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82/100 – Il kdrama “GOING TO YOU AT A SPEED OF 493KM”: la vita da mediani dello sport, tra fatica, sbagli, amore e perdono

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Trama: Una giovane sportiva, promessa del Badminton, torna a giocare dopo tre anni di assenza. Ma sul suo conto circolano voci inquietanti e i compagni di squadra la marginalizzano. Solo un collega non si lascia influenzare e cerca in tutti i modi di aiutarla a recuperare.
Il titolo internazionale del kdrama GOING TO YOU AT A SPEED OF 493km è Love All Play.

Recensione: Richiede uno sforzo fisico enorme prendere a racchettate per un’intera partita un volàno, una mezzasfera di plastica con coroncina di penne capace di raggiungere l’impressionante velocità di 493 km/h (un aereo viaggia a circa 800 all’ora, per dare una misura).
La carriera da professionista del Badminton (il nome internazionale di questa disciplina), faticosa, totalizzante, breve, sconosciuta ai più, fa da sfondo al kdrama. Cornice riuscitissima, appassionante di per sé.
Ma è bella anche la storia di GOING TO YOU, e a ogni visione se ne notano sfumature. C’è molto dentro. Si parla di giovani che vivono assieme e si impegnano e magari riescono a brillare. E poi di sbagli, colpe, rabbia, amore. Soprattutto, di perdono. Ad esempio, c’è un personaggio che continua a perdonare, nonostante gli altri nemmeno si accorgano di infliggergli delle ferite.
Ha un sorriso che allarga il cuore.

Voto: 82/100 
Su: Disney Plus
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h-1h10′ circa
Anno: 2022
Casa di produzione: Blitzway Studios
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Park Ju-Hyun (la professionista che torna a giocare dopo tre anni), Chae Jong-Hyeop (il collega che la conosce sin da bambina), Jo Han-Chul (l’allenatore), In Gyo-Jin, Jeon Bae-Su.

Curiosità:

Love All Play (il titolo internazionale di questo kdrama) è anche un anime (cartone animato giapponese) disponibile sulla piattaforma Crunchyroll.


Il signor Moon
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85/100 – Kdrama “Healer”: un miscuglio irresistibile di divertimento, romanticismo, emozione

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Trama: Il kdrama Healer (traduzione: guaritore) prende il nome dal suo protagonista. Healer è un cosiddetto “fattorino notturno” dall’identità segreta: con l’aiuto di un hacker, porta a segno per denaro compiti delicatissimi che richiedono la capacità di destreggiarsi in ogni situazione, con mezzi non sempre leciti ma senza fare del male a nessuno. I detective non riescono ad acciuffarlo, è una sorta di leggenda. Finché uno dei suoi clienti non cerca di incastrarlo.

Recensione no spoiler: Healer è una certezza, divertente e romanticissimo. E poi, ogni dettaglio di storia è curato, con poche pennellate riesce a trattare cose belle e importanti senza svilirle. Il personaggio del “fattorino notturno”, interpretato da Ji Chang-Wook, è un miscuglio irresistibile di sicurezze, insicurezze, dolore, coraggio, tenerezza; Kim Mi-Kyung nei panni dell’hacker è imperdibile; ma la vera sorpresa è Park Min-Young, alias la giovanissima reporter. Il suo volto è uno dei più noti dei kdrama, ha girato successi come What’s wrong with Secretary o Previsioni d’amore; ma la freschezza e l’espressività che ha in Healer sono uniche, di gran lunga la sua migliore interpretazione.
Un kdrama da vedere e rivedere.
P.S. Per gli appassionati di giornalismo, in Healer se ne parla molto, e in modo evocativo ed intelligente. La chicca: ci sono foto e poster di Oriana Fallaci, ed è anche citata più volte.

Voto: 85/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato, Doppiato in italiano
Durata: 20 episodi da circa 1h
Anno: 2014
Casa di produzione: Kim Jong-hak Production
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Ji Chang-Wook (Healer), Kim Mi-Kyung (l’hacker), Park Min-Young (la giovane reporter), Park Won-Sang (caporedattore della testata di gossip on line), Jo Han-Chul (il detective dei crimini informatici).


Il signor Moon
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3,0 / 5
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98/100 – Il kdrama “La creatura di GyeongSeong 1 e 2” tra mostri, sangue e cuore

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Trama: La prima stagione del kdrama La creatura di GyeongSeong è ambientata nella Corea del 1945, ancora occupata dal Giappone. Nei sotterranei di un ospedale prestigioso riservato ai notabili giapponesi, sono stati segretamente imprigionati centinaia di coreani rapiti per condurre raccapriccianti esperimenti umani. Il proprietario di un banco dei pegni, all’apparenza cinico e interessato solo ai soldi, si ritrova suo malgrado coinvolto nella faccenda.
La seconda stagione è ambientata ai giorni nostri: invece che in un ospedale, gli esperimenti umani vengono condotti in segreto da un’azienda biotech.

Recensione 1° stagione: È proprio bello questo kdrama. Serve un po’ di stomaco forte almeno per un paio di puntate, ma poi ci si abitua. E nel frattempo la storia ti cattura. L’atmosfera profuma di fiori di ciliegio, il protagonista è simpaticissimo (dopo Itaewon, un’altra toccante interpretazione di Park Seo-Jun), c’è suspence, emozione, romanticismo. E sono belli i dialoghi, quello che mettono a fuoco della violenza, delle persone… È affascinante persino il mostro. È strano avere un senso di nostalgia per una serie horror. Eppure, La creatura di GyeongSeong fa questo effetto. Quando finisce la prima stagione, l’idea che ce ne sia una seconda consola.

Recensione 2° stagione: Non so se quello che dice sull’amore sia vero. Ma l’idea di due persone innamorate che si ritrovano dopo tanto tempo, e nel frattempo la vita ha cercato di farle diventare mostri, eppure loro non hanno dimenticato, è bellissima.
Alla fine della prima stagione avevo dato alla serie 90. Ma ora passa a 98/100.
P.S. Potrebbe diventare una triologia.

Voto: 98/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: Stagione 1: 10 episodi da 1h10’ circa / S2: 7 episodi da 40′-50′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Story & Pictures Media (ex AStory), Kakao Entertainment, Studio Dragon
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Seo-Jun (il proprietario del banco dei pegni), Han So-Hee (la ragazza che lavora come segugio), Jo Han-Chul (il padre della ragazza, segugio anche lui), Kim Hae-Suk (l’impiegata del banco dei pegni), Wi Ha-Joon (il rivoluzionario, miglior amico del protagonista).
L’autrice: Kang Eun-Kyung.


Il signor Moon
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70/100 – La serie coreana “VINCENZO” è il King Kong contro Godzilla della criminalità

Trama: Nella serie coreana VINCENZO, un consigliere della mafia (nato in Corea e poi adottato da un boss italiano) torna a Seul per recuperare un tesoro nascosto nel sotterraneo di un palazzo. A sbarrargli la strada c’è un’azienda coreana che definire criminale è poco… e un gruppo di condomini molto originali.  

Recensione: Viene da chiedersi come mai i coreani abbiano scelto come protagonista proprio un mafioso italiano, come se non avessero già abbastanza cattivi autoctoni ai quali ispirarsi. Che abbiano qualcosa di interessante da dire in materia… ? Assolutamente no. L’immaginario di riferimento è più che altro Il padrino. La mafia è evocata come un’entità tra il mitologico e il fiabesco. E il “consigliori” protagonista è proprio un bel tipo: ammazza a tutto spiano per i propri interessi, e senza alcun tipo di scrupolo, ma allo stesso tempo è intelligente, affascinante, divertente, e addirittura ogni tanto emergono buon cuore e senso di giustizia. Surreale.
A parte che qualcuno potrebbe infastidirsi nel vedere chiamata in ballo la mafia a questa maniera, e a parte qualche scena decisamente truce, VINCENZO si vede fino alla fine quasi d’un fiato, a tratti è molto divertente e persino romantico.
C’è uno scambio di battute che resta impresso e fa un po’ riflettere. A parlare sono proprio il “consigliori” Vincenzo Cassano e l’avvocato dei condomini, un uomo giusto, il primo a combattere contro la malvagia azienda coreana (le caratteristiche “L’avvocato dei sogni” e “Che cos’è il coraggio” fanno riferimento a lui). 
Vincenzo dice all’avvocato: «Smetta di combattere, sono mostri ai quali non importa della vita umana».
L’avvocato: «Se continuo a combattere un giorno vincerò, le persone possono sconfiggere i mostri».
E Vincenzo: «No, non è vero, succede solo nei miti».
In effetti, la mitologia greca è piena di uomini che sconfiggono mostri. Curiosamente, questi mostri mitologici hanno spesso fattezze umane e, magari, strane cose per la testa: ad esempio Medusa è una donna con la testa piena di serpi; il Minotauro è un uomo con la testa di un toro… Chissà se quei miti, in realtà, non volessero additare certe strade di malvagità, di sopraffazione del prossimo, di violenza, che finiscono col trasformare gli uomini in mostri; e se non volessero anche scolpire nella mente di tutti che, persino contro certi individui diventati mostri, è possibile lottare e cavarsela.

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h20’ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Logos Film
Attori: Song Joong-Ki (Vincenzo), Jeon Yeo-Bin (l’avvocata protagonista), Kim Yeo-Jin (l’ex procuratrice che diventa avvocato), Kwak Dong-Yeon (ad della Babel), Yoo Jae-Myung (padre dell’avvocata), Yoon Byung-Hee (assistente dello studio legale dei condomini), Yang Kyung-Won (inquilino “lottatore” del palazzo), Lim Chul-Soo (l’agente della sicurezza nazionale), Jo Han-Chul (presiede lo studio legale rivale)

Curiosità: La serie coreana VINCENZO si conclude dopo 20 episodi. Tuttavia, a grande richiesta, Sbs e TVn hanno ufficialmente confermato avrà una seconda stagione.


Il signor Moon
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75/100 – La serie coreana “Hometown Cha-Cha-Cha” ti fa venire voglia di andare a lavorare in riva al mare (e in modo diverso)

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Trama: Nella serie coreana Hometown Cha-Cha-Cha, una dentista licenziata da una clinica di Seul decide di aprire il proprio studio in un paesino in riva al mare, a cui è legata da un ricordo di infanzia. Presto scopre che gli abitanti del posto fanno affidamento su uno strano giovane che sembra capace di fare qualsiasi cosa.

Recensione: Quelle immagini delle case in riva al mare, del piccolo porto e della spiaggia, fanno venire voglia di respirare profondo a ogni inquadratura. Già solo per questo, la serie coreana Hometown Cha-Cha-Cha merita. Ma a conquistare è soprattutto il protagonista maschile, il Capo Hong, con il suo stile di vita al di fuori degli standard, in particolare per quello che riguarda il lavoro. Ha imparato mille mestieri, ha preso mille licenze, e ora mette tutto al servizio della piccola comunità in cui vive. Percependo una paga oraria, la stessa per qualsiasi lavoro. Diventando un punto di riferimento per tutti. E prendendosi cura di tutti. È affascinante. Peccato per la protagonista femminile. Forse anche per responsabilità dell’interprete, il personaggio della dentista è ripetitivo, privo di sfumature, e oltretutto peggiora fino a diventare una macchietta trascinando (un po’) con sé anche il finale del kdrama.

Voto: 75/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h15’-1h20′ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Studio Dragon e GTist
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Kim Seon-Ho (il mitico Capo Hong), Shin Min-A (la dentista), Lee Sang-Yi (il regista), Kim Young-Ok (la nonna Gam-Ri), Lee Bong-Ryun (la proprietaria del ristorante), In Gyo-Jin (il sindaco), Jo Han-Chul (il proprietario del bar, musicista), Cha Chung-Hwa (la paesana più “impicciona”), Kang Hyoung-Suk (il poliziotto),  Gong Min-Jung (l’assistente e amica della dentista)

Curiosità: Hometown Cha-Cha-Cha è tratto da un film nel 2004 intitolato Mr. Hong. È una delle serie tv (non inglesi) più viste su Netflix e anche uno dei successi più longevi (è stata 16 settimane nella top ten globale).


Il signor Moon
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