hyun (la professionista che torna a giocare dopo tre anni), Chae Jong-Hyeop (il collega che la conosce sin da bambina), Jo Han-Chul (l’allenatore), In Gyo-Jin, Jeon Bae-Su.

Curiosità:

Love All Play (il titolo internazionale di questo kdrama) è anche un anime (cartone animato giapponese) disponibile sulla piattaforma Crunchyroll.


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80/100 – Kdrama “Benvenuti a Samdal-ri”, una carezza per la sera (e si parla delle haenyeo, le pescatrici subacquee coreane)

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Trama: Nel kdrama Benvenuti a Samdal-ri, una giovane fotografa di moda apprezzata in tutto il mondo viene accusata di abuso di potere dalla sua assistente, che arriva a tentare il suicidio. La fotografa era all’apice del successo; in un soffio, perde tutto, dal lavoro alla reputazione. Non solo: persino le sue due sorelle, con le quali abita ma che sono del tutto estranee alla vicenda e a quel mondo, diventano oggetto di commenti pesantissimi sui social. Ancora, i giornalisti assediano il loro appartamento.
In cerca di un po’ di respiro, le tre donne decidono di rifugiarsi sull’isola natia.

Recensione: Questa serie è come una carezza. Forse perché sullo sfondo c’è il mare brillante dell’isola di Jeju. O perché racconta la storia di un amore tanto fedele. O forse è la bravura degli attori a darle personalità: soprattutto l’essenziale e intensa Kim Mi-Kyung, perfetta nel ruolo della capo-haenyeo (le sommozzatrici subacquee coreane).
Benvenuti a Samdal-ri fa anche sorridere. È perfetta da vedere la sera.
N.B. Persino di storture moderne, come le persone che perdono il lavoro e l’onorabilità sulla base di video diffusi in Rete e accuse non verificate, riesce a mettere a fuoco l’aspetto più umano e meno ovvio.

Voto: 80/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h-1h10′
Anno: 2023
Casa di produzione: SLL (ex Jtbc)
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Ji Chang-Wook (il meteorologo), Shin Hae-Sun (la fotografa), Kim Mi-Kyung (la capa delle haenyeo), Seo Hyun-Chul (il papà della fotografa),
Shin Dong-Mi (la sorella hostess), Yang Kyung-Won (l’ex marito della hostess), Yu Oh-Seong (papà del meteorologo).
Regia: Cha Young-Hoon


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90/100 – Gli introvabili: kdrama “Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo”

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Trama: Nel kdrama Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo, una giovane donna tradita dal suo fidanzato e sull’orlo della disperazione si getta in uno specchio d’acqua per salvare una persona in difficoltà. Quando riesce a risalire in superficie si ritrova nei panni di una nobile all’epoca della dinastia Goryeo (attorno all’anno 1000, il medioevo coreano) e il suo destino si intreccia con quello dei numerosi figli del re.

Che cosa significa il titolo: Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo significa letteralmente “Amanti della luna: cuore scarlatto nell’epoca Goryeo”. La parola Ryeo è dunque riferita all’ambientazione storica. Il kdrama è tratto da un romanzo cinese, ed esiste anche una versione televisiva cinese antecedente alla coreana. La parola Ryeo è stata aggiunta proprio per distinguere i due lavori.

Recensione: Il volto limpido della protagonista è il segreto di questo romantico kdrama, che resta incredibilmente impresso. Racconta una storia d’amore di una profondità inaspettata, mostra tanto di quel che può accadere in un cuore, di come l’amore possa disperdersi o, d’altra parte, di come possa dimostrarsi più forte di ogni cosa.
Ruota attorno a numerosi personaggi, e tutti trovano modo e spazio di spiccare e appassionare. La cura dell’ambientazione storica è nulla confrontata con kdrama come Mr. Sunshine, ad esempio. Ma compensa in slancio, romanticismo e freschezza quel che gli manca in precisione. C’è da sperare che qualche piattaforma si decida a recuperarlo e a trasmetterlo al più presto.
Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo è un altro di quei kdrama, come The Heirs, che hanno lanciato tanti attori poi diventati stelle.

Voto: 90/100
Su: nessuna piattaforma, solo Dvd
Durata: 20 episodi da 1h
Anno: 2016
Casa di produzione: BaramiBunda inc, GT Entertainment, NBCUniversal International Television, YG Entertainment
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amore
Attori: IU (la protagonista nell’epoca Goryeo), Lee Joon-Gi (il principe sfregiato), Kang Ha-Neul (il principe sposato), Nam Joo-Hyuk (il principe artista), Ji Soo (il principe che ama combattere).

Curiosità: Immediatamente dopo la messa in onda, si è iniziato a parlare di una seconda stagione di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo (nella versione cinese esiste). Ma la voce, nonostante continui a circolare, al momento non ha fondamento.


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88/100 – Kdrama “Healer”: un miscuglio irresistibile di divertimento, romanticismo, emozione

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Trama: Il kdrama Healer (traduzione: guaritore) prende il nome dal suo protagonista. Healer è un cosiddetto “fattorino notturno” dall’identità segreta: con l’aiuto di un hacker, porta a segno per denaro compiti delicatissimi che richiedono la capacità di destreggiarsi in ogni situazione, con mezzi non sempre leciti ma senza fare del male a nessuno. I detective non riescono ad acciuffarlo, è una sorta di leggenda. Finché uno dei suoi clienti non cerca di incastrarlo.

Recensione no spoiler: Healer è una certezza, divertente e romanticissimo. E poi, ogni dettaglio di storia è curato, con poche pennellate riesce a trattare cose belle e importanti senza svilirle. Il personaggio del “fattorino notturno”, interpretato da Ji Chang-Wook, è un miscuglio irresistibile di sicurezze, insicurezze, dolore, coraggio, tenerezza; Kim Mi-Kyung nei panni dell’hacker è imperdibile; ma la vera sorpresa è Park Min-Young, alias la giovanissima reporter. Il suo volto è uno dei più noti dei kdrama, ha girato successi come What’s wrong with Secretary o Previsioni d’amore; ma la freschezza e l’espressività che ha in Healer sono uniche, di gran lunga la sua migliore interpretazione.
Un kdrama da vedere e rivedere.
P.S. Per gli appassionati di giornalismo, in Healer se ne parla molto, e in modo evocativo ed intelligente. La chicca: ci sono foto e poster di Oriana Fallaci, ed è anche citata più volte.

Voto: 88/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato, Doppiato in italiano
Durata: 20 episodi da circa 1h
Anno: 2014
Casa di produzione: Kim Jong-hak Production
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Ji Chang-Wook (Healer), Kim Mi-Kyung (l’hacker), Park Min-Young (la giovane reporter), Park Won-Sang (caporedattore della testata di gossip on line), Jo Han-Chul (il detective dei crimini informatici).


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98/100 – Il kdrama “La creatura di GyeongSeong 1 e 2” tra mostri, sangue e cuore

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Trama: La prima stagione del kdrama La creatura di GyeongSeong è ambientata nella Corea del 1945, ancora occupata dal Giappone. Nei sotterranei di un ospedale prestigioso riservato ai notabili giapponesi, sono stati segretamente imprigionati centinaia di coreani rapiti per condurre raccapriccianti esperimenti umani. Il proprietario di un banco dei pegni, all’apparenza cinico e interessato solo ai soldi, si ritrova suo malgrado coinvolto nella faccenda.
La seconda stagione è ambientata ai giorni nostri: invece che in un ospedale, gli esperimenti umani vengono condotti in segreto da un’azienda biotech.

Recensione 1° stagione: È proprio bello questo kdrama. Serve un po’ di stomaco forte almeno per un paio di puntate, ma poi ci si abitua. E nel frattempo la storia ti cattura. L’atmosfera profuma di fiori di ciliegio, il protagonista è simpaticissimo (dopo Itaewon, un’altra toccante interpretazione di Park Seo-Jun), c’è suspence, emozione, romanticismo. E sono belli i dialoghi, quello che mettono a fuoco della violenza, delle persone… È affascinante persino il mostro. È strano avere un senso di nostalgia per una serie horror. Eppure, La creatura di GyeongSeong fa questo effetto. Quando finisce la prima stagione, l’idea che ce ne sia una seconda consola.

Recensione 2° stagione: Non so se quello che dice sull’amore sia vero. Ma l’idea di due persone innamorate che si ritrovano dopo tanto tempo, e nel frattempo la vita ha cercato di farle diventare mostri, eppure loro non hanno dimenticato, è bellissima.
Alla fine della prima stagione avevo dato alla serie 90. Ma ora passa a 98/100.
P.S. Potrebbe diventare una triologia.

Voto: 98/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: Stagione 1: 10 episodi da 1h10’ circa / S2: 7 episodi da 40′-50′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Story & Pictures Media (ex AStory), Kakao Entertainment, Studio Dragon
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Seo-Jun (il proprietario del banco dei pegni), Han So-Hee (la ragazza che lavora come segugio), Jo Han-Chul (il padre della ragazza, segugio anche lui), Kim Hae-Suk (l’impiegata del banco dei pegni), Wi Ha-Joon (il rivoluzionario, miglior amico del protagonista).
L’autrice: Kang Eun-Kyung.


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