Category: Ricostruzione accurata e ricca di dettagli

80/100 – Nella serie tv coreana “Rookie Historian Goo Hae-Ryung” si parla di scrittura, verità e sentimenti

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Trama: Ambientata nel 1800 (epoca Joseon), la serie tv coreana Rookie Historian Goo Hae-Ryung apre uno scorcio su delle figure chiave della storia coreana: gli storici di corte, ovvero coloro che registravano ogni evento e conversazione a Palazzo con i pennelli sui registri, per tramandarli ai posteri. Per la prima volta in 400 anni, quattro donne vengono autorizzate a ricoprire il ruolo. E ogni cosa si scombussola.

Che cosa significa il titolo Rookie Historian Goo Hae-Ryung? Goo Hae-Ryung è il nome della protatogonista: Rookie Historian Goo Hae-Ryung vuol dire “La storica novellina Goo Hae-Ryung”.

Recensione: Un pregio delle produzioni coreane è quello di saper valorizzare la storia del proprio Paese, combinando l’accuratezza delle ricostruzioni con trame fantasiose anche lievi. Un equilibrio raggiunto a forza di tentativi. Rookie Historian Goo Hae-Ryung è uno dei titoli più riusciti. Ha il pregio di illuminare uno scorcio importantissimo della storia coreana, e di alternare con sapienza toni romantici e comici con altri più seri. La storia d’amore si segue con piacere e dà soddisfazione.

Voto: 80/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da poco più di 1h
Anno: 2019
Casa di produzione: Chorokbaem Media
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Shin Sae-Kyeong (la storica di corte protagonista), Park Ki-Woong (il fratello del principe protagonista, Kim Yeo-Jin (la regina madre).

Curiosità:

Cha Eun-Woo serie tv coreana Rookie Historian Goo Hae-Ryung

Impressionante la somiglianza tra Cha Eun-Woo (il principe protagonista), e l’attore cinese Dylan Wang, il mitico Daoming Sì della serie cinese Meteor Garden, trasposizione di Boys over Flowers

Citazioni: «Anche se mi tagli la gola, i nostri pennelli non smetteranno di scrivere. Se muoio io, un altro storico prenderà il mio posto; se uccidi quello storico, un altro prenderà il suo posto. Anche se uccidi ogni storico di questa terra, e ti porti via tutta la carta e i pennelli, non sarai in grado di fermarci. Di bocca in bocca, dall’insegnante allo studente, dall’anziano al bambino, la storia sarà raccontata. Questo è il potere della verità».


Il signor Moon
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78/100 – Kdrama “Song of the Bandits”: azione selvaggia e animo romantico

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Trama: Il kdrama Song of the Bandits è ambientato negli Anni 20. La Corea è sotto il dominio giapponese. Un coreano, soldato dell’esercito nipponico, rompe i rapporti con il corpo d’armata e con il suo vecchio superiore, e lascia Seul per spostarsi a nord. Nel cuore ha una donna che non ha mai dimenticato; sulle spalle un grave senso di colpa. In cerca di redenzione arriva a Gando, un territorio di frontiera sul punto di esplodere: la terra è cinese, i cittadini sono coreani e i soldi sono giapponesi; ma, a spadroneggiare, sono le bande di fuorilegge.

Recensione: Se sparatorie e sangue non vi disturbano, Song of the Bandits è da vedere. Anche perché c’è molto di più dentro. L’atmosfera è da western (visto che siamo in Asia, alcuni dicono «eastern»): cavalli, pistole, polvere, banditi e una sigla da film di Tarantino. Ma il punto di partenza è completamente diverso.
Qui gli eroi non sono i cowboy (che oltretutto, in realtà, avevano poco di eroico visto che stavano rubando la terra agli indiani…). Sono i coreani che cercano di ribellarsi ai soprusi dell’invasore giapponese. Il kdrama punta l’obiettivo su una banda di fuorilegge da leggenda che ne combina di tutti i colori per difendere la propria casa. C’è divertimento, adrenalina. È impossibile non fare il tifo. Soprattutto per il protagonista, il capobanda, che combatte come pochi, e ama in modo molto romantico.

Voto: 78/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon, Urban Works Media, Baram Pictures
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa – Maratona: 7h e 39′
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Kim Nam-Gil (l’ex soldato protagonista), Seohyun (la responsabile delle ferrovie), Yoo Jae-Myung (l’ex generale dell’Esercito dei giusti), Lee Ho-Jung (la pistolera), Lee Hyun-Wook (l’ex proprietario del protagonista), Kim Do-Yoon (il tiratore scelto con gli occhiali), Lee Jae-Kyoon (combatte con le asce), Cha Yub (il combattente più grosso).

Curiosità: Song of the bandits è una storia di fantasia, ma l’ambientazione non lo è affatto. Si svolge poco prima dell’oscura pagina storica del massacro di Gando. Nel 1920 i giapponesi stesero un piano di sterminio della popolazione coreana insediata nelle zone della Manciuria. Osteggiati dagli eserciti della resistenza, i giapponesi attuarono una serie di rappresaglie a scapito dei civili nei villaggi: nell’area di Gando, in quattro settimane, uccisero più di 3.400 persone (fonte: Wikipedia).


Il signor Moon
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68/100 – Kdrama “Pachinko – La moglie coreana 1”: molto rumore per nulla

Trama Stagione 1: Il kdrama Pachinko – La moglie coreana alterna due piani temporali. Nella Corea degli Anni 30, occupata dai giapponesi, la figlia di una modesta locandiera si innamora di un gangster e finisce col ritrovarsi in un guaio. Alla fine degli Anni 80 negli Stati Uniti, un ambizioso impiegato giapponese di un gruppo alberghiero si offre di tornare a Tokyo per convincere un’anziana signora a vendere la sua proprietà, in modo che il gruppo possa costruire un nuovo hotel.

Recensione Stagione 1: Pachinko, in origine, era un romanzo del 2017 scritto dalla giornalista Min Jin Lee: una saga familiare coreana che attraversa le epoche, best seller e in lizza per innumerevoli premi. Questo kdrama è la sua versione televisiva, realizzata in quattro anni, costata tantissimo e reclamizzata come un kolossal. Ma, alla fine della Stagione 1, viene da pensare che il risultato finale non sia stato all’altezza di tanto investimento. È come una collana di sole perle, senza il filo.
Cominciando dalle perle, si concentra su un frammento di storia interessante e toccante: il destino delle persone coreane che, durante l’occupazione giapponese, furono costrette ad andare a vivere in Giappone tra enormi difficoltà, dalla feroce discriminazione in giù (a questo proposito, la fine del kdrama è arricchita da un contributo extra molto bello). Tutte le ambientazioni sono curate e piene di atmosfera: rendono benissimo quanto, nell’arco della vita della protagonista, il mondo sia cambiato incredibilmente. Anche gli attori, a cominciare da quel Lee Min-ho che fece innamorare una generazione con Boys over Flowers e The Heirs, sono bravi, incisivi. Per tutti questi motivi, vedere Pachinko non si può dire che sia tempo sprecato.
Tuttavia, questa Stagione 1 lascia la bocca amara. I motivi sono diversi. A cominciare dalla sigla iniziale a dir poco surreale: spoglia di qualunque solennità storia e personaggi. La trovata dell’alternanza continua Anni 30-Anni 80 (il romanzo ha uno svolgimento lineare) è più che altro un fuoco d’artificio: rispetto alla trama, lascia insoddisfatti su entrambi i piani temporali, e delude soprattutto nell’epilogo. Infine, il motivo per cui la storia si intitola così (il pachinko è la sala giochi giapponese) si perde: non è affatto chiaro, soprattutto per una platea di spettatori internazionali.

Voto: 68/100
Su: Apple Tv
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: St.1: 8 episodi da 45’-1h’ circa – St.2: 8 episodi da 47’-1h’ circa
Anno: 20222023
Casa di produzione: Media Res, Blue Marble Pictures
Attori: Kim Min-Ha (la protagonista che si innamora del gangster), Lee Min-Ho (il gangster), Jung Eun-Chae (la cognata della protagonista)

Curiosità: Il kdrama si prende molte libertà rispetto al romanzo, non solo perché ha introdotto l’alternanza dei piani temporali. La puntata dedicata all’infanzia del gangster, ad esempio, e tanti tratti della personalità di questo personaggio sono un’invenzione degli autori tv.


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100/100 – “CRASH LANDING ON YOU” e la vita in Corea del Nord: così un kdrama diventa operatore di pace

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Trama: Tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, gli uccelli possono muoversi liberamente. Ma le persone, no. Per questo, nel kdrama CRASH LANDING ON YOU è un grosso guaio quando una ricca imprenditrice del Sud, uscita in parapendio, viene trascinata oltre il confine da una tromba d’aria. Per sua fortuna, si imbatte in un capitano delle Forze speciali nordcoreane che rinuncia a denunciarla alle autorità e accetta di nasconderla, mentre cerca di farla rimpatriare con ogni mezzo. 

Che cosa vuol dire CRASH LANDING ON YOU? Il titolo CRASH LANDING ON YOU è un gioco di parole romantico che prende spunto dalla trama del kdrama, dove la protagonista Yoon Se-Ri precipita con il parapendio. In inglese, l’espressione “crash landing” vuol dire “atterraggio di fortuna”. Quindi CRASH LANDING ON YOU vuol dire “atterraggio di fortuna su di te”. C’è un ulteriore gioco con la parola “crush“, che vuol dire anche cotta, infatuazione.
In coreano la serie si intitola 사랑의 불시착, Sarang-ui bulsichak, ovvero “L’atterraggio d’emergenza dell’amore”.

Dov’è stato girato CRASH LANDING ON YOU? La serie è stata girata per la gran parte in Corea del Sud. Ad esempio, il bosco dove Yoon Se-Ri precipita è una riserva dell’isola di Jeju; il villaggio nordcoreano del capitano Ri è a Taean, a tre ore da Seul; l’albergo di Pyongyang è il Commodore Hotel di Busan.
Le scene in Svizzera sono effettivamente state girate in Svizzera: tra le location, il molo di Iseltwald per la scena del pianoforte, il ponte panoramico di Sigriswil per la scena della foto, ancora Zurigo e Grindelwald.
Il viaggio in treno, invece, è stato girato nelle distese verdi della Mongolia.

Recensione: Prima di CRASH LANDING ON YOU, era difficile immaginare che una serie tv potesse cercare di fare tanto. E di farlo così bene. Dopo averla vista, ci si ritrova ad avere un pensiero nuovo, infinitamente più umano, sulla drammatica divisione delle due Coree e sulla Corea del Nord. CRASH mostra quello che c’è da mostrare su quel Paese, non addolcisce né risparmia nulla allo spettatore. Ma è come se, invece di calcare sulle divergenze inconciliabili con il Sud, e sul male, cercasse di aiutare la comprensione reciproca tra i due popoli, di riavvicinarli. Non a caso, la parola «riunificazione» viene pronunciata a più riprese dalla protagonista. Inaudito e grandioso: una serie tv operatrice di pace.
Ma non si tratta solo di questo. CRASH restituisce qualcosa di importantissimo sull’amore, quasi mai rappresentato con tale chiarezza. Ha a che fare con il fatto che nella vita si debbano fare delle scelte, che tutto non si possa avere, e che chi vuole vivere un amore così grande debba essere disposto a rinunciare a qualcosa… Ricorda i bellissimi discorsi sull’anima gemella (forse gli unici discorsi sull’anima gemella che valga la pena di conoscere e ricordare) di un’altra opera capolavoro, il manga Glass No Kamen di Miuchi Suzue.
Si percepisce quasi fisicamente quanta passione e serietà ci siano volute per girare un kdrama a questa altezza.

Voto: 100/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h10′-1h50′
Anno: 2019
Casa di produzione: Studio Dragon e Culture Depot
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Hyun Bin (il capitano Ri), Son Ye-jin (Yoon Se-Ri), Seo Ji-Hye (Seo Dan, la figlia della proprietaria dei grandi magazzini nordcoreani), Yang Kyung-Won (il sergente, squadra del capitano Ri), Tang Joon-Sang (il soldato scelto, squadra del capitano Ri), Yoo Su-Bin (l’appassionato di kdrama sudcoreani, squadra del capitano Ri), Lee Shin-young (il bel tenente, squadra del capitano Ri), Ko Kyu-Pil (l’assistente personale di Se-Ri nell’azienda), Kim Jung-Nan (tra le donne del villaggio nordcoreano, è la moglie del tenente colonnello), Jang So-Yeon (tra le donne del villaggio nordcoreano, è la moglie della “talpa”), Cha Chung-Hwa (tra le donne del villaggio nordcoreano, è la parrucchiera), Kim Sun-Young (tra le donne del villaggio nordcoreano, è la capovillaggio), Jeon Kuk-Hwan e Jung Ae-Ri (i genitori del capitano Ri), Nam Kyung-Eup (papà di Se-Ri), Jang Hye-Jin (mamma di Seo Dan), Lim Chul-Soo (l’assicuratore), Choi Dae-Hoon (il maggiore dei fratellastri di Se-Ri).  
Autrice: Park Ji-Eun
Regia: Lee Jung-Hyo

Camei: Nell’episodio 11 di CRASH LANDING ON YOU fa un cameo Kim Soo-Hyun, anche protagonista di It’s Ok To Not Be Ok. Interpreta il suo personaggio del film del 2013 Secretly Greatly, una spia coreana che si finge un garzone di ristorante a Seul.

Kim Soo-Hyun cameo kdrama CRASH LANDING ON YOU

Fa un cameo, nei panni di uno dei tanti ex fidanzati di Yoon Se-Ri, anche Jung Kyung Ho di Hospital +  Playlist.

Jung Kyung Ho cameo kdrama CRASH LANDING ON YOU

Curiosità: Nota per i più romantici: dopo CRASH LANDING ON YOU, Hyun Bin e Son Ye-jin si sono fidanzati, si sono sposati (marzo 2022) e hanno concepito il loro primo figlio. 

Hyun Bin Son Ye-jin protagonisti kdrama CRASH LANDING ON YOU sposati genitori

CRASH LANDING ON YOU è stato il primo kdrama che ho visto, il motivo per cui mi sono appassionato tanto alle serie coreane da creare un blog per farle conoscere il più possibile.

Video-presentazione


Il signor Moon
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100/100 – Nel kdrama “HOSPITAL + PLAYLIST” ci sono i medici (e gli amici) come dovrebbero essere

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Trama: Nel kdrama HOSPITAL + PLAYLIST cinque medici sui 40 anni, ognuno con una specialità diversa, amici fin dai tempi dell’università, per la prima volta si ritrovano a lavorare nello stesso ospedale. E lo trasformano in un luogo straordinario.

Recensione: I cinque medici protagonisti si conoscono dai tempi dell’università, e sono amici. Ovvero, conoscono le passioni l’uno dell’altro, si comprendono in profondità, amano suonare e cantare assieme, si stimano a vicenda tantissimo, senza gelosie, e in tanti anni non si sono mai persi.
Vivono il loro lavoro ognuno in modo diverso, con il proprio stile: con i pazienti c’è chi è più espansivo e chi più secco. Ma danno tutti grande attenzione alle persone che hanno in cura, e innanzitutto le trattano con umanità. Si ricordano in ogni momento di quello che i pazienti stanno vivendo: quando trattano con loro tengono ben presente che sono persone che stanno male, sono in difficoltà. E poi cercano di restare aperti: considerano che una madre possa sembrare in un modo ed essere in un altro, che i rapporti familiari possano essere complicati, che la sofferenza per la perdita di una persona cara continui anche quando tutti gli altri se ne sono dimenticati.
Questi medici non si sentono al di sopra delle persone che incontrano, né distaccati: sono semplicemente essere umani tra esseri umani, e cercano di fare la loro parte al meglio.
Così entrano nel cuore di chi guarda il kdrama.
E l’immagine solita che abbiamo degli ospedali, fatta di storie di sofferenza e di meccanismi freddi, a volte disumani, a poco a poco si sgretola. Volendo, potrebbero essere luoghi molto diversi.

Voto: 100/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: S1: 12 episodi da circa 1h30′ (l’ultimo dura quasi 2h) / S2: 12 episodi da circa 1h30′ (l’ultimo dura quasi 2h)
Anno: 20202021
Casa di produzione:  Egg Is Coming con CJ ENM
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Yoo Yeon-Seok (il chirurgo pediatrico), Cho Jung-Seok (il chirurgo epatopancreatico), Jeon Mi-do (la neurochirurga), Jung Kyung-ho (il cardiochirurgo), Kim Hae-suk(la madre del chirurgo pediatrico), Shin Hyun-Bin (la specializzanda in Chirurgia Generale), Moon Tae-Yoo (specializzando in neurochirurgia), Go Ara (interpreta se stessa), Kim Sun Young (paziente stagione 1).

Curiosità: Per evitare spoiler, sappiate solo questo: chi vedrà HOSPITAL + PLAYLIST si divertirà a scoprire che Jeon Mi-do (la neurochirurga) ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo come cantante. Ha anche inciso una delle canzoni cantate nel kdrama.


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90/100 – Il kdrama “Descendants of the Sun”: sequenze sensazionali e modi irresistibili di vedere la vita

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Trama: Nel kdrama Descendants of the Sun, un capitano delle Forze speciali sudcoreane e una chirurga dell’ospedale di Seul si conoscono per caso e restano molto colpiti l’uno dall’altra. Ma le loro scelte di vita sembrano inconciliabili. Lui si è impegnato a combattere per il suo Paese, col rischio di uccidere e di venire ucciso. Lei ha giurato di mettere la sacralità della vita umana sopra ogni cosa…

Recensione: Si può rivedere infinite volte Descendants of the Sun, è un kdrama emozionante e romantico, con sequenze sensazionali eccezionalmente accurate e toccanti. I personaggi, nelle scene iniziali, potrebbero sembrare uno stereotipo: il soldato simpatico e coraggioso, la dottoressa che salva le vite… Ma la retorica, in realtà, è la prima cosa che salta in questo kdrama. Ogni saldo principio che anima i protagonisti a un certo punto si scontra con l’imprevedibilità della vita. Con gli esiti più diversi.
È irresistibile il protagonista, il capitano Yoo, con le sue gesta pazzesche e il suo modo di vedere il mondo: come l’idea che difendere la Nazione significhi difendere la vita di ogni singolo cittadino, o che un soldato debba obbedire agli ordini sì, ma anche assumersi la responsabilità di disobbedire a quelli che ritiene ingiusti. Diverte tanto anche il “bromance” (brother romance, legame tra fratelli), l’amicizia del capitano col sergente maggiore.
Il significato del titolo si scopre solo alla fine. Ed è bellissimo.

Voto: 90/100
Su: Rakuten Viki, Netflix in inglese
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da circa 1h + 3 episodi speciali
Anno: 2016
Casa di produzione: KBS e Next Entertainment World
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Song Hye-Kyo (la dottoressa), Song Joong-Ki (il capitano Yoo), Kim Ji-Won (la chirurga dell’esercito), Jin Goo (il sergente maggiore, vice del capitano Yoo), David McInnis (il trafficante d’armi), Cho Tae-Kwan (il dottor Daniel), Kim Byung-Chul (il responsabile delle Forze speciali dislocate a Uruk), Seo Jung-Yeon (la capo infermiera).
Autrice: Kim Eun-sook
Regia: Baek Sang-Hoon

Curiosità: Per i più romantici: Song Joong-Ki e Song Hye-Kyo, i due protagonisti di Descendants of the Sun, si sono sposati poco dopo l’uscita del kdrama, il 31 ottobre 2017. Hanno divorziato meno di due anni dopo, il 27 giugno 2019. Nel 2023, Song Joong-Ki ha sposato Katy Louise Saunders, che interpretò Babi nel film Tre metri sopra il cielo, mamma del suo primo figlio.

Song Joong-Ki e Song Hye-Kyo matrimonio 2017

Il motto: Dopo lunghe ricerche, sono riuscito a scoprire cosa dicono i soldati quando si salutano. Ovvero: ‘단결'(Dan Gyul). È un motto usato come saluto militare, invoca la coesione. Viene tradotto con: «Unità!».

Citazioni: «La guerra è semplice e la pace è difficile. Forse è per questo che i dittatori vivono a lungo».

«… Hai davvero intenzione di coprire le tasse scolastiche di Fatima?»
«Cerco solo di fare quello che posso»
«Non è che così si riesca a cambiare il mondo…»
«Anche se non si può cambiare il mondo, la vita di Fatima cambierà. E dal punto di vista di Fatima, il mondo cambierà. Questo mi basta»


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85/100 – Il kdrama “PREVISIONI D’AMORE” spalanca un mondo su meteo e meteorologi

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Trama: Il kdrama PREVISIONI D’AMORE è ambientato all’Ente meteorologico di Seul: racconta le avventure di alcuni degli esperti che studiano l’andamento degli eventi atmosferici, e danno indicazioni alla popolazione sugli eventuali rischi. Tutto inizia quando l’organico del “Team 2” viene scombussolato: subentra un nuovo capo e vengono arruolati un meteorologo di grande esperienza e uno molto giovane, ma straordinariamente appassionato.

Recensione: Non lasciatevi fuorviare dal titolo da commediola romantica. Il kdrama PREVISIONI D’AMORE è interessantissimo.
È ambientato all’Ente meteorologico di Seul. Visto che la Corea è una delle zone più soggette a fenomeni estremi, quest’ente pubblico ha un potere e una responsabilità enormi. Se dirama un’allerta (ad esempio, forti piogge in arrivo), alle barche può essere vietato di uscire a pesca, o ai tir di circolare, e pazienza per le gravi perdite economiche: il fine è cercare di prevenire catastrofi ancora peggiori, o la perdita di vite umane.
Spalanca un mondo. Siamo abituati ad associare le previsioni meteo ad azioni semplici e banali come aprire un’app, e invece è inimmaginabile quanto sia difficile effettuare delle previsioni del tempo affidabili, quanto debbano essere preparati i veri meteorologi (dalla laurea in geofisica in su) o quanti rischi corrano lavorando sul campo. Per certi versi, alcuni spezzoni di questa serie meriterebbero di essere proiettati nelle scuole.
Sullo sfondo, poi, c’è un’intuizione davvero suggestiva. Come se il modo di comportarsi dell’ozono o delle correnti quando si scontrano, o ancora delle masse d’aria calda e fredda quando si combinano, ricordasse il modo in cui a volte ci comportiamo noi. Quest’intuizione, che avvicina la pioggia, la neve e noi, è piena di poesia.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h/1n10’ (l’ultimo dura 1h23’)
Anno: 2022
Casa di produzione:  JTBC Studios (oggi SLL)
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Min-Young (la direttrice del Team 2), Song Kang (il giovane meteorologo talentuoso), Lee Sung-Wook (il meteorologo che cerca di riavvicinarsi a moglie e figlia), Moon Tae-Yoo (il meteorologo che abita sopra la direttrice del Team 2), Seo Jung-Yeon (la direttrice della stazione sull’isola di Jeju), Kim Mi-Kyung (la mamma della direttrice del Team 2), Jeon Bae-Su (il padre malandrino del giovane meteorologo). 
Regia: Cha Young-Hoon


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90/100 – Nella serie coreana “THE SILENT SEA” ci sono la Terra ormai senz’acqua e una missione spaziale da brivido

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Trama: La serie coreana THE SILENT SEA (traduzione: Il mare della tranquillità) è ambientata in una Terra ormai devastata dalla siccità: uno spietato razionamento dell’acqua ha ridotto alla stremo la popolazione. Un gruppo di astronauti, accompagnato da una astrobiologa, accetta di andare in missione sulla Luna, in una stazione di ricerca chiusa a causa di un misterioso incidente avvenuto cinque anni prima. Bisogna recuperare il campione di un materiale top secret d’importanza vitale.

Recensione: L’immagine di una Terra senz’acqua è terribilmente concreta in questo kdrama. Con poche pennellate, senza indugiare in modo morboso, la serie coreana THE SILENT SEA è capace di evocare lo scenario futuro che ormai abita gli incubi di tutti noi. Non solo. La ricerca della verità durante la missione spaziale è appassionante, e il cast è dei migliori. A cominciare da Gong Yoo, l’astronauta a capo della spedizione, e Bae Doo-Na, l’astrobiologa scelta per affiancare la squadra. Ancora, ci sono volti di CRASH LANDING e Previsioni d’amore
Forse la soluzione del mistero non è tra le più raffinate; ma questa maratona di 6 ore dal sapore profetico (l’umanità sta davvero puntando la luna alla ricerca di riserve idriche!) è capace di dare un senso a una giornata che non va da nessuna parte. Alla fine, viene voglia di ricominciarla da capo. Peccato che certe scene un po’ ansiogene e violente, non la rendano adatta a tutti.

Voto: 90/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 8 episodi da circa 40’ (l’ultimo dura 51’) – Maratona: 6h
Anno: 2021
Casa di produzione: Artist Company
In: I preferiti – I migliori su Netflix
Attori: Gong Yoo (il capitano della missione spaziale), Bae Doo-Na (l’astrobiologa: qui sopra ha la mano sul vetro), Kim Sun-Young (il medico di bordo), Lee Sung-Wook (uno degli astronauti).


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82/100 – Serie coreana “SISYPHUS”: il futuro è nelle mani di una ragazza coraggiosa e intensa e di un genio simpatico da morire

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Trama: Nella serie coreana SISYPHUS, una giovane donna che vive in un mondo futuro completamente devastato, torna indietro nel tempo. Vuole rintracciare il famoso scienziato che, con le sue invenzioni, ha causato questo disastro. Deve riuscire a fermarlo prima che sia troppo tardi.
Il kdrama è noto anche con il titolo SISYPHUS: THE MYTH.

Recensione: Per chi avesse già visto Stranger, l’attore protagonista è lo stesso e riesce a cambiare tanto da lasciare a bocca aperta. SISYPHUS si snocciola tra passato e futuro, catastrofi e possibilità, adrenalina e sentimenti. Qualche scena un po’ violenta c’è; ma anche chi non ama il genere, può fare un tentativo. È una storia da fiato sospeso fino all’ultimo che, una volta finita, lascia come un senso di bene. La ricostruzione del futuro è evocativa, a metà tra i film catastrofici e i videoclip Anni 80. E soprattutto, i due protagonisti sono bravissimi. Non solo Cho Seung-Woo, qui nei panni di uno geniale scienziato, ricco di spessore e simpatico da morire. Anche l’attrice Park Shin-Hye (protagonista di un altro bel kdrama di tecnologie futuristiche e visionarie, Memories of the Alhambra), dà vita a una combattente coraggiosa e intensa.

Voto: 82/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h-1h20′ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Jtbc (oggi SLL)
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Cho Seung-Woo (lo scienziato), Park Shin-Hye (la donna del futuro), Tae In-Ho (il socio del protagonista), Sung Dong-Il (il proprietario del market), Chae Jong-Hyeop (il ragazzo che lavora al ristorante)


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88/100 – Nel kdrama “Mr. Sunshine” c’è una ricostruzione d’epoca impareggiabile (e un samurai imperdibile)

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Trama: Il kdrama Mr. Sunshine è ambientato tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, quando la Corea era terra di conquista oltre che del Giappone, di Russia a Stati Uniti. Segue le vicende di un bambino coreano di umilissime origini che, per sfuggire a chi vuole ucciderlo, scappa Oltreoceano. Torna in Corea tanti anni dopo, nella vesti di ufficiale americano. Il suo destino incrocia quello di una ragazza nobile che in segreto combatte per la resistenza, del suo promesso sposo, della proprietaria di un albergo, e di un samurai della yakuza (organizzazione criminale giapponese).

Recensione: Mr. Sunshine è un capolavoro imperdibile da diversi punti di vista. La scenografia è preziosa, il cast di primo livello e, soprattutto, si imparano più cose sulla Corea vedendolo, di quante se ne siano mai imparate a scuola (ammesso che nelle nostre scuole si sia mai insegnato qualcosa della storia asiatica…). Soprattutto, colpisce come esprima lo spirito della Resistenza coreana, come riesca a dare valore al sacrificio dei combattenti nonostante la potenza dell’invasore si sia dimostrata schiacciante.  Per questo, il voto finale è alto. 
Attenzione, però, al finale. Dopo 24 coinvolgentissimi episodi, circa 30 ore di visione, ci sono aspetti che non sono all’altezza. L’impressione è che il destino di alcuni personaggi principali sia stato forzato per motivi ideologici, o comunque estranei alla logica della storia in sé. 
P.S.
A parziale giustificazione dell’autrice Kim Eun-Sook: per noi è difficile immaginare quanto sia delicato per i coreani il tema della dominazione giapponese. Ci sono ferite (ad esempio, quella delle cosiddette «donne di conforto», leggi qui) ancora oggi aperte e molto dolorose. È inevitabile che un kdrama così centrato sull’argomento Occupazione rischi di scatenare polemiche e che per gli autori mantenere la rotta sia un’impresa.

Voto: 88/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 24 episodi da 1h-1h10′ circa
Anno: 2018
Casa di produzione: Hwa&Dampictures e Studio Dragon
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Lee Byung-hun (il coreano diventato ufficiale americano), Kim Tae-Ri (la nobile protagonista), Yoo Yeon-Seok (il samurai), Kim Min-Jung (la gestrice dell’albergo), Kim Ji-Won (la ragazza muta), David Lee McInnis (il superiore del protagonista), Lee Seung-Joon (il sovrano coreano), Lee Jung-Eun (la governante).
Regia: Jung Ji-Hyun
Scritto da: Kim Eun-sook

Citazioni: «Un proverbio arabo dice: Un esercito di pecore condotto da un leone sconfiggerebbe un esercito di leoni condotto da una pecora»

«Perché io devo proteggere, e lui invece può uccidere?»
«Un uomo che offre protezione con ogni mezzo necessario, e un uomo che non permetterà che vengano compiuti errori. Ecco la differenza tra un uomo che scala il muro e un uomo che entra dalla porta»

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