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70/100 – Tutti pazzi per Hyun Bin: il kdrama “Secret Garden”

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Trama: Nel kdrama Secret Garden, un rampollo di una famiglia altolocata, viziato e snob oltremisura, conosce per caso una giovane stuntwoman e ne resta molto colpito. Lei sembra una dura, anche un po’ mascolina nei modi di fare e di vestire. Due personalità e due esistenze agli antipodi. Eppure, per un motivo o per l’altro (ci si mette anche un tocco di magia), non riusciranno più a fare a meno di incontrarsi.

Recensione: A parte il tocco di magia che si sarebbe potuto evitare (per fortuna non ha un ruolo preponderante), Secret Garden è un kdrama molto piacevole e per nulla banale. I toni sono lievi, ma l’autrice Kim Eun-Sook dimostra un vero talento nel far crescere a poco a poco i protagonisti, nel far emergere la loro natura. Originale l’idea di raccontare l’ambiente degli stuntmen, curate le location (la villa dove vive il rampollo è spettacolare) e ben pensata la conclusione. Quanto al nostro eroe, Hyun Bin, qui è giovanissimo: è una delle sue prime prove da attore, quella che gli fece fare il salto, in termini di popolarità. Certo, non ha la stessa ricchezza e maturità espressiva che dimostra in CRASH LANDING ON YOU; ma il fascino, per quanto ancora un po’ acerbo, c’è tutto.

Voto: 70/100
Su: Rakuten VikiNetflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h circa
Anno: 2010
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures (sussidiaria di Studio Dragon)
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Hyun Bin (il rampollo), Ha Ji-Won (la stuntwoman), Lee Jong-Suk (il giovane cantante agli inizi della carriera).
L’autrice: Kim Eun-Sook, autrice tra l’altro di: The Heirs, Descendants of the SunGoblinMr. SunshineThe King: Eternal MonarchThe Glory.

Curiosità: Nonostante sia stata girata nel 2010, questa serie coreana è particolarmente cara ai fan di Hyun Bin per un motivo molto romantico. È il primo e unico kdrama in cui Son Ye-Jin abbia mai fatto un cameo. L’attrice, che nel 2019 ha poi fatto il successo di CRASH LANDING ON YOU assieme al divo, l’ha sposato nel 2022 e gli ha dato un figlio.


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70/100 – Nel kdrama “You are my Spring” c’è uno psichiatra affascinante

Trama: Nella serie tv coreana You are my Spring, tutto inizia quando la concierge di un hotel, che ha alle spalle una storia familiare molto difficile, trasloca in un nuovo appartamento, sulla terrazza di un palazzo dov’è appena stato commesso un omicidio. Come un’ombra, una crescente inquietudine si allunga sulla sua quotidianità.

Recensione: La serie è un po’ inquietante. Ma, nonostante qualche sequenza lenta e inutilmente cupa, merita perché non è banale. Al contrario: ci sono personaggi che per un motivo o per l’altro hanno sofferto molto nella loro infanzia, ma i comportamenti che poi hanno nel corso della vicenda narrata riescono a risultare sorprendenti. Al contrario di tante serie occidentali, dove a tal passato corrisponde tal comportamento, in You are my Spring l’agire umano non è ridotto a un mero meccanismo causa-effetto. Viene messa in luce una possibilità che ognuno ha sempre, qualunque sia la sua storia: e cioè, fare cose inaspettate, spesso nel bene.

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h-1h10′ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures
Attori: Seo Hyun-Jin (la consierge), Kim Dong-Wook (lo psichiatra), Yoon Park (l’uomo innamorato della protagonista), Ji Seung-Hyun (il veterinario)
Regia: Jung Ji-Hyun


Il signor Moon
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82/100 – Kdrama “The Heirs”: così nascono le stelle

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Trama: Nel kdrama The Heirs, il secondogenito di un magnate sudcoreano vive da anni negli Stati Uniti, assecondando il volere della famiglia. Ma per quanto la sua sia una vita da sogno, in una villa da nababbo affacciata sul mare, tra amici e pomeriggi sul surf, non riesce a dimenticare la sofferenza di essere stato, in sostanza, esiliato, condannato a vivere lontano da casa proprio da suo fratello maggiore, la persona che ama di più al mondo. Un incontro casuale innesca il cambiamento.
Su Netflix in inglese, il kdrama si intitola Inheritors.

Recensione: I sentimenti dei protagonisti vanno dritti al cuore di chi guarda questo kdrama. Soprattutto quelli dei due personaggi interpretati da Lee Min-Ho e Kim Woo-Bin. L’autrice Kim Eun-Sook (vedi la sezione Curiosità) è capace di fare intuire le ragioni dei loro comportamenti; e forse lei è la prima a sentire profondamente lo stato d’animo di questi ragazzi, perché ci sono espressioni, pennellate, accenti, che arrivano a commuovere. È raro questo genere di attenzioni e delicatezze nel trattare storie di adolescenti, soprattutto se privilegiati, volando alto sugli accattivanti frullati di feste alcoliche, trame da soap e vestiti da un milione di dollari stile Gossip Girl.
Non tutti i personaggi di The Heirs sono tratteggiati con la stessa cura. Ma nessuno è abbozzato in modo banale, restano tutti impressi: non a caso il kdrama ha lanciato tanti attori che poi sono diventati famosi. Anche la trama non delude, appassionante e comunque lieta. Oltretutto, sarà perché la Corea del Sud è tecnologicamente avanzata rispetta a noi, e nel 2013 sguazzava già tra social e smartphone, ma il fatto che questa serie sia stato girata dieci anni fa quasi non si avverte.

Voto: 82/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h circa
Anno: 2013
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures, sussidiaria dello Studio Dragon.
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Lee Min-Ho (il protagonista, il rampollo esiliato in America), Park Shin-Hye (la protagonista, la figlia della domestica), Kim Woo-Bin (l’ex migliore amico del protagonista), Kang Ha-Neul (il responsabile della radio del liceo), Kim Ji-Won (la fidanzata ufficiale del protagonista), Park Hyung-Sik (l’appassionato di fotografia), Kang Min-Hyuk (il migliore amico della protagonista), Jeon Soo-Jin (una delle studentesse).
Autrice: Kim Eun-Sook


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60/100 – Kdrama “Venticinque e ventuno”: nati per amare, sognare e lottare

Trama: Il kdrama Venticinque e ventuno è ambientato a fine Anni 90, durante la crisi finanziaria asiatica. Si incrociano le strade di una liceale appassionata di scherma, alla quale la crisi finisce con l’offrire una grande opportunità, e di un ventenne costretto a rinunciare ai propri sogni per mantenere la sua famiglia caduta in miseria.   

Recensione: Parafrasando una battuta di Gilmore Girls, vedere il kdrama Venticinque e ventuno è come cadere per 1000 metri verso la morte. Divertente per i primi 999. Ma l’ultimo metro è un vero schifo.
Per spiegarmi meglio: in questo kdrama non c’è nulla che possa turbare o impressionare e ha tanti lati positivi. I due personaggi protagonisti, ad esempio, sono molto bene interpretati: Kim Tae-Ri sa infondere grande grinta e un tocco di spensieratezza alla sua schermitrice; Nam Joo-Hyuk calca sulla vena un po’ malinconica che già sfrutta in START-UP, e in questo caso è perfetta.
Poi, però, arrivi all’ultimo episodio, capisci qual è l’immagine dell’amore che la serie vuole dare (anche perché viene espressa in modo quasi didascalico, neanche a scuola…), e pensi che non meritava venti ore del tuo tempo.

Voto: 60/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h10’/1h30’
Anno: 2022
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures
Attori: Kim Tae-Ri (la schermitrice protagonista), Nam Joo-Hyuk (il protagonista che fa di tutto per riuscire a mantenere i suoi familiari)
Regia: Jung Ji-Hyun


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95/100 – Nel kdrama “Goblin”, gli occhi di un essere immortale ti ricordano che cos’è l’amore

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Trama: Da 900 anni per le strade della città cammina un essere leggendario che può fare anche miracoli. Il Goblin (in coreano Dokkaebi, una divinità speciale). Ha una spada conficcata nel petto ed è continuamente tormentato dal dolore e dal ricordo di coloro che ha perduto. Ma secondo la leggenda non è destinato a vivere per sempre. Quando apparirà la sua sposa, arriverà anche la sua fine.
Il titolo internazionale del kdrama Goblin è Guardian: The Lonely and Great God.

Recensione: È un personaggio così dolce, malinconico, intenso, il Goblin, da sembrare vero. O almeno, possibile.
Merito della bravura e del fascino del suo interprete, l’attore Gong Yoo.
Ma anche della magia di cui è intriso questo bellissimo kdrama.
In qualche modo, fa sembrare possibile che divinità dal cuore tenero vadano in giro per le città; che ci siano persone che possano vedere i fantasmi; che i Cupi Mietitori riempiano di senso il momento della morte; che abbiamo vissuto altre vite in passato.
Personalmente, guardando Goblin ho ricordato di quand’ero bambino e credevo che il vento fosse mio amico. Persino quel ricordo così privato, nell’andare di questa storia, ha trovato una spiegazione. Ovviamente incredibile. Eppure…
Ho letto da qualche parte che bisogna guardare Goblin almeno tre volte. Credo che sia vero. È un kdrama che piace e affascina d’impatto, ha riscosso anche un grande successo… Ma tante cose restano indietro alla prima visione. Forse l’autrice si è spinta oltre i suoi margini abituali, e a un certo punto ha dovuto lasciare andare il suo messaggio così com’era, sperando che in qualche modo giungesse a destinazione…

Voto: 95/100
Su: Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 19 episodi da circa 1h’/1h20
Anno: 2016
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures, sussidiaria dello Studio Dragon.
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Gong Yoo (il Goblin), Kim Go-Eun (la sposa del Goblin), Lee Dong-Wook (il cupo mietitore), Yoo In-Na (la ristoratrice), Yook Sung-Jae (il nipote del Goblin), Lee El (la vecchia venditrice ambulante e la signora in rosso), Yum Hye-Ran (la zia cattiva della protagonista), Kim Byung-Chul (il consigliere del re),
Jung Hae-In (il giocatore di baseball), Kim Hye-Yoon (cameo nell’episodio 15: è la donna che aspetta il ritorno del marito per 73 anni)
Autrice: Kim Eun-Sook
Regia: Lee Eung-bok

La sigla: La colonna sonora di Goblin ha vinto numerosi riconoscimenti. Sono molto belle le parole della sigla: «Ci rivedremo… Niente è andato come avrei voluto… Un giorno andrà meglio… Un giorno non troppo lontano». È l’inizio di un brano intitolato Round and Round, interpretato da Heize e Han Sono Ji.

Curiosità: Sembra che gli attori Gong Yoo e Kim Go-Eun si siano frequentati per un breve periodo dopo la fine delle riprese.

Citazioni: «Il mio cuore continua a rimbalzare tra il cielo e la terra.
È il mio primo amore»

«Come sai, la collera è ovunque e da nessuna parte»

«Credi anche in Dio, che non è visibile. Allora perché non riesci a credere nella disperazione umana? È chiamato il volere umano. Il potere che permette loro di cambiare il destino da soli!»

«La disperazione di un umano può aprire qualsiasi porta. Forse ogni tanto, una di quelle porte diventa una variabile nei piani di Dio. Quindi ho programmato di iniziare a cercare, ardentemente: a cercare quale porta devo aprire per farla diventare una variabile di Dio»

«Dio fa solo domande. Il destino è la domanda che pongo, la risposta la trovate voi»

«Il tempo che ho passato con te è stato magnifico. Siccome la giornata è stata bella… Siccome la giornata è stata brutta… Siccome la giornata è stata bella a sufficienza… Ho amato ogni giorno».

La video-presentazione:


Il signor Moon
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