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50/100 – Kdrama “ROOKIE COPS”: all’accademia di polizia coreana tra indagini e sentimenti

Trama: Nel kdrama ROOKIE COPS (significa “poliziotti alle prime armi”), una giovane diplomata sogna più di ogni altra cosa di essere ammessa alla Korea National Police University, l’accademia di Polizia più esclusiva del Paese. Non per vocazione: il suo scopo è stare vicino al ragazzo del quale è innamorata da anni. Ma una volta entrata, le cose cambiano.

Recensione: L’inizio è divertente e la denuncia dei metodi brutali in uso nell’addestramento delle reclute suona realistica (non ci sono scene eccessivamente crude). La protagonista ha un entusiasmo che contagia, ed è carino anche il giovane idol Kang Daniel, per la prima volta nel cast principale di un kdrama. Peccato che a metà strada ROOKIE COPS inizi a perdersi, tanto che alla fine si arriva con fatica. Oltretutto, considerati certi colpi di scena assolutamente inutili, forse sarebbe meglio non arrivarci affatto.

Voto: 50/100
Su: Disney Plus
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h circa
Anno: 2022
Casa di produzione: Studio&NEW e The Walt Disney Company (Korea)
Attori: Kang Daniel (l’allievo protagonista), Chae Soo-Bin (l’allieva protagonista), Lee Sin-Youn (il miglior amico del protagonista), Park Yoo-Na (l’allieva più misteriosa della scuola), Seo Yi-sook (la direttrice della scuola)

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
LA FORMICA MITOMANE © RIPRODUZIONE RISERVATA

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50/100 – Il kdrama “Do Do Sol Sol La La Sol” e le buone notizie per chi vuole imparare a suonare il pianoforte

Trama: Nel kdrama Do Do Sol Sol La La Sol, una giovane pianista candida e ingenua rimane all’improvviso orfana e priva di mezzi. Un misterioso ammiratore le suggerisce, via social, di trasferirsi in un paesino per provare a ricostruirsi una vita con le sue sole forze. Poco a poco, la pianista raduna attorno a sé una piccola comunità di supporto. Può contare soprattutto su un ragazzo all’apparenza un po’ scorbutico, ma generoso e pieno di capacità.

Recensione: Con toni lievi, combina insieme un po’ di temi ricorrenti dei kdrama romantici: ad esempio, la piccola comunità che si aiuta, o il mistero che aleggia sul protagonista. All’inizio fa compagnia. Ma gli episodi finali sono insopportabili: sembrano non avere altro senso che cercare di smuovere qualche emozione.
Nota bene. Nonostante tutto, questo kdrama mostra bene una piccola verità. Non importa se non sei nato Mozart, né quanti anni hai: se ti impegni a studiare il piano, ripetendo e poi ripetendo ancora nonostante la frustrazione per i continui errori, prima o poi impari. È una certezza.

Voto: 50/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h
Anno: 2020
Casa di produzione: KBS (più volte hanno sfornato prodotti di cassetta, non particolarmente ispirati…)
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Go Ara (la pianista), Lee Jae-wook (il misterioso tuttofare), Kim Ju-hun (il medico)

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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50/100 – ll kdrama “Boys over Flowers” e il boom delle serie coreane (ma “Meteor Garden” è migliore)

Trama: Nel kdrama Boys over Flowers (significa letteralmente “ragazzi sopra i fiori”: vedi le curiosità), una adolescente di umili origini, dotata di buon senso e forza d’animo, salva dal suicidio lo studente di una scuola superiore prestigiosa. Come ricompensa, le viene concesso di iscriversi. È un’occasione: con i mezzi della sua famiglia non avrebbe mai potuto accedere a una scuola di così alto livello. Peccato che sia letteralmente dominata da un gruppetto di studenti ricchissimi, soprannominati F4 (Flowers Four). Sono colpevoli di ogni tipo di sopruso sugli altri ragazzi; ma nessuno, a cominciare i professori, osa ribellarsi… 

Recensione: Boys over Flowers è considerata una specie di leggenda, nel mondo dei kdrama.
La storia è tratta da Hana Yori Dango, il manga shojo (fumetto giapponese destinato a un pubblico di ragazze adolescenti) che ha venduto di più al mondo. In realtà ne sono stati fatti infiniti live action, e continuano a spuntarne di nuovi. In Giappone, Cina, Taiwan. 
Ma questo Boys over Flowers coreano del 2009 è diventato un fenomeno pop: gli F4 sono citati in tanti altri kdrama. Più fonti lo indicano come una delle produzioni che hanno dato il via alla korean wave, l’onda d’oro delle produzioni coreane in Asia e nel mondo.
Se messo a confronto con le serie contemporanee, sembra girato in un’altra era. È ridondante, a tratti surreale, arriva a ricordare alcune telenovela arrivate da noi negli anni Ottanta. Forse solo gli appassionati potrebbero seguirlo fino alla fine. Ma lo spunto, la storia in sé, resta bello.
N.B.
Su Netflix in italiano, fino a poco tempo fa, era disponibile anche un live action cinese di Hana Yori Dango: Meteor Garden (2018). Nonostante il nostro blog si concentri sulle produzioni coreane, questa serie merita di essere segnalata. La trama si prende molte libertà rispetto a quella del manga (Boys over Flowers è più fedele). E il place marketing di shampoo Clear e whisky Ballantine è ridicolo, sfiora il grottesco. Ma la serie è fresca, godibilissima, eccezionalmente romantica. È come se gli autori avessero centrato qualcosa della natura di questa storia. Qualcosa che riguarda la leggerezza delle pagine di un manga, e il tocco delicato con cui bisogna sfogliarle per non strapparle. Speriamo che spunti presto in qualche altra piattaforma.  

kuVoto: 50/100
Su: Rakuten VikiNetflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 25 episodi da poco più di 1h
Anno: 2009
Casa di produzione: Group 8
Attori: Lee Min-Ho (il protagonista capo degli F4), Kim Beom (l’F4 artista), Kim Jun (l’F4 figlio del boss Yakuza), Ku Hye-Sun (la studentessa protagonista), Kim Hyun-Joong (il più misterioso e pacato degli F4: alcune delle caratteristiche segnalate sono ispirate a lui e alla sua famiglia).

Curiosità: Il titolo del manga Hana Yori Dango (di Yoko Kamio, edito dal 1992 to 2004) evoca un proverbio giapponese che significa più o meno «preferire i dango (un tipo di gnocchi tipici, ndr) ai fiori». È una battuta scherzosa per dire che i giapponesi vanno ad ammirare il meraviglioso spettacolo dell’hanami (la fioritura dei ciliegi) più per mangiare gnocchi e bere sakè, che per ammirare i fiori. In senso più allargato, si usa per alludere a chi preferisce arraffare beni materiali più che coltivare la spiritualità. È a questo “scontro” tra materialità e valori, sotteso in tutto il manga, che allude il titolo: Boys over Flowers (ragazzi sopra i fiori) potrebbe essere una versione un po’ ironica, ovvero preferire i ragazzi ricchissimi ai fiori. Ma c’è anche chi lo intende diversamente, più o meno “non sono fiori, ma ragazzi”. Il riferimento è a quanto siano curati esteticamente gli F4. Secondo Wikipedia, il successo di questa serie diede anche una spinta determinante alle vendite di cosmetici e creme per giovani uomini.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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