Category: Agenti segreti che fanno cose pazzesche

80/100 – La serie coreana “Snowdrop” ha i ritmi della “Casa di carta”. Ma è mille volte più bella

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Trama: La serie coreana Snowdrop si svolge nel 1987, alla vigilia dei Giochi di Seul. Una matricola universitaria, ospite di un collegio femminile, si invaghisce di un ragazzo incontrato a un appuntamento al buio. Una sera, quel ragazzo si intrufola nel collegio femminile dalla finestra, coperto di sangue…

Recensione: La vera rivelazione è l’ambientazione storica. Al di là delle polemiche sull’esattezza della ricostruzione (vedi la sezione “Curiosità”), fa luce sul difficile periodo della transizione di fine Anni 80, quando la Corea del Sud passò da un regime ai primi singulti di democrazia. Ma riesce anche a far emergere molto degli stati d’animo dei protagonisti, coinvolgendo ed emozionando. La storia d’amore ha qualcosa di così innocente che incanta.

Voto: 80/100
Su: Disney Plus
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 16 episodi da 1h30’ circa
Anno: 2021
Casa di produzione: Jtbc (oggi SLL)
In: I più bei kdrama d’amore
Attori: Jung Hae-In (il ragazzo protagonista), Kim Ji-Soo (la studentessa protagonista: è un membro delle Blackpink, famosissima band femminile di Kpop), Jang Seung-Jo (l’agente sudcoreano), Yoo In-Na (la dottoressa), Kim Jung-Nan (la matrigna della protagonista), Jung Ae-Ri (la segretaria dell’alto ufficiale nordcoreano), Park Sung-Woong (il politico che cerca di fare carriera), Baek Ji-Won (la modista), Heo Jun-Ho (il padre della protagonista), Yoon Se-Ah (la direttrice del collegio), Kim Hye-Yoon (la segretaria del collegio), Song Geon-Hee (il fratello soldato della protagonista)

Che cosa significa il titolo Snowdrop? Snowdrop è una parola inglese, vuol dire bucaneve. È il nome del noto fiore che sboccia bucando il gelo.

Curiosità: Molti attori hanno recitato anche in un altro kdrama dove si parla molto di Corea del Nord, CRASH LANDING ON YOU: Kim Jung-Nan è una delle amiche nordcoreane di Yoon Se-Ri; Jung Ae-Ri interpreta la mamma del capitano Ri; Park Sung-Woong è il tassista che canta in macchina.

Snowdrop è stata oggetto di polemiche dalla ferocia inimmaginabile (per noi) riguardanti l’esattezza della ricostruzione storica.
In Corea, l’argomento della fedeltà storica dei kdrama è particolarmente sentito (le serie hanno anche la “mission” di valorizzare e far conoscere la storia del Paese), tanto più quando si tocca un periodo doloroso e ancora così vivo nella memoria di tanti. Nel 1987 era in carica quello che sarebbe stato l’ultimo di una serie di governi nati da colpi di Stato militari. Si andava verso la cosiddetta democraticizzazione della Corea del Sud. Ma quello che ancora accadeva, i soprusi, la repressione, era feroce.
Secondo la Yonhap News Agency (agenzia stampa coreana), i problemi per Snowdrop sono iniziati ancora prima della messa in onda, quando sono trapelate parte della trama e la descrizione dei protagonisti. L’accusa principale era che il kdrama denigrasse il valore del Movimento democratico dando invece un’immagine positiva dell’intelligence statale (accusata in realtà di abusi di potere a non finire, compresa la tortura e la persecuzione di dissidenti politici e attivisti dagli Anni 60 agli Anni 80). Di più: secondo i critici, Snowdrop avrebbe potuto indurre gli spettatori a credere che ci fossero le spie nordcoreane dietro le rivolte pro-democrazia, finendo con l’avallare la scusa usata dai governi autoritari del Sud per reprimere nel sangue ogni tentativo di protesta.
La produzione del kdrama ha cercato di minimizzare. Alla conferenza stampa di presentazione, il regista Jo Hyun -tak ha raccontato che sì, il progetto aveva preso spunto da una storia vera (la sceneggiatrice Yoo Hyun-mi si era ispirata a un libro di memorie di un disertore nordcoreano, fuggito da un campo di prigionia politico). Ma le vicende narrate, ad eccezione appunto della cornice storica, ovvero che nel 1987 il Paese fosse sotto un regime militare e che fosse imminente l’elezione di un presidente, erano tutte fittizie.
Tuttavia, le proteste, le petizioni per chiedere che il kdrama fosse cancellato, sono andate avanti. Tanto che alcuni investitori pubblicitari hanno preferito ritirare i loro prodotti e persino location della serie hanno chiesto di non essere citate nei credits. Snowdrop alla fine è stata trasmessa per intero, anche se sembra che la Jtbc ne abbia “accelerato” la messa in onda raggruppando più episodi alla volta, pur di chiudere al più presto l’intero capitolo.


Il signor Moon
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60/100 – Nel kdrama “MAN TO MAN”, una spia super in gamba è costretta a fare il bodyguard di un vip capriccioso

Trama: Nel kdrama MAN TO MAN, un agente segreto con il sangue freddissimo, capaci di uscire da ogni brutta situazione, è costretto a fingersi il bodyguard di un attore famoso, che ha una manager un po’ scombinata ma simpatica, per portare a termine una complessa missione.

Recensione: Se volete divertirvi un po’ con gli agenti segreti e non avete voglia di cose complesse o troppo coinvolgenti, MAN TO MAN è una buona scelta. È divertente, ben recitato e si vede fino alla fine quasi senza accorgersene.

Voto: 60/100
Su: Netflix e Rakuten Viki
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h circa
Anno: 2017
Casa di produzione: Jtbc (oggi SLL)
Attori: Park Hae-jin (la spia protagonista), Kim Min-Jung (l’agente del divo), Park Sung-Woong (il divo), David Lee (collega del protagonista),
Scritto da: Kim Won-Suk

Curiosità: Song Joong-ki, protagonista di Descendants of the Sun e Vincenzo, fa un cameo nei panni dell’impiegato della banca.


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85/100 – Kdrama “Narcosantos”: la miniserie che quasi quasi faceva scoppiare una guerra

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Trama: Nel kdrama Narcosantos, un meccanico sudcoreano mantiene a stento la propria famiglia. Per migliorare le cose si trasferisce in Suriname: vuole avviare un’impresa per importare nel suo Paese le razze, una varietà di pesce disprezzata in Sudamerica ma amatissima in Corea. L’idea sembra buona. Tuttavia, non immagina quanto il piccolo Stato a nord del Brasile sia devastato dal narcotraffico, dalla violenza e dalla corruzione a tutti i livelli. 

Recensione: Ben scritto e altrettanto ben girato, ma molto violento. Si fatica a credere che sia una storia vera. Si ispira alle vicende di un signore della droga coreano in questo piccolo Stato a nord del Brasile. Una storia a dir poco pazzesca. Ne dà la misura una dichiarazione del regista Yoon Jong-bin al KoreaHerald: ha ammesso di aver dovuto lasciare fuori dalla serie certi fatti perché erano così incredibili che sarebbero sembrati inventati. Da vedere assolutamente, a patto di non farvi preconcetti sul Suriname: come spiegato nella sezione Curiosità, questo aspetto della serie ha creato tensioni non da poco.

Voto: 85/100
Su: Netflix
Lingua: Doppiato in italiano
Durata: 6 episodi da circa 1h (il primo dura 51’ – l’ultimo 1h8’) – Maratona: 6h e 9′
Anno: 2022
Casa di produzione: Moonlight Film e Perfect Storm Film Inc
In: I migliori su Netflix
Attori: Hwang Jung-Min (il pastore) e Ha Jung-Woo (il meccanico che avvia un’impresa in Suriname), Yoo Yeon-Seok (l’avvocato consulente), Jo Woo-Jin (il braccio destro del pastore), Park Hae-Soo (il capo squadra dei servizi segreti), Choo Ja-Hyun (la moglie del protagonista)

Curiosità: Alla conferenza stampa di presentazione a Seul il regista Yoon Jong-bin ha rivelato che Narcosantos avrebbe dovuto essere un film. Solo quando ha letto la sceneggiatura ha cambiato idea e ha optato per una miniserie: si è reso conto che ridurre la storia in due ore avrebbe significato privarla degli aspetti che lo avevano interessato di più (fonte: TheKoreaTimes).
Il kdrama ha avuto un’ottima accoglienza su Netflix (fonte: IndiaTimes).
Ad accoglierlo negativamente è stato, invece, il Suriname, e cioè il piccolo Paese a nord del Brasile dov’è ambientato: «Il Suriname non è più lo Stato del narcotraffico come appare su Netflix», ha commentato Albert Ramdin, il ministro degli Esteri in carica quand’è uscita la serie, in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Governo. Nella serie (in Corea del Sud s’intitola direttamente Suriname), il Paese appare intriso di violenza, spaccio e corruzione a tutti i livelli, dalle gang di quartiere alla polizia, ai palazzi della politica. «Sta creando una percezione negativa. Il mondo intero vede queste cose, quindi questo non va bene», ha polemizzato Ramdin. Non solo: ha minacciato azioni legali contro i produttori del kdrama e proteste diplomatiche al governo sudcoreano. Alla fine, l’ambasciata coreana in Venezuela (responsabile anche per il Suriname), si è sentita in dovere di avvertire i residenti coreani in Suriname di prestare particolare attenzione alla loro sicurezza (fonte: Reuters).


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72/100 – Il kdrama “VAGABOND” è un unico inseguimento pazzesco

Trama: Nel kdrama VAGABOND, il nipotino di uno stunt-man molto motivato ma poco fortunato, muore in un incidente aereo. Lo stunt-man, addoloratissimo, scopre per caso che non si è trattato di un incidente: qualcuno ha fatto precipitare l’aereo di proposito. Gli inseguimenti pazzeschi praticamente iniziano nella prima puntata e non smettono più fino alla sedicesima. E ci sono dentro criminali, agenti della Sicurezza Nazionale, politici e mercenari. 

Recensione: Mettiamola così: se state combattendo una battaglia con i vostri pensieri e non sapete come uscirne, guardate VAGABOND. È un kdrama adrenalico, tutto colpi di scena, combattimenti, inseguimenti. Qualche scena è un po’ violenta, ma non c’è nulla di troppo marcio. Assolutamente perfetto per non pensare a niente.
Una considerazione. VAGABOND dà per scontato che il governo, i corpi di polizia, la sicurezza nazionale, i giornali, gli imprenditori, facciano tutti, sempre, cose che definire turpi è poco. Kdrama come questi fanno pensare che la popolazione sudcoreana, tra guerre e decenni di dittature più o meno esplicite, abbia sviluppato una sfiducia incolmabile nella classe dirigente.

Voto: 72/100
Su: Netflix
Lingua: Sottotitolato
Durata: 16 episodi da 1h circa
Anno: 2019
Casa di produzione: Celltrion Entertainment
Attori: Lee Seung-gi (lo stunt-man), Bae Suzy (l’agente governativa)

Curiosità: A inizio ottobre 2022, Sbs e TVn avevano ufficialmente confermato che VAGABOND avrebbe avuto una seconda stagione. Non risultano aggiornamenti.


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