Category: Ne muoiono un sacco

65/100 – Il kdrama “SQUID GAME 1 e 2” e le occasioni perdute (la stagione 3 esce il 27 giugno)

Trama: Nella stagione 1 del kdrama SQUID GAME, 456 persone accettano di partecipare a un misterioso gioco. Devono affrontare diverse prove, per lo più giochi da bambini come “Un, due, tre: Stella!”. Al vincitore spetta un montepremi da oltre 30 milioni di euro. A tutti gli altri la morte. Nella stagione 2, il vincitore non ha dimenticato la carneficina e il dolore: è deciso a rintracciare gli organizzatori per far saltare, una volta per tutte, il sanguinario gioco.
La stagione 3 debutterà il 27 giugno 2025.

Recensione stagioni 1 e 2: Sul versante horror, SQUID GAME è fatto davvero bene. L’idea che “Un, due, tre: stella!” possa finire in una carneficina è forte. La cornice da scuola materna, poi, con pastelli, formine e persino il personale con le uniformi fucsia, acuisce l’inquietudine. Funziona in entrambe le stagioni.
Tuttavia, se nella stagione 1 SQUID GAME sembrava avere anche ambizioni di critica sociale e riflessione (ma non riusciva a fare il salto, restava solo una delle possibili fotografie della disperazione umana), nella 2 ambisce solo, e in modo palese, a diventare una lunga serialità. Il ritmo rallenta, se non frena, si gettano le basi per una stagione 3 (in uscita nel 2025, pare), senza, però, che in questa 2 succeda veramente qualcosa. Peggio ancora, la sceneggiatura perde originalità, punta sempre sulle stesse trovate e molti colpi di scena sono addirittura prevedibili. Peccato perché il cast, già notevole, si è arricchito di bravi attori, da Im Si-Wan protagonista di RUN ON, a Lee Jin-Uk, protagonista di BULGASAL. Il consiglio, al momento, è di fermarvi alla stagione 1.

Voto: 65/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 
S1: 9 episodi da circa 1h (uno dura 33’)
S2: 7 episodi da 51′ a 1h16′
S3: inedita: uscirà il 27 giugno 2025
Anno: 202120242025
Casa di produzione: Siren Pictures Inc
Attori: Personaggi fissi: Lee Jung-Jae (il concorrente 456), Lee Byung-Hun (Front Man), Wi Ha-Joon (il poliziotto), Gong Yoo (il reclutatore).
Stagione 1: Park Hae-Soo (l’amico laureato), Oh Young-Soo (l’anziano, il concorrente n. 001), Tripathi Anupam (il ragazzo pakistano), Heo Sung-Tae (il capo della gang), Kim Young-Ok (l’anziana madre del protagonista).
Stagione 2: Im Si-Wan (il venditore di criptovalute), Kang Ha-Neul (l’ex soldato della marina), Park Sung-Hoon (l’ex soldato che sta cambiando sesso), Lee Jin-Uk (il pittore con la figlia ammalata di leucemia).

Curiosità: Secondo primaonline.it, la stagione 1 di questa serie coreana è stata da record: ha conquistato 111 milioni di utenti in tutto il mondo nei primi 28 giorni, arrivando a totalizzare 1,6 miliardi di ore di visualizzazioni. Anche la stagione 2 ha iniziato all’insegna del record, superando le 50 milioni di visualizzazioni nei primi quattro giorni.

Sebbene in un’intervista video a Variety, il creatore Hwang Dong-hyuk avesse spiegato che il kdrama SQUID GAME inizialmente non prevedeva un sequel, ha poi annunciato la seconda stagione con una lettera pubblicata sul profilo Instagram della serie: «Inizia un nuovo turno di gioco. Ci sono voluti dodici anni per dar vita a SQUID GAME lo scorso anno, ma sono bastati dodici giorni per farne la serie Netflix più popolare di sempre. In qualità di sceneggiatore, regista e produttore di SQUID GAME, rendo omaggio ai fan di tutto il mondo. Grazie per aver guardato e apprezzato la nostra serie. Gi-hun sta tornando. Front Man sta tornando. È in arrivo la seconda stagione. Potrebbe riapparire l’uomo in giacca e cravatta con i ddakji. E conoscerai anche Cheol-su, il fidanzato di Young-hee. Continua a seguirci per un nuovo turno di gioco».
La stagione 2 ha debuttato il 26 dicembre 2024. Seguirà una stagione 3 nel 2025. E non è detto che la saga finisca.
Intanto, il 22 novembre 2023 è uscito su Netflix un reality ispirato alla serie tv, Squid Game: La sfida (clicca qui).


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60/100 – Kdrama “I segugi”, scazzottate e adrenalina: nel 2025 esce la stagione 2

Trama: Due bravi ragazzi, pugili promettenti, finiscono col combattere uno strozzino spietato contando sull’aiuto di un ex strozzino redento.

Recensione: È una miniserie simpatica, ideale per ravvivare una giornata uggiosa. Ha un impianto un po’ sgangherato, sembra indecisa tra la violenza dura e le gag alla Bud Spencer e Terence Hill. Ma, a meno che le scene di violenza non vi diano fastidio (e allora lasciate perdere, non vale di sforzarsi), basta godersi lo svago senza chiedere troppo. Nel 2025 uscirà la stagione 2.

Voto: 60/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 8 episodi da 1h circa – Maratona: 8h e 3′
Anno: 2023 – S2 in uscita nel 2025
Casa di produzione: Studio N, Seed Film, Seven Osix
Attori: Woo Do-Hwan (il pugile protagonista), Lee Sang-Yi (il pugile co-protagonista), Park Sung-Woong (lo strozzino cattivo).


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70/100 – Kdrama “HELLBOUND 1 e 2”: l’attesa valeva la pena

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Trama: Nel kdrama HELLBOUND (traduzione: patto con l’inferno) iniziano a diventare virali su Internet degli agghiaccianti filmati dove le persone vengono fatte fuori in modo violentissimo da mostri ultraterreni apparsi improvvisamente dal nulla. Si scopre che la data esatta e l’ora di queste esecuzioni erano state preannunciate alle vittime da misteriose apparizioni incorporee.
Il leader di una setta chiamata “La nuova verità” interpreta questi eventi come una punizione divina; un detective (che ha una storia personale molto dolorosa) cerca di indagare con obiettività; un’avvocata prende a cuore le vittime predestinate. Intanto, le morti atroci si susseguono e il mondo precipita a poco a poco in un caos, tra fanatici, persone che lucrano sulla disperazione altrui, e un governo che non riesce più a tenere le redini.

Recensione: Capita che una serie coreana all’inizio ti lasci un po’ interdetto, ma poi riesca a sorprenderti. Succede anche con HELLBOUND. Nella prima stagione, la scarica di adrenalina è piuttosto scarsa. Non sembra all’altezza di Kingdom, Squid Game (anche se quando uscì fu più acclamata) e nemmeno di serie americane modello Stranger Things. Unica nota un po’ intrigante: più dei mostri assassini, a inquietare sono le persone pronte a tutto, persino a uccidere, pur di non doversi fare delle domande. Nella seconda stagione, uscita tre anni dopo, non solo arrivano delle risposte nient’affatto scontate, ma il messaggio finale è pieno di senso, ed è molto commovente.

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: S1: 6 episodi da 42′ a 1h – S2: 6 episodi da 40′ a 57′
Anno: 20212024
Casa di produzione: Climax Studio
In: I migliori su Netflix
Attori: Yoo Ah-In (il leader della setta La nuova verità, stagione 1), Kim Sung-Cheol (il leader della setta La nuova verità, stagione 2), Kim Hyun-Joo (l’avvocata), Yang Ik-June (il detective), Ryoo Kyung-Soo (l’apostolo più infervorato della Nuova verità), Lee Re (la figlia del detective).

Curiosità:
Nella seconda stagione, Yoo Ah-In è stato rimpiazzato da Kim Sung-Cheol perché è stato messo sotto indagine: secondo il Korea Times, era sospettato di aver usato abitualmente farmaci che inducono il sonno per scopi non medici, in violazione alla legge sul controllo degli stupefacenti.

Il regista è Yeon Sang-Ho, lo stesso di Train To Busan, il famoso horror con Gong Yoo.

La serie è tratta da un manhwa (fumetto coreano), di cui esiste una versione cartacea anche in Italia (due volumi pubblicati da Panini). Per leggere la versione webtoon, clicca qui. Gli autori del manhwa, Yeon Sang-ho e Choi Kyu-sok, hanno collaborato anche alle serie tv. Ma tra le due opere ci sono delle differenze, come la conclusione della prima stagione del kdrama.


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90/100 – Gli introvabili: kdrama “Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo”

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Trama: Nel kdrama Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo, una giovane donna tradita dal suo fidanzato e sull’orlo della disperazione si getta in uno specchio d’acqua per salvare una persona in difficoltà. Quando riesce a risalire in superficie si ritrova nei panni di una nobile all’epoca della dinastia Goryeo (attorno all’anno 1000, il medioevo coreano) e il suo destino si intreccia con quello dei numerosi figli del re.

Che cosa significa il titolo: Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo significa letteralmente “Amanti della luna: cuore scarlatto nell’epoca Goryeo”. La parola Ryeo è dunque riferita all’ambientazione storica. Il kdrama è tratto da un romanzo cinese, ed esiste anche una versione televisiva cinese antecedente alla coreana. La parola Ryeo è stata aggiunta proprio per distinguere i due lavori.

Recensione: Il volto limpido della protagonista è il segreto di questo romantico kdrama, che resta incredibilmente impresso. Racconta una storia d’amore di una profondità inaspettata, mostra tanto di quel che può accadere in un cuore, di come l’amore possa disperdersi o, d’altra parte, di come possa dimostrarsi più forte di ogni cosa.
Ruota attorno a numerosi personaggi, e tutti trovano modo e spazio di spiccare e appassionare. La cura dell’ambientazione storica è nulla confrontata con kdrama come Mr. Sunshine, ad esempio. Ma compensa in slancio, romanticismo e freschezza quel che gli manca in precisione. C’è da sperare che qualche piattaforma si decida a recuperarlo e a trasmetterlo al più presto.
Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo è un altro di quei kdrama, come The Heirs, che hanno lanciato tanti attori poi diventati stelle.

Voto: 90/100
Su: nessuna piattaforma, solo Dvd
Durata: 20 episodi da 1h
Anno: 2016
Casa di produzione: BaramiBunda inc, GT Entertainment, NBCUniversal International Television, YG Entertainment
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amore
Attori: IU (la protagonista nell’epoca Goryeo), Lee Joon-Gi (il principe sfregiato), Kang Ha-Neul (il principe sposato), Nam Joo-Hyuk (il principe artista), Ji Soo (il principe che ama combattere), Byeon Woo-Seok (cameo: è il fidanzato che molla la protagonista nel presente)
Regia: Kim Kyu-Tae

Curiosità: Immediatamente dopo la messa in onda, si è iniziato a parlare di una seconda stagione di Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo (nella versione cinese esiste). Ma la voce, nonostante continui a circolare, al momento non ha fondamento.


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2,0 / 5
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98/100 – Il kdrama “La creatura di GyeongSeong 1 e 2” tra mostri, sangue e cuore

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Trama: La prima stagione del kdrama La creatura di GyeongSeong è ambientata nella Corea del 1945, ancora occupata dal Giappone. Nei sotterranei di un ospedale prestigioso riservato ai notabili giapponesi, sono stati segretamente imprigionati centinaia di coreani rapiti per condurre raccapriccianti esperimenti umani. Il proprietario di un banco dei pegni, all’apparenza cinico e interessato solo ai soldi, si ritrova suo malgrado coinvolto nella faccenda.
La seconda stagione è ambientata ai giorni nostri: invece che in un ospedale, gli esperimenti umani vengono condotti in segreto da un’azienda biotech.

Recensione 1° stagione: È proprio bello questo kdrama. Serve un po’ di stomaco forte almeno per un paio di puntate, ma poi ci si abitua. E nel frattempo la storia ti cattura. L’atmosfera profuma di fiori di ciliegio, il protagonista è simpaticissimo (dopo Itaewon, un’altra toccante interpretazione di Park Seo-Jun), c’è suspence, emozione, romanticismo. E sono belli i dialoghi, quello che mettono a fuoco della violenza, delle persone… È affascinante persino il mostro. È strano avere un senso di nostalgia per una serie horror. Eppure, La creatura di GyeongSeong fa questo effetto. Quando finisce la prima stagione, l’idea che ce ne sia una seconda consola.

Recensione 2° stagione: Non so se quello che dice sull’amore sia vero. Ma l’idea di due persone innamorate che si ritrovano dopo tanto tempo, e nel frattempo la vita ha cercato di farle diventare mostri, eppure loro non hanno dimenticato, è bellissima.
Alla fine della prima stagione avevo dato alla serie 90. Ma ora passa a 98/100.
P.S. Potrebbe diventare una triologia.

Voto: 98/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: Stagione 1: 10 episodi da 1h10’ circa / S2: 7 episodi da 40′-50′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Story & Pictures Media (ex AStory), Kakao Entertainment, Studio Dragon
In: I preferiti – I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Seo-Jun (il proprietario del banco dei pegni), Han So-Hee (la ragazza che lavora come segugio), Jo Han-Chul (il padre della ragazza, segugio anche lui), Kim Hae-Suk (l’impiegata del banco dei pegni), Wi Ha-Joon (il rivoluzionario, miglior amico del protagonista).
L’autrice: Kang Eun-Kyung.


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3,0 / 5
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78/100 – Kdrama “Song of the Bandits”: azione selvaggia e animo romantico

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Trama: Il kdrama Song of the Bandits è ambientato negli Anni 20. La Corea è sotto il dominio giapponese. Un coreano, soldato dell’esercito nipponico, rompe i rapporti con il corpo d’armata e con il suo vecchio superiore, e lascia Seul per spostarsi a nord. Nel cuore ha una donna che non ha mai dimenticato; sulle spalle un grave senso di colpa. In cerca di redenzione arriva a Gando, un territorio di frontiera sul punto di esplodere: la terra è cinese, i cittadini sono coreani e i soldi sono giapponesi; ma, a spadroneggiare, sono le bande di fuorilegge.

Recensione: Se sparatorie e sangue non vi disturbano, Song of the Bandits è da vedere. Anche perché c’è molto di più dentro. L’atmosfera è da western (visto che siamo in Asia, alcuni dicono «eastern»): cavalli, pistole, polvere, banditi e una sigla da film di Tarantino. Ma il punto di partenza è completamente diverso.
Qui gli eroi non sono i cowboy (che oltretutto, in realtà, avevano poco di eroico visto che stavano rubando la terra agli indiani…). Sono i coreani che cercano di ribellarsi ai soprusi dell’invasore giapponese. Il kdrama punta l’obiettivo su una banda di fuorilegge da leggenda che ne combina di tutti i colori per difendere la propria casa. C’è divertimento, adrenalina. È impossibile non fare il tifo. Soprattutto per il protagonista, il capobanda, che combatte come pochi, e ama in modo molto romantico.

Voto: 78/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa
Anno: 2023
Casa di produzione: Studio Dragon, Urban Works Media, Baram Pictures
Durata: 9 episodi da 50’-1h10′ circa – Maratona: 7h e 39′
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Kim Nam-Gil (l’ex soldato protagonista), Seohyun (la responsabile delle ferrovie), Yoo Jae-Myung (l’ex generale dell’Esercito dei giusti), Lee Ho-Jung (la pistolera), Lee Hyun-Wook (l’ex proprietario del protagonista), Kim Do-Yoon (il tiratore scelto con gli occhiali), Lee Jae-Kyoon (combatte con le asce), Cha Yub (il combattente più grosso).

Curiosità: Song of the bandits è una storia di fantasia, ma l’ambientazione non lo è affatto. Si svolge poco prima dell’oscura pagina storica del massacro di Gando. Nel 1920 i giapponesi stesero un piano di sterminio della popolazione coreana insediata nelle zone della Manciuria. Osteggiati dagli eserciti della resistenza, i giapponesi attuarono una serie di rappresaglie a scapito dei civili nei villaggi: nell’area di Gando, in quattro settimane, uccisero più di 3.400 persone (fonte: Wikipedia).


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70/100 – Kdrama “KINGDOM”: questi zombie coreani del 1600 conquisterebbero chiunque

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Trama: Il kdrama KINGDOM è ambientato nella Corea del 1600. In una terra martoriata dalla povertà, la corte reale cerca di nascondere un fatto inquietante. Dopo essere morto, il re è risorto come uno zombie e nottetempo fa strage di servitori. È colpa di un male misterioso, che in modo fortuito valica le mura del Palazzo e inizia a diffondersi tra la povera gente sempre più velocemente. Accompagnato da un servitore fedele, il principe ereditario parte in missione per indagare sulle radici della piaga. Ad aiutarlo, una coraggiosa esperta di arti mediche. Ad ostacolarlo, oltre agli attacchi degli zombie, la codardia e l’egoismo dei ricchi e la brama di potere della regina.

Recensione: KINGDOM è un horror in piena regola, ci sono i morti viventi affamati di carne umana, e fa parecchia impressione in diversi punti (non è un kdrama per tutti). L’adrenalina è assicurata. Ma più ancora delle scene truculente, a catturare l’attenzione è l’avvincente trama. Uno scorcio di tardo Medioevo, una corte reale corrotta, lotte di potere, grandi battaglie e una domanda che aleggia su tutto: perché sta succedendo questo? Gli smembramenti non si fermano fino alla fine. Ma a brillare più di tutto è il desiderio di risolvere il mistero. 

Voto: 70/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: S1: 6 episodi da circa 50′ – S2: 6 episodi da 36′ a 52′ – Maratona: 9h e 37′
Anno: 2019
Casa di produzione: AStory (è stato il secondo kdrama prodotto su commissione per Netflix dopo LOVE ALARM)
In: I migliori su Netflix
Attori: Bae Doo-Na, o Bae Doona (l’esperta di arti mediche), Ju Ji-Hoon (il principe ereditario)

Curiosità: È stato girato un episodio speciale prequel, ovvero ambientato prima degli eventi delle stagioni principali, KINGDOM: ASHIN OF THE NORTH. È attesa una terza stagione, ma non ci sono notizie significative al riguardo.


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72/100 – Il kdrama “L’AFFETTO REALE” è sorprendentemente romantico

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Trama: La serie coreana L’AFFETTO REALE è ambientata in epoca Joseon. La moglie del principe ereditario dà alla luce due gemelli. Il maschio è destinato a diventare re, la femmina a venire uccisa. Ma la principessa neomamma fa in modo che la piccola venga portata via in segreto e cresciuta nell’anonimato, come una cameriera orfana. Quando, anni dopo, il maschio destinato a diventare re viene ucciso, questa sorella cresciuta lontana dalla corte si ritrova costretta a prendere il suo posto. Fingendo di essere un uomo.

Recensione: L’AFFETTO REALE è stato uno dei primi kdrama che Netflix ha distribuito settimanalmente, due episodi alla volta. All’inizio era un appuntamento imperdibile. Il kdrama era straordinariamente romantico: i sentimenti dei protagonisti diventavano sempre più profondi nonostante apparissero fuor di luogo agli occhi di tutti, persino a loro stessi; un legame che si rafforzava facendosi beffe di pericoli sempre più incombenti, sempre più gravi. Non si riusciva a immaginare l’epilogo. Inoltre, era indovinato il registro narrativo: mentre la tensione continuava a crescere, e non mancavano colpi di scena drammatici, l’intreccio restava pieno di sfumature divertenti e sognanti. 
Peccato per la seconda parte. Alcune scene molto attese, che avrebbe dovuto essere l’apice di un crescendo, si sono invece rivelate piuttosto banali, oltre che poco plausibili, facendo perdere d’efficacia all’opera in generale. 

Voto: 72/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 20 episodi da circa 1h’/1h10’
Anno: 2021
Casa di produzione: Story Hunter Production e Monster Union
In: I più bei kdrama d’amoreI migliori su Netflix
Attori: Park Eun-Bin (il principe ereditario), Ro Woon (il precettore reale: Ro Woon è il nome d’arte di Kim Seok-woo. È un membro della boy band K-pop SF9), Choi Byung-Chan (la guardia del corpo del re), Bae Yoon-Kyoung (la figlia del ministro), Baek Hyun-Joo (la dama di corte), Ko Kyu-Pil (l’eunuco).

Curiosità: Il kdrama, tratto da un manhwa (fumetto coreano), è una riproposizione di un kdrama del 2016, Moonlight Drawn by Clouds, interpretato dal protagonista di Record of Youth Park Bo-Gum, tra le serie disponibili sul catologo Netflix in inglese.


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85/100 – Kdrama “Narcosantos”: la miniserie che quasi quasi faceva scoppiare una guerra

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Trama: Nel kdrama Narcosantos, un meccanico sudcoreano mantiene a stento la propria famiglia. Per migliorare le cose si trasferisce in Suriname: vuole avviare un’impresa per importare nel suo Paese le razze, una varietà di pesce disprezzata in Sudamerica ma amatissima in Corea. L’idea sembra buona. Tuttavia, non immagina quanto il piccolo Stato a nord del Brasile sia devastato dal narcotraffico, dalla violenza e dalla corruzione a tutti i livelli. 

Recensione: Ben scritto e altrettanto ben girato, ma molto violento. Si fatica a credere che sia una storia vera. Si ispira alle vicende di un signore della droga coreano in questo piccolo Stato a nord del Brasile. Una storia a dir poco pazzesca. Ne dà la misura una dichiarazione del regista Yoon Jong-bin al KoreaHerald: ha ammesso di aver dovuto lasciare fuori dalla serie certi fatti perché erano così incredibili che sarebbero sembrati inventati. Da vedere assolutamente, a patto di non farvi preconcetti sul Suriname: come spiegato nella sezione Curiosità, questo aspetto della serie ha creato tensioni non da poco.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 6 episodi da circa 1h (il primo dura 51’ – l’ultimo 1h8’) – Maratona: 6h e 9′
Anno: 2022
Casa di produzione: Moonlight Film e Perfect Storm Film Inc
In: I migliori su Netflix
Attori: Hwang Jung-Min (il pastore) e Ha Jung-Woo (il meccanico che avvia un’impresa in Suriname), Yoo Yeon-Seok (l’avvocato consulente), Jo Woo-Jin (il braccio destro del pastore), Park Hae-Soo (il capo squadra dei servizi segreti), Choo Ja-Hyun (la moglie del protagonista)

Curiosità: Alla conferenza stampa di presentazione a Seul il regista Yoon Jong-bin ha rivelato che Narcosantos avrebbe dovuto essere un film. Solo quando ha letto la sceneggiatura ha cambiato idea e ha optato per una miniserie: si è reso conto che ridurre la storia in due ore avrebbe significato privarla degli aspetti che lo avevano interessato di più (fonte: TheKoreaTimes).
Il kdrama ha avuto un’ottima accoglienza su Netflix (fonte: IndiaTimes).
Ad accoglierlo negativamente è stato, invece, il Suriname, e cioè il piccolo Paese a nord del Brasile dov’è ambientato: «Il Suriname non è più lo Stato del narcotraffico come appare su Netflix», ha commentato Albert Ramdin, il ministro degli Esteri in carica quand’è uscita la serie, in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Governo. Nella serie (in Corea del Sud s’intitola direttamente Suriname), il Paese appare intriso di violenza, spaccio e corruzione a tutti i livelli, dalle gang di quartiere alla polizia, ai palazzi della politica. «Sta creando una percezione negativa. Il mondo intero vede queste cose, quindi questo non va bene», ha polemizzato Ramdin. Non solo: ha minacciato azioni legali contro i produttori del kdrama e proteste diplomatiche al governo sudcoreano. Alla fine, l’ambasciata coreana in Venezuela (responsabile anche per il Suriname), si è sentita in dovere di avvertire i residenti coreani in Suriname di prestare particolare attenzione alla loro sicurezza (fonte: Reuters).


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90/100 – Nella serie coreana “THE SILENT SEA” ci sono la Terra ormai senz’acqua e una missione spaziale da brivido

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Trama: La serie coreana THE SILENT SEA (traduzione: Il mare della tranquillità) è ambientata in una Terra ormai devastata dalla siccità: uno spietato razionamento dell’acqua ha ridotto alla stremo la popolazione. Un gruppo di astronauti, accompagnato da una astrobiologa, accetta di andare in missione sulla Luna, in una stazione di ricerca chiusa a causa di un misterioso incidente avvenuto cinque anni prima. Bisogna recuperare il campione di un materiale top secret d’importanza vitale.

Recensione: L’immagine di una Terra senz’acqua è terribilmente concreta in questo kdrama. Con poche pennellate, senza indugiare in modo morboso, la serie coreana THE SILENT SEA è capace di evocare lo scenario futuro che ormai abita gli incubi di tutti noi. Non solo. La ricerca della verità durante la missione spaziale è appassionante, e il cast è dei migliori. A cominciare da Gong Yoo, l’astronauta a capo della spedizione, e Bae Doo-Na, l’astrobiologa scelta per affiancare la squadra. Ancora, ci sono volti di CRASH LANDING e Previsioni d’amore
Forse la soluzione del mistero non è tra le più raffinate; ma questa maratona di 6 ore dal sapore profetico (l’umanità sta davvero puntando la luna alla ricerca di riserve idriche!) è capace di dare un senso a una giornata che non va da nessuna parte. Alla fine, viene voglia di ricominciarla da capo. Peccato che certe scene un po’ ansiogene e violente, non la rendano adatta a tutti.

Voto: 90/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 8 episodi da circa 40’ (l’ultimo dura 51’) – Maratona: 6h
Anno: 2021
Casa di produzione: Artist Company
In: I preferiti – I migliori su Netflix
Attori: Gong Yoo (il capitano della missione spaziale), Bae Doo-Na (l’astrobiologa: qui sopra ha la mano sul vetro), Kim Sun-Young (il medico di bordo), Lee Sung-Wook (uno degli astronauti).


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