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78/100 – Kdrama “Ti piace Brahms?”: una storia di musica, amore e coraggio

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Trama: Nel kdrama Ti piace Brahms?, una trentenne laureata in Economia decide di lasciare la strada intrapresa per studiare il violino al Conservatorio, nonostante l’opposizione della sua famiglia e la difficoltà di ritrovarsi tra studenti molto più giovani di lei, che però suonano il violino da tutta la vita. Durante uno stage, conosce un pianista famoso a livello internazionale, rientrato in Corea dopo una lunga serie di concerti all’estero per concedersi un anno sabatico.

Recensione: Il titolo è ispirato a un vecchio film (Le piace Brahms?, 1961) splendidamente interpretato da Ingrid Bergman e Anthony Perkins, ma dal sapore molto amaro: una donna di mezza età, trascurata dal suo amante spregiudicato, si innamora di un ragazzo molto più giovane di lei ma non riesce a liberarsi dal pregiudizio per la loro differenza d’età…
Qui la storia è tutt’altra. A cominciare dal fatto che i due protagonisti hanno la stessa età. Parla del desiderio di amare. Non solo un’altra persona. Ma la vita e quello che si fa. E poi i brani di classica che si ascoltano sono tanto belli (sotto trovate l’elenco); così come le storie sulla musica, soprattutto quella dei sentimenti che legarono Robert Schumann, la moglie Clara e Johannes Brahms.
A tratti è un po’ lento, ma tutto quest’insieme è toccante.

Voto: 78/100
Su: Rakuten VikiNetflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h
Anno: 2020
Casa di produzione: Studio S
In: I preferitiI più bei kdrama d’amore
Attori: Park Eun-Bin (l’aspirante violinista), Kim Min-Jae (il pianista), Seo Jung-Yeon (la direttrice della Fondazione).
Regia: Jo Young-Min, lo stesso regista del noiosissimo The Interest of love (girato subito dopo). Evidentemente ha una passione per la riprese lente. Per fortuna, qui la storia è talmente più bella che compensa.

Musica:
Per chi volesse riascoltare i brani di musica classica suonati nella serie, ecco l’elenco:
*Schumann: Kinderszenen (Scene infantili), Op.15 No.07, Träumerei
*Brahms: 16 Waltzes (valzer), Op.39 No.15 in A-flat major (La Bemolle maggiore)
*Rachmaninov: Piano Concerto No.2 in C minor (Do minore)
*Franck: Violin Sonata in A major (La maggiore)
*Bach: Partita No.2 in D minor (Re minore) per Violin Solo
*Beethoven: Piano Sonata No.14 in C sharp minor (Do diesis minore), Moonlight (Sonata al chiaro di luna)
*Brahms: Klavierstück (pianoforte), Op.118, No.2
*Schumann/Liszt: Op.25 No.1 (Arr. Liszt, S.566a), Dedicata
*Brahms: Sonata F.A.E in C minor (Do minore)
*Mendelssohn: Piano Trio No.1 in D minor (Re minore), Op.49
*Brahms: Symphony No.1 in C minor (Do minore), Op.68
*Brahms: Symphony No.3 in F major (Fa maggiore), Op.90
*Brahms: Symphony No.4 in E minor (Mi minore), Op.98
*Brahms: Piano Concerto No.1 in D minor (Re minore), Op.15
*Brahms: Double Concerto for Violin, Cello and Orchestra in A minor (La minore), Op.102
*Brahms: Violin Concerto in D major (Re maggiore), Op.77 (Cadenza di Kreisler)


Il signor Moon
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/ 5
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85/100 – Serie coreana “STRANGER”: inseguire la verità e marciare verso la giustizia

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Trama: Nella serie coreana STRANGER, un procuratore con una storia personale difficile e una poliziotta tenace e attenta iniziano a indagare su un caso d’omicidio. Ma si ritrovano di fronte a scenari di volta in volta più intricati, e la corruzione delle istituzioni non aiuta. La serie è conosciuta anche con il titolo Secret Forest.

Recensione: «Inseguire con determinazione la verità e marciare verso la giustizia sono processi che non hanno mai fine. Fermarsi, anche solo per un istante, significa fallire. Percorrere la strada del cambiamento è come avere due aghi nei piedi e un filo invisibile che ti segue, senza mai poterti fermare a prendere fiato. Un barlume di speranza è meglio della disperazione totale, e sapendo questo, noi proseguiamo risoluti. Ancora una volta». Basterebbe anche solo questa citazione per raccontare STRANGER. In fondo, questo bellissimo kdrama mostra che cosa significhino concretamente queste parole, grazie a due personaggi d’eccezione. Un procuratore che ha subito un intervento al cervello, e secondo i medici ha sviluppato un’intelligenza fuori dal comune ma non è più in grado di esprimere emozioni. E una poliziotta capace di intuire anche quello che il procuratore non esprime, armate di una determinazione e di una lealtà che sono come un muro al quale appoggiarsi. Nelle due indagini che portano avanti nella prima e nella seconda stagione, tra gli ambienti corrotti della procura e della polizia, delle aziende e della politica, inseguire la verità significa scegliere continuamente di non farsi accecare da false piste, pregiudizi e desideri personali; allo stesso modo, sono letteralmente infinite le occasioni che si presentano loro di prendere scorciatoie all’apparenza innocue, ma che prima o poi porteranno all’ingiustizia. Si parla di «processi infiniti» perché il procuratore e la poliziotta devono continuamente scegliere di portarli avanti, senza fermarsi mai: i bivi, le possibilità alternative, non hanno mai fine e basta un’esitazione per rischiare di perdersi per sempre. Soffocando quel barlume di speranza, che invece è necessario che continui ad esistere: STRANGER riesce a mostrare concretamente persino questo. 
Solo due raccomandazioni. Uno. L’alta tensione spinge a divorare gli episodi. Ma le riflessioni sulla giustizia (specie nella seconda stagione) sono bellissime: tenendo conto che il sistema giudiziario coreano è diverso dal nostro, per apprezzarle appieno è meglio seguire i dialoghi con attenzione. Due. Cho Seung-Woo (il procuratore) è un attore incredibile, cambia radicalmente di ruolo in ruolo: consiglio la visione di STRANGER in abbinata con SISYPHUS e IL DIVORZISTA.

Voto: 85/100
Su: Netflix e Prime Video
Lingua: Sottotitolato
Durata: S1: 16 episodi da 1h10’/1h15’ (l’ultimo dura 1h26’) – S2: 16 episodi da 1h/1h10
Anno: 20172020
Casa di produzione: Studio Dragon
In: I migliori su Netflix
Attori: Cho Seung-Woo (il procuratore protagonista), Bae Doo-Na (la poliziotta), Yoo Jae-Myung (il procuratore capo, stagione 1), Tae In-Ho (il reporter)
Regia: Ahn Gil-Ho
Scritto da: Lee Soo-Yeon


Il signor Moon
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85/100 – Il kdrama “Piccole donne” è un noir con scene violente (ma le sorelle sono quelle del romanzo)

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Trama: Il kdrama Piccole donne è ambientato nella Seul di oggi. Delle sorelle in ristrettezze economiche per la sconsiderata condotta dei genitori cercano comunque di trovare la propria strada nella vita, contando l’una sull’altra. Ma una morte improvvisa, un mucchio di soldi e una famiglia potente le trascinano in vortice. Dove nulla è come sembra. 

Recensione: Quando guardi kdrama come questi, ti ricordi perché continui a dare fiducia alle produzioni coreane. Non sono sempre dei capolavori assoluti come Crash Landing on You o il Dr. Romantic 1 e 2; ma capita spesso che riescano a fare qualcosa di originale, qualcosa che prima non c’era. 
In particolare, gli autori e gli interpreti di questa serie hanno inseguito e raggiunto una classica chimera letteraria e cinematografica: prendere i personaggi di un’opera famosa e farli rivivere in tutt’altra storia. È una magia che non riesce facilmente.
Questa volta sì. Per ambientazione e trama, il kdrama Piccole donne è agli antipodi del romanzo ottocentesco di Louisa May Alcott. È un noir metropolitano dei giorni nostri, con scene violente. Eppure, ci sono le sorelle March (anche se si chiamano Oh), le loro ambizioni, il loro carattere, il loro affetto reciproco, il loro stile, l’impronta che lasciano. Non importa che l’epoca, i fatti e i destini siano completamente diversi. Non si era mai vista una trasposizione su schermo delle protagoniste di Piccole donne così infedele all’apparenza e così fedele nell’essenza.
Un risultato che spicca ancora di più se messo a confronto con certe storture cinematografiche (ad esempio, il Piccole donne di Greta Gerwig, 2019), dove l’ambientazione è precisa al dettaglio, ci sono i ricevimenti e gli ampi vestiti, ma le povere sorelle sono ridotte a icone della retorica del momento (nel caso di Gerwig, pseudo-femminista)… 
Per questo motivo, il voto della recensione è così alto.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 12 episodi da circa 1h10’-1h20’
Anno: 2022
Casa di produzione: Studio Dragon
In: I migliori su Netflix
Attori: Kim Go-Eun (la sorella maggiore), Nam Ji-Hyun (la sorella giornalista), Park Ji-Hu (sorella artista), Wi Ha-Joon (il protagonista maschile).


Il signor Moon
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3,0 / 5
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85/100 – Il kdrama “PREVISIONI D’AMORE” spalanca un mondo su meteo e meteorologi

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Trama: Il kdrama PREVISIONI D’AMORE è ambientato all’Ente meteorologico di Seul: racconta le avventure di alcuni degli esperti che studiano l’andamento degli eventi atmosferici, e danno indicazioni alla popolazione sugli eventuali rischi. Tutto inizia quando l’organico del “Team 2” viene scombussolato: subentra un nuovo capo e vengono arruolati un meteorologo di grande esperienza e uno molto giovane, ma straordinariamente appassionato.

Recensione: Non lasciatevi fuorviare dal titolo da commediola romantica. Il kdrama PREVISIONI D’AMORE è interessantissimo.
È ambientato all’Ente meteorologico di Seul. Visto che la Corea è una delle zone più soggette a fenomeni estremi, quest’ente pubblico ha un potere e una responsabilità enormi. Se dirama un’allerta (ad esempio, forti piogge in arrivo), alle barche può essere vietato di uscire a pesca, o ai tir di circolare, e pazienza per le gravi perdite economiche: il fine è cercare di prevenire catastrofi ancora peggiori, o la perdita di vite umane.
Spalanca un mondo. Siamo abituati ad associare le previsioni meteo ad azioni semplici e banali come aprire un’app, e invece è inimmaginabile quanto sia difficile effettuare delle previsioni del tempo affidabili, quanto debbano essere preparati i veri meteorologi (dalla laurea in geofisica in su) o quanti rischi corrano lavorando sul campo. Per certi versi, alcuni spezzoni di questa serie meriterebbero di essere proiettati nelle scuole.
Sullo sfondo, poi, c’è un’intuizione davvero suggestiva. Come se il modo di comportarsi dell’ozono o delle correnti quando si scontrano, o ancora delle masse d’aria calda e fredda quando si combinano, ricordasse il modo in cui a volte ci comportiamo noi. Quest’intuizione, che avvicina la pioggia, la neve e noi, è piena di poesia.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h/1n10’ (l’ultimo dura 1h23’)
Anno: 2022
Casa di produzione:  JTBC Studios (oggi SLL)
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Min-Young (la direttrice del Team 2), Song Kang (il giovane meteorologo talentuoso), Lee Sung-Wook (il meteorologo che cerca di riavvicinarsi a moglie e figlia), Moon Tae-Yoo (il meteorologo che abita sopra la direttrice del Team 2), Seo Jung-Yeon (la direttrice della stazione sull’isola di Jeju), Kim Mi-Kyung (la mamma della direttrice del Team 2), Jeon Bae-Su (il padre malandrino del giovane meteorologo). 
Regia: Cha Young-Hoon


Il signor Moon
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85/100 – Kdrama “Narcosantos”: la miniserie che quasi quasi faceva scoppiare una guerra

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Trama: Nel kdrama Narcosantos, un meccanico sudcoreano mantiene a stento la propria famiglia. Per migliorare le cose si trasferisce in Suriname: vuole avviare un’impresa per importare nel suo Paese le razze, una varietà di pesce disprezzata in Sudamerica ma amatissima in Corea. L’idea sembra buona. Tuttavia, non immagina quanto il piccolo Stato a nord del Brasile sia devastato dal narcotraffico, dalla violenza e dalla corruzione a tutti i livelli. 

Recensione: Ben scritto e altrettanto ben girato, ma molto violento. Si fatica a credere che sia una storia vera. Si ispira alle vicende di un signore della droga coreano in questo piccolo Stato a nord del Brasile. Una storia a dir poco pazzesca. Ne dà la misura una dichiarazione del regista Yoon Jong-bin al KoreaHerald: ha ammesso di aver dovuto lasciare fuori dalla serie certi fatti perché erano così incredibili che sarebbero sembrati inventati. Da vedere assolutamente, a patto di non farvi preconcetti sul Suriname: come spiegato nella sezione Curiosità, questo aspetto della serie ha creato tensioni non da poco.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 6 episodi da circa 1h (il primo dura 51’ – l’ultimo 1h8’) – Maratona: 6h e 9′
Anno: 2022
Casa di produzione: Moonlight Film e Perfect Storm Film Inc
In: I migliori su Netflix
Attori: Hwang Jung-Min (il pastore) e Ha Jung-Woo (il meccanico che avvia un’impresa in Suriname), Yoo Yeon-Seok (l’avvocato consulente), Jo Woo-Jin (il braccio destro del pastore), Park Hae-Soo (il capo squadra dei servizi segreti), Choo Ja-Hyun (la moglie del protagonista)

Curiosità: Alla conferenza stampa di presentazione a Seul il regista Yoon Jong-bin ha rivelato che Narcosantos avrebbe dovuto essere un film. Solo quando ha letto la sceneggiatura ha cambiato idea e ha optato per una miniserie: si è reso conto che ridurre la storia in due ore avrebbe significato privarla degli aspetti che lo avevano interessato di più (fonte: TheKoreaTimes).
Il kdrama ha avuto un’ottima accoglienza su Netflix (fonte: IndiaTimes).
Ad accoglierlo negativamente è stato, invece, il Suriname, e cioè il piccolo Paese a nord del Brasile dov’è ambientato: «Il Suriname non è più lo Stato del narcotraffico come appare su Netflix», ha commentato Albert Ramdin, il ministro degli Esteri in carica quand’è uscita la serie, in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Governo. Nella serie (in Corea del Sud s’intitola direttamente Suriname), il Paese appare intriso di violenza, spaccio e corruzione a tutti i livelli, dalle gang di quartiere alla polizia, ai palazzi della politica. «Sta creando una percezione negativa. Il mondo intero vede queste cose, quindi questo non va bene», ha polemizzato Ramdin. Non solo: ha minacciato azioni legali contro i produttori del kdrama e proteste diplomatiche al governo sudcoreano. Alla fine, l’ambasciata coreana in Venezuela (responsabile anche per il Suriname), si è sentita in dovere di avvertire i residenti coreani in Suriname di prestare particolare attenzione alla loro sicurezza (fonte: Reuters).


Il signor Moon
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