Category: Un mistero da svelare

80/100 – Nella serie tv coreana “Rookie Historian Goo Hae-Ryung” si parla di scrittura, verità e sentimenti

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Trama: Ambientata nel 1800 (epoca Joseon), la serie tv coreana Rookie Historian Goo Hae-Ryung apre uno scorcio su delle figure chiave della storia coreana: gli storici di corte, ovvero coloro che registravano ogni evento e conversazione a Palazzo con i pennelli sui registri, per tramandarli ai posteri. Per la prima volta in 400 anni, quattro donne vengono autorizzate a ricoprire il ruolo. E ogni cosa si scombussola.

Che cosa significa il titolo Rookie Historian Goo Hae-Ryung? Goo Hae-Ryung è il nome della protatogonista: Rookie Historian Goo Hae-Ryung vuol dire “La storica novellina Goo Hae-Ryung”.

Recensione: Un pregio delle produzioni coreane è quello di saper valorizzare la storia del proprio Paese, combinando l’accuratezza delle ricostruzioni con trame fantasiose anche lievi. Un equilibrio raggiunto a forza di tentativi. Rookie Historian Goo Hae-Ryung è uno dei titoli più riusciti. Ha il pregio di illuminare uno scorcio importantissimo della storia coreana, e di alternare con sapienza toni romantici e comici con altri più seri. La storia d’amore si segue con piacere e dà soddisfazione.

Voto: 80/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da poco più di 1h
Anno: 2019
Casa di produzione: Chorokbaem Media
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Shin Sae-Kyeong (la storica di corte protagonista), Park Ki-Woong (il fratello del principe protagonista, Kim Yeo-Jin (la regina madre).

Curiosità:

Cha Eun-Woo serie tv coreana Rookie Historian Goo Hae-Ryung

Impressionante la somiglianza tra Cha Eun-Woo (il principe protagonista), e l’attore cinese Dylan Wang, il mitico Daoming Sì della serie cinese Meteor Garden, trasposizione di Boys over Flowers

Citazioni: «Anche se mi tagli la gola, i nostri pennelli non smetteranno di scrivere. Se muoio io, un altro storico prenderà il mio posto; se uccidi quello storico, un altro prenderà il suo posto. Anche se uccidi ogni storico di questa terra, e ti porti via tutta la carta e i pennelli, non sarai in grado di fermarci. Di bocca in bocca, dall’insegnante allo studente, dall’anziano al bambino, la storia sarà raccontata. Questo è il potere della verità».


Il signor Moon
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48/100 – Kdrama “Kiss Sixth Sense”: il futuro in un bacio

Trama: Nel kdrama Kiss Sixth Sense (traduzione: Bacio al sesto senso), una pubblicitaria è lanciata nella carriera ma frenata nella vita personale, causa piccolo inconveniente legato ai suoi baci: fin da piccola, quando le sue labbra sfiorano qualcun altro, ha delle visioni sul futuro. I suoi rapporti sentimentali finiscono con l’andare tutti a monte: se bacia il fidanzato di turno, vede come andrà tra loro e lo molla; se non lo bacia, è il fidanzato a mollare lei. Le cose si complicano ancora di più quando, inciampando, finisce labbra a labbra con il suo capo. Un uomo molto freddo e distaccato, all’apparenza; ma, in realtà, iper sensibile agli stimoli esterni. Il loro futuro, nella visione, appare piuttosto vivace.

Recensione: Piuttosto esile, questo kdrama. Peccato perché il cast è molto buono. Lui è il chirurgo protagonista di Chocolate, lei una delle stelle di CRASH LANDING ON YOU: parliamo di ruoli intensi e di kdrama capolavori, capaci di cambiare il modo di vedere le cose. Ma Kiss Sixth Sense non è lontanamente paragonabile. La trama è più che altro confusa, soprattutto nella parte finale. Nessuna intuizione, nessuno sguardo originale da regalare allo spettatore: la preveggenza della protagonista è solo un artificio che non ha ragione di essere, se non quella di aggiungere almeno un tocco di mistero a questo affastellarsi di eventi.

Voto: 48/100
Su: Disney Plus
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 12 episodi da 1h10’ circa
Anno: 2022
Casa di produzione: Arc Media
Attori: Yoon Kye-Sang (il pubblicitario), Seo Ji-Hye (la pubblicitaria che vede il futuro), Kim Ji-Suk (il regista), Lee Jae-Wook (fa un cammeo: è uno degli attori che recita nel film del regista coprotagonista)


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70/100 – Nel kdrama “You are my Spring” c’è uno psichiatra affascinante

Trama: Nella serie tv coreana You are my Spring, tutto inizia quando la concierge di un hotel, che ha alle spalle una storia familiare molto difficile, trasloca in un nuovo appartamento, sulla terrazza di un palazzo dov’è appena stato commesso un omicidio. Come un’ombra, una crescente inquietudine si allunga sulla sua quotidianità.

Recensione: La serie è un po’ inquietante. Ma, nonostante qualche sequenza lenta e inutilmente cupa, merita perché non è banale. Al contrario: ci sono personaggi che per un motivo o per l’altro hanno sofferto molto nella loro infanzia, ma i comportamenti che poi hanno nel corso della vicenda narrata riescono a risultare sorprendenti. Al contrario di tante serie occidentali, dove a tal passato corrisponde tal comportamento, in You are my Spring l’agire umano non è ridotto a un mero meccanismo causa-effetto. Viene messa in luce una possibilità che ognuno ha sempre, qualunque sia la sua storia: e cioè, fare cose inaspettate, spesso nel bene.

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h-1h10′ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures
Attori: Seo Hyun-Jin (la consierge), Kim Dong-Wook (lo psichiatra), Yoon Park (l’uomo innamorato della protagonista), Ji Seung-Hyun (il veterinario)
Regia: Jung Ji-Hyun


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72/100 – Il kdrama “CELEBRITY” e la vita da influencer tra desideri e segreti

Trama: Nel kdrama CELEBRITY una famosa influencer, che tutti credono morta, inizia una scioccante diretta web. Annuncia che svelerà come sia riuscita a diventare famosa tanto velocemente, i segreti più oscuri delle sue colleghe influencer, e le scabrosità che si nascondono dietro la lussuosa vetrina dei social. Ma quello che tutti attendono con più ansia è che venga finalmente alla luce la verità sulla sua morte.

Recensione: L’effetto iniziale è un po’ quello del Diavolo veste Prada: bei vestiti, feste e glamour ti attraggono e ti rapiscono. E poi ci sono la storia d’amore, il mistero della diretta web. CELEBRITY si guarda volentieri fino alla fine, anche tutto in un giorno. Ti fa immergere in un altro mondo.
Ma chi confidava che una produzione Studio Dragon (al quale dobbiamo capolavori come CRASH LANDING ON YOU, Navillera o Chocolate) offrisse innanzitutto un punto di vista originale sul mondo degli influencer resterà deluso. Non lo fa. Si limita a criticarlo ferocemente puntando perlopiù su una serie di cliché.

Voto: 72/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 12 episodi da 37’a 53′ l’uno – Maratona: 9h e 02′
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon, Kim Jong-hak Production, SLL (ex Jtbc)
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Gyu-Young (l’influencer che fa la diretta web), Kang Min-Hyuk (il cheabol, il rampollo, affascinante), Moon Tae-Yoo (il capo dell’agenzia di pr che lancia la protagonista), Nam Gi-Ae (la madre della protagonista)


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85/100 – Il kdrama “Piccole donne” è un noir con scene violente (ma le sorelle sono quelle del romanzo)

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Trama: Il kdrama Piccole donne è ambientato nella Seul di oggi. Delle sorelle in ristrettezze economiche per la sconsiderata condotta dei genitori cercano comunque di trovare la propria strada nella vita, contando l’una sull’altra. Ma una morte improvvisa, un mucchio di soldi e una famiglia potente le trascinano in vortice. Dove nulla è come sembra. 

Recensione: Quando guardi kdrama come questi, ti ricordi perché continui a dare fiducia alle produzioni coreane. Non sono sempre dei capolavori assoluti come Crash Landing on You o il Dr. Romantic 1 e 2; ma capita spesso che riescano a fare qualcosa di originale, qualcosa che prima non c’era. 
In particolare, gli autori e gli interpreti di questa serie hanno inseguito e raggiunto una classica chimera letteraria e cinematografica: prendere i personaggi di un’opera famosa e farli rivivere in tutt’altra storia. È una magia che non riesce facilmente.
Questa volta sì. Per ambientazione e trama, il kdrama Piccole donne è agli antipodi del romanzo ottocentesco di Louisa May Alcott. È un noir metropolitano dei giorni nostri, con scene violente. Eppure, ci sono le sorelle March (anche se si chiamano Oh), le loro ambizioni, il loro carattere, il loro affetto reciproco, il loro stile, l’impronta che lasciano. Non importa che l’epoca, i fatti e i destini siano completamente diversi. Non si era mai vista una trasposizione su schermo delle protagoniste di Piccole donne così infedele all’apparenza e così fedele nell’essenza.
Un risultato che spicca ancora di più se messo a confronto con certe storture cinematografiche (ad esempio, il Piccole donne di Greta Gerwig, 2019), dove l’ambientazione è precisa al dettaglio, ci sono i ricevimenti e gli ampi vestiti, ma le povere sorelle sono ridotte a icone della retorica del momento (nel caso di Gerwig, pseudo-femminista)… 
Per questo motivo, il voto della recensione è così alto.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 12 episodi da circa 1h10’-1h20’
Anno: 2022
Casa di produzione: Studio Dragon
In: I migliori su Netflix
Attori: Kim Go-Eun (la sorella maggiore), Nam Ji-Hyun (la sorella giornalista), Park Ji-Hu (sorella artista), Wi Ha-Joon (il protagonista maschile).


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90/100 – Nella serie coreana “THE SILENT SEA” ci sono la Terra ormai senz’acqua e una missione spaziale da brivido

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Trama: La serie coreana THE SILENT SEA (traduzione: Il mare della tranquillità) è ambientata in una Terra ormai devastata dalla siccità: uno spietato razionamento dell’acqua ha ridotto alla stremo la popolazione. Un gruppo di astronauti, accompagnato da una astrobiologa, accetta di andare in missione sulla Luna, in una stazione di ricerca chiusa a causa di un misterioso incidente avvenuto cinque anni prima. Bisogna recuperare il campione di un materiale top secret d’importanza vitale.

Recensione: L’immagine di una Terra senz’acqua è terribilmente concreta in questo kdrama. Con poche pennellate, senza indugiare in modo morboso, la serie coreana THE SILENT SEA è capace di evocare lo scenario futuro che ormai abita gli incubi di tutti noi. Non solo. La ricerca della verità durante la missione spaziale è appassionante, e il cast è dei migliori. A cominciare da Gong Yoo, l’astronauta a capo della spedizione, e Bae Doo-Na, l’astrobiologa scelta per affiancare la squadra. Ancora, ci sono volti di CRASH LANDING e Previsioni d’amore
Forse la soluzione del mistero non è tra le più raffinate; ma questa maratona di 6 ore dal sapore profetico (l’umanità sta davvero puntando la luna alla ricerca di riserve idriche!) è capace di dare un senso a una giornata che non va da nessuna parte. Alla fine, viene voglia di ricominciarla da capo. Peccato che certe scene un po’ ansiogene e violente, non la rendano adatta a tutti.

Voto: 90/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 8 episodi da circa 40’ (l’ultimo dura 51’) – Maratona: 6h
Anno: 2021
Casa di produzione: Artist Company
In: I preferiti – I migliori su Netflix
Attori: Gong Yoo (il capitano della missione spaziale), Bae Doo-Na (l’astrobiologa: qui sopra ha la mano sul vetro), Kim Sun-Young (il medico di bordo), Lee Sung-Wook (uno degli astronauti).


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78/100 – Il kdrama “BULGASAL – ANIME IMMORTALI” è una caccia al demone dal finale inaspettato

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Trama: Nel kdrama BULGASAL – ANIME IMMORTALI, un uomo dà la caccia a un demone che 600 anni prima gli aveva rubato l’anima trasformandolo in un  mostro assetato di sangue, che non può morire.

Recensione: Anime che si reincarnano e continuano a riavvicinarsi l’una all’altra. Instaurano un rapporto diverso in ogni vita, a volte buono, a volte no. Ma i loro destini sono comunque legati per l’eternità. 
C’è quest’idea a fare da sfondo al kdrama BULGASAL – ANIME IMMORTALI. Ci sono scene cruente, e non ha la stessa poesia di altri kdrama che toccano temi simili, come Goblin. Ma appassiona. È venato di mistero. C’è una caccia alla verità serrata, complicata da uomini cattivi che sono reincarnazioni di mostri mitologici. C’è un’idea di famiglia che non c’entra con la parentela, e che scalda il cuore, con persone sole che costruiscono un piccolo rifugio di pace standosi vicine e aiutandosi. Ed è originale la trama di BULGASAL: è difficile immaginarne il (commovente) scioglimento. Anche se l’affascinante tema delle anime legate, in questo caso, rischia di immalinconire un po’.

Voto: 78/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h-1h20′ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Studio Dragon
In: I migliori su Netflix
Attori: Lee Jin-Uk (l’immortale protagonista), Kwon Na-Ra (la protagonista), Gong Seung-Yeon (la sorella della protagonista), Lee Joon (l’altro immortale), Jung Jin-Young (il poliziotto), Park Myung-Shin (la commerciante)

Curiosità: Il nome Bulgasal rievoca il Bulgasari (vuol dire letteralmente “impossibile da uccidere”). Il Bulgasari è una creatura leggendaria della mitologia coreana risalente all’epoca Goryeo: ha un aspetto spaventoso e si nutre solo di metallo.
Un Bulgasari compare nel kdrama Tale of Nine-Taled, disponibile su Rakuten Viki e Prime Video

Bulgasari mostro mitologico


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