Category: Si parla della morte

100/100 – Kdrama “Just Between Lovers” (“Rain or Shine”): non è facile trovare una storia d’amore così

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Trama: Nel kdrama Just Between Lovers (noto anche come Rain or Shine), sono passati ormai dieci anni dall’improvviso crollo di un centro commerciale a Seul che ha ucciso 48 persone e stravolto innumerevoli vite. Adesso, un’impresa vuole costruire un nuovo stabile su quello stesso terreno. A occuparsi del lavoro è il figlio dell’architetto che aveva progettato la struttura crollata. E finisce con il coinvolgere nell’impresa due ragazzi miracolosamente sopravvissuti alla tragedia.

Che cosa significa il titolo Just Between Lovers? Il titolo inglese del kdrama, Just Between Lovers (“semplicemente, quello che accade tra due innamorati”), ricalca quello originale coreano: “Semplicemente, una storia d’amore”. Il kdrama è noto anche con il titolo Rain or Shine, “pioggia o sole”.

Recensione: Non ci sono solo le vittime conteggiate. Quando accade qualcosa di brutto, tante vite restano segnate indelebilmente. In questo kdrama, il crollo di una struttura commerciale a distanza di dieci anni non lascia ancora in pace nessuna delle persone coinvolte: non solo i due ragazzi sopravvissuti e il figlio dell’architetto, ma anche i figli del costruttore, gli operai che ci lavorarono e le loro famiglie, e poi genitori, mogli, mariti, figli delle persone rimaste uccise.
Come se non ci si potesse mai liberare da un dolore così.
Eppure, nello stesso tempo, tra quelle persone c’è chi ce la mette tutta per vivere con pienezza. Convive col dolore, ne porta i segni e cerca di lenire quelli degli altri; ma al centro del suo cuore ci sono legami vitali, desideri profondi e tanta passione…
Just Between Lovers dev’essere stato scritto da qualcuno che sapeva di che cosa stava parlando, perché quello che succede tra i personaggi, i dialoghi, ogni singola parola usata sono straordinariamente appropriati. E quel che resta è la vita, non la morte. È uno spiraglio di luce.

Voto: 100/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h15’ circa
Anno: 2017
Casa di produzione: Celltrion entertainment
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amore
Attori: Won Jin-A (la ragazza sopravvissuta al crollo: qui è al suo esordio, è stata scelta tra 120 aspiranti interpreti); Lee Joon-Ho o Junho (il ragazzo sopravvissuto al crollo: è un membro della boyband 2PM, qui è al suo primo ruolo da protagonista); Lee Ki-Woo (il giovane architetto); Kang Han-Na (la figlia del grande imprenditore); Na Moon-Hee (la nonna); Ahn Nae-Sang (il papà della protagonista); Han Seo-Jin (la sorellina della protagonista); Tae In-Ho (l’imprenditore).

Curiosità: L’evento evocato nel kdrama, il crollo di un centro commerciale a Seul, prende purtroppo spunto dalla realtà. Una delle tragedie che più hanno segnato la storia coreana recente è proprio il crollo del centro commerciale Sampoong, a Seul, il 29 giugno 1995: morirono 502 persone e quasi mille restarono ferite, solo per la malafede di proprietario e costruttori. Un incidente simile viene evocato anche in ARGON e in Chocolate.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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68/100 – Kdrama “Uncontrollably Fond”: ecco perché mezza Corea è pazza di Kim Woo-bin

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Trama: Nel kdrama Uncontrollably Fond, le strade di due ragazzi che si erano avvicinati ai tempi della scuola, tornano a incrociarsi. Lui è diventato una topstar amatissima di musica e tv, all’apparenza capriccioso e ostinato; lei una videoreporter che sembra priva di qualsiasi scrupolo. Ma la realtà è molto diversa.

Che cosa significa il titolo Uncontrollably Fond? Il titolo inglese Uncontrollably Fond (incontrollabilmente appassionati) richiama l’originale coreano, Hamburo aeteuthage, “incontrollabilmente affezionati”.

Recensione: È difficile recensire questo kdrama senza fare riferimento alla trama, senza spoiler insomma. Ci limitiamo a dire che, proprio nei movimenti iniziali, il protagonista riceve una notizia sconvolgente. Ed è un andare e venire tra la normalità e l’incredulità da una parte, e la traumatizzante verità dall’altra. Sarà l’attore, sarà la sceneggiatura, ma l’insieme ha qualcosa di poetico. Peccato che, procedendo, la storia si allarghi un po’ troppo agli effetti da telenovela: gli eroi devono affrontare traversie a raffica (non sempre essenziali per la trama), così come alcune scene grondano un po’ troppa emozione. Eppure, alla fine, la sensazione è di aver visto qualcosa di bello. Quello che muove i personaggi è molto realistico, e affiora con chiarezza, con sfumature e contraddizioni. Quello che poi fanno stupisce, arriva a essere toccante. E diventa anche evidente come mai mezza Corea si sia innamorata di Kim Woo-bin.

Voto: 68/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da 1h circa
Anno: 2016
Casa di produzione: Samhwa Networks, SidusHQ
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Kim Woo-bin (l’attore. Nel kdrama Goblin, vengono citati due «Bin» come i più affascinanti della Corea: uno è Hyun Bin, il capitano Ri di CRASH LANDING ON YOU; l’altro è l’interprete di questo kdrama), Bae Suzy (la videoreporter), Jin Kyung (la mamma della topstar), Yu Oh-Seong (l’ex procuratore che entra in politica).
L’autore: Lee Kyoung-Hee

Curiosità: È in preparazione una nuova commedia romantica con Kim Woo-bin e Bae Suzy, Everything Will Come True, scritta dalla prolifica e talentuosa Kim Eun-Sook. Kim Woo-bin interpreta un genio della lampada che deve realizzare i desideri di Bae Suzy.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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78/100 – Il kdrama “Tomorrow” e le tante sfumature del Cupo mietitore (ma si parla anche delle “donne di conforto” coreane)

Trama: Nel kdrama Tomorrow, un ragazzo disoccupato finisce in coma tentando di salvare una persona decisa a togliersi la vita. Mentre è sospeso in questo limbo gli arriva una proposta dall’Aldilà: lavorare temporaneamente in una squadra speciale di Cupi mietitori. Fanno esattamente quello che ha provato a fare anche lui: cercano di salvare chi è pronto a farla finita.

Recensione: Piccola premessa. L’idea che al momento della morte non siamo soli, che dei Cupi mietitori (figure sospese tra questo mondo e quell’altro) siano lì al nostro fianco, torna in tanti kdrama.
Il kdrama Tomorrow va un po’ oltre. Racconta di una squadra di Cupi mietitori che, invece di traghettare le persone all’altro mondo, fa di tutto per salvare la vita a chi è sul punto di togliersela.
Attenzione: è uno spunto che non tutti potrebbero trovare opportuno, o gradire. Inoltre, è una storia che potrebbe un po’ incupire.
Proseguendo nella visione, Tomorrow è un kdrama drammatico e incalzante, ma capace di toni delicati e aperto alla speranza. Resta particolarmente impresso l’episodio 13. È dedicato alle cosiddette “donne di conforto”, quelle donne coreane che vennero rapite, schiavizzate e abusate dai soldati giapponesi durante la Seconda guerra mondiale (per saperne di più, cliccate qui): per questo, nelle caratteristiche sono state inserite anche Storia coreana e Occupazione giapponese.
Nota di stile: le giacche, gli accessori, ma in generale i look dell’attrice protagonista, sono notevoli.

Voto: 78/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h
Anno: 2022
Casa di produzione: Studio N e Super Moon Pictures
Attori: Kim Hee-Seon (la cupa mietitrice a capo dell’unità speciale), Yun Ji-On (il secondo membro dell’unità), Ro Woon (il protagonista in coma, è un membro della boyband SF9), Lee Soo-Hyuk (il cupo mietitore ostile alla squadra anti-suicidi), Kim Hae-Suk (il capo supremo dell’Aldilà), Park Hoon (il boss degli inferi), Kim Young-Ok (protagonista dell’episodio sulle “donne di conforto”)

Curiosità: Il kdrama Tomorrow è tratto dal webcomic Naeil pubblicato sulla piattaforma Naver

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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95/100 – Nel kdrama “Goblin”, gli occhi di un essere immortale ti ricordano che cos’è l’amore

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Trama: Da 900 anni per le strade della città cammina un essere leggendario che può fare anche miracoli. Il Goblin (in coreano Dokkaebi, una divinità speciale). Ha una spada conficcata nel petto ed è continuamente tormentato dal dolore e dal ricordo di coloro che ha perduto. Ma secondo la leggenda non è destinato a vivere per sempre. Quando apparirà la sua sposa, arriverà anche la sua fine.
Il titolo internazionale del kdrama Goblin è Guardian: The Lonely and Great God.

Recensione: È un personaggio così dolce, malinconico, intenso, il Goblin, da sembrare vero. O almeno, possibile.
Merito della bravura e del fascino del suo interprete, l’attore Gong Yoo.
Ma anche della magia di cui è intriso questo bellissimo kdrama.
In qualche modo, fa sembrare possibile che divinità dal cuore tenero vadano in giro per le città; che ci siano persone che possano vedere i fantasmi; che i Cupi Mietitori riempiano di senso il momento della morte; che abbiamo vissuto altre vite in passato.
Personalmente, guardando Goblin ho ricordato di quand’ero bambino e credevo che il vento fosse mio amico. Persino quel ricordo così privato, nell’andare di questa storia, ha trovato una spiegazione. Ovviamente incredibile. Eppure…
Ho letto da qualche parte che bisogna guardare Goblin almeno tre volte. Credo che sia vero. È un kdrama che piace e affascina d’impatto, ha riscosso anche un grande successo… Ma tante cose restano indietro alla prima visione. Forse l’autrice si è spinta oltre i suoi margini abituali, e a un certo punto ha dovuto lasciare andare il suo messaggio così com’era, sperando che in qualche modo giungesse a destinazione…

Voto: 95/100
Su: Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 19 episodi da circa 1h’/1h20
Anno: 2016
Casa di produzione: Hwa&Dam Pictures, sussidiaria dello Studio Dragon.
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Gong Yoo (il Goblin), Kim Go-Eun (la sposa del Goblin), Lee Dong-Wook (il cupo mietitore), Yoo In-Na (la ristoratrice), Yook Sung-Jae (il nipote del Goblin), Lee El (la vecchia venditrice ambulante e la signora in rosso), Yum Hye-Ran (la zia cattiva della protagonista), Kim Byung-Chul (il consigliere del re),
Jung Hae-In (il giocatore di baseball), Kim Hye-Yoon (cameo nell’episodio 15: è la donna che aspetta il ritorno del marito per 73 anni)
Autrice: Kim Eun-Sook
Regia: Lee Eung-bok

La sigla: La colonna sonora di Goblin ha vinto numerosi riconoscimenti. Sono molto belle le parole della sigla: «Ci rivedremo… Niente è andato come avrei voluto… Un giorno andrà meglio… Un giorno non troppo lontano». È l’inizio di un brano intitolato Round and Round, interpretato da Heize e Han Sono Ji.

Curiosità: Sembra che gli attori Gong Yoo e Kim Go-Eun si siano frequentati per un breve periodo dopo la fine delle riprese.

Citazioni: «Il mio cuore continua a rimbalzare tra il cielo e la terra.
È il mio primo amore»

«Come sai, la collera è ovunque e da nessuna parte»

«Credi anche in Dio, che non è visibile. Allora perché non riesci a credere nella disperazione umana? È chiamato il volere umano. Il potere che permette loro di cambiare il destino da soli!»

«La disperazione di un umano può aprire qualsiasi porta. Forse ogni tanto, una di quelle porte diventa una variabile nei piani di Dio. Quindi ho programmato di iniziare a cercare, ardentemente: a cercare quale porta devo aprire per farla diventare una variabile di Dio»

«Dio fa solo domande. Il destino è la domanda che pongo, la risposta la trovate voi»

«Il tempo che ho passato con te è stato magnifico. Siccome la giornata è stata bella… Siccome la giornata è stata brutta… Siccome la giornata è stata bella a sufficienza… Ho amato ogni giorno».

La video-presentazione:

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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98/100 – Nel kdrama “Chocolate” un neurochirurgo e una cuoca lavorano fianco a fianco in un hospice

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Trama: Nel kdrama Chocolate, due cugini, entrambi neurochirurghi, si contendono la direzione dell’ospedale di famiglia. Tutto cambia quando uno dei due si ritrova a lavorare in una casa di cura per malati terminali, fianco a fianco con una giovane e talentuosa cuoca, che conosce da tanto tempo.

Recensione: Oltre a stravolgere completamente il significato che parole come “hospice” ed espressioni come “malato terminale” hanno abitualmente, Chocolate lascia come un senso di poesia. 
È un kdrama di grande respiro. Fa sognare di vivere nel porticciolo di Wando, in Corea. Fa viaggiare fino in Grecia, e poi in zone di guerra. Ricorda anche una delle tragedie che più hanno segnato la storia coreana recente, il crollo del centro commerciale Sampoong nel 1995 (502 persone morte e quasi mille ferite, solo per la malafede di proprietario e costruttori: si evoca anche in ARGON). E ancora, parla di malattia, di buon cibo, di traumi, di rapporti familiari, di morte e di amore, di talenti e di ambizione. Nessun elemento della narrazione è assoluto. Non ci sono occhi di bue puntati. È una polifonia. Davvero una visione saggia della vita.
A proposito dell’ambientazione. Scommettere su una serie tv ambientata in una struttura che ospita malati terminali è uno di quegli atti di coraggio tipici delle produzioni coreane. Ma se temete di rivivere le atmosfere di film Anni 90 psicologicamente devastanti, con Julia Roberts o Marisa Tomei innamorate perse di ragazzi in fin di vita, tranquillizzatevi. Nulla di più lontano. Questo kdrama è liberante e fuori da ogni schema. 

Voto: 95/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata:16 episodi da 1h circa
Anno: 2019
Casa di produzione: JYP Pictures e Jtbc (oggi SLL)
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Ha Ji-Won (la cuoca protagonista), Yoon Kye-Sang (il medico protagonista), Kim Won-Hae (il direttore della casa di cura)

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

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100/100 – Il kdrama “MOVE TO HEAVEN” e i ragionamenti che (senza) non avresti mai fatto sulla morte

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Trama: Nel kdrama MOVE TO HEAVEN, uno zio ex galeotto e un nipote con la sindrome di Asperger si ritrovano a gestire assieme una ditta di pulizia del trauma. Ovvero, devono riordinare e ripulire le case delle persone defunte, mettendo in salvo con cura i loro oggetti più cari, per consegnarli a chi spettano.

Recensione: La trama di per sé, con il ragazzo che ha la sindrome di Asperger, la ragazza vicina di casa che gli è così legata, lo zio ex galeotto che si sente un alieno precipitato in tutto questo, è inconsueta e toccante. Bella davvero. Ma MOVE TO HEAVEN ha soprattutto il grande merito di parlare della morte.
Ai nostri tempi, è un tabù. Tuttalpiù la morte è ridotta a numeri, statistiche e quant’altro. Per il resto, bisogna coinvolgere il prete.
Quasi nessuno ha il coraggio di soffermarsi sulla morte in sé. È così inconsueto, come argomento, che non si sa neanche bene come affrontarlo senza ridurlo o usarlo in qualche modo. 
Invece, i kdrama ci provano: le lasciano spazio partendo dagli spunti più disparati, dando modo a chi guarda di rifletterci su. E MOVE TO HEAVEN lo fa con poesia. Nessun melodramma, nessuna pesantezza, nessun rimestare gratuito nelle emozioni di chi guarda. Solo, tanta umanità. Una piccola perla. 

Voto: 100/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 10 episodi da circa 50′ – Maratona: 9h e 24′
Anno: 2021
Casa di produzione: Number Three Pictures e Page 1
In: I preferiti – I migliori su Netflix
Attori: Hong Seung-Hee (la vicina di casa), Ji Jin-Hee (il papà dei due ragazzi), Lee Je-hoon (lo zio), Tang Joon-sang (il ragazzo protagonista)
Autrice: Yoon Ji-ryeon

Curiosità: MOVE TO HEAVEN è tratto dal saggio Things Left Behind scritto da Kim Sae-byul, che faceva materialmente la pulizia del trauma in Corea.

Il kdrama dura 10 episodi da poco più o poco meno di 50 minuti. Secondo alcune fonti, la seconda stagione dovrebbe debuttare nel 2025.

Votazione: da 0 a 59: PERDIBILI – da 60 a 70: SCACCIAPENSIERI – da 71 a 80: PIACEVOLI SCOPERTE – da 81 a 90: CATTURANO E ISPIRANO; da 91 a 99: ARDITE, INASPETTATE, APRONO UN MONDO; 100: …E POI VORRAI VEDERE SOLO SERIE COREANE; 100 e lode: NON SONO SOLO BELLE, SONO FUORI DAGLI SCHEMI

Il signor Moon
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